Capitolo 23

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"Roba da non credere..." Pensò in quel momento il leone, che aveva spalancato gli occhi alla vista che gli si era parata davanti.

Un uomo, no... Una creatura, coperta da un mantello bianco e malandato, aveva appena intercettato, con una mano, la lama della spada che stava impugnando il Dio di Minecraft, anch'esso sorpreso e piuttosto spaventato alla vista di quell'essere.
Tutti sapevano chi era, oh eccome se lo sapevano.

"ENTITY?!"

Herobrine era letteralmente esterrefatto, più stupito degli altri.
Cosa ci faceva il demone lì?
Sembrava come se tutta quella vicenda fosse stata una recita, una recita in cui Entity era uno dei personaggi importanti, quelli che arrivano sempre nel momento del bisogno.
Infatti, proprio in quel momento, il demone dallo sguardo insanguinato fece apparire una fiamma rossa che prese la forma di una sega circolare.
Notch allentò la presa sull'impugnatura della spada e con uno scatto all'indietro si allontanò dall'essere, che intanto aveva spaccato la lama dell'arma e lasciando cadere i suoi frammenti a terra.
Steve e Alex fecero la stessa cosa è scattarono all'indietro, lasciando Herobrine a terra e in ginocchio che osservava la scena stupito.

"Cosa ci fai tu qui?!" Ringhiò acidamente il Dio.

"Non sono affari tuoi, testa pelata" Rispose con nonchalance il demone.

A quel punto Entity lanciò la sega circolare che aveva creato verso il Dio che schivò con facilità, ma la sega circolare aveva un altro scopo, e di certo non quella di ferire.
Infatti, essa aveva tagliato le corde dorate che tenevano intrappolati Anna, Stefano e Mario che caddero a terra in ginocchio subito dopo.
Prima che Entity potesse fare qualcos'altro, Notch si teletrasportò dietro ad Alex e Steve e, insieme a loro, fuggì nel Paradiso grazie al teletrasporto, non prima di aver guardato in cagnesco il demone dagli occhi rossi che ricambiava con uno sguardo tranquillo, quasi come per prenderlo in giro.

"Entity... Che caspita ci fai qui?!" Sbottò di colpo Herobrine che era rimasto zitto per tutto il tempo.

"Ricambio il favore" Rispose semplicemente.

Entity si mise dietro al castano e, inginocchiandosi, creò un'altra sega circolare più piccola, sempre fatta di fiamme, e tagliò le corde dorate.

"Stai bene, Hero?" Rispose il corvino mettendosi in piedi e osservando il demone che intanto si rialzava dal terreno.

"Sì, sto bene... Ma hai dimenticato di liberare qualcuno"

Entity assunse un'espressione confusa, ma non appena Herobrine indicò il suo amato ancora appeso, che guardava i due con una faccia scazzata, Entity creò una terza sega circolare e tagliò le corde, lasciando che Lyon cadesse e che venisse preso in braccio da Herobrine.

"Hey! Stai più attento!" Esclamò Lyon in braccio al demone dagli occhi bianchi.

Entity scrollò le spalle con noncuranza, mettendosi le mani nelle tasche del mantello.
Herobrine fece scendere Lyon e, intanto, Stefano, Mario ed Anna li raggiunsero subito dopo, abbracciando felici il loro capo.
Nel mentre che i quattro umani parlavano, il demone dagli occhi bianchi si avvicinò a quello degli occhi rossi.

"Davvero, Entity... Perché sei qui? Pensavo che mi odiassi..." Affermò il castano mormorando le ultime quattro parole.

"Te l'ho già detto: sono qui per ricambiare il favore" Rispose con fermezza.

Herobrine incrociò le braccia e sospirò rumorosamente, guardando in basso.
Non era cambiato affatto quel demone a parer suo, proprio per niente, persino nell'aspetto: i soliti capelli neri, raccolti in una coda, erano nascosti sotto al cappuccio del suo mantello ormai malridotto, mentre il resto del suo corpo di color grigio scuro era coperto da dei pantaloni bianchi e delle scarpe grigie.
Per non mancare dei suoi occhi rossi, sempre guardinghi e pronti a vedere ogni tua mossa.

"Che favore?"

I due demoni sobbalzarono lievemente e posarono gli occhi sulla fonte di quella voce, ovvero il leone.
Lui li stava osservando con due occhi curiosi e vogliosi di spiegazioni, mentre i suoi compagni li osservavano scambiandosi qualche sguardo.

"Allora? Che cos'è questo favore di cui tanto parlate?" Ripeté il leone incrociando le braccia.

Entity guardò Herobrine e quest'ultimo fece la stessa cosa: il corvino aveva assunto uno sguardo piuttosto tranquillo ma che trasmetteva apatia, mentre il castano lo osservava con confusione.

"È stato un paio di anni fa, Hero mi ha salvato da un attacco di Notch e da lì ho deciso che avrei ricambiato il favore, ma poi abbiamo perso i contatti per colpa di una... Discussione" Rispose Entity.

"Ho come l'impressione che in questa discussione abbiate anche coinvolto un paio di villaggi e qualche foresta..." Disse Stefano con una lieve risata nervosa.

"Concordo pienamente" Rispose a suo favore Mario.

"Non esattamente, forse qualche villaggio o due... O persino qualche dimensione..." Affermò il demone dai capelli corvini con una strana tranquillità.

Mario e Stefano rimasero con una faccia del tipo: "Ah, ha senso, dopotutto sono demoni. Vanno in giro a distruggere cose, mi sembra ovvio".
Invece Herobrine si sbattè una mano sulla fronte, mentre Anna e Lyon si scambiavano qualche sguardo leggermente inquieti.

"In ogni caso... Basta chiacchiere" - Affermò Entity - "Ormai Notch vi sta alle calcagna e non smetterà di darvi la caccia fino a che non avrà ucciso il suo carissimo fratellino" Finì.

Herobrine abbassò lo sguardo e strinse i pugni, ma il suo attacco di rabbia venne fermato in tempo dal suo amato leoncino che gli stava accarezzando dolcemente la mano, intrecciandola subito dopo con la sua.
A quel gesto Herobrine sorrise e lasciò un bacio sulla fronte del suo amato leone.

"Ehm... Non vorrei interrompere il vostro romantico momento, ma dobbiamo trovare un modo per nasconderci da Notch finché non saremo pronti" Disse tutto ad un fiato il demone.

"E dove andremo allora?" Chiese Anna.

Entity sospirò esasperato e iniziò a riflettere sui posti che sarebbero stati opportuni per sfuggire da Notch: il Nether no di certo, l'Overworld neanche, perciò avevano un'unica soluzione.

"Rimarrete da me fino ad allora, nella dimensione in cui vivo Notch non è mai riuscito ad entrare" - Disse il demone dagli occhi rossi con fare leggermente scocciato - "Lo faccio solo per ammazzare finalmente quel bastardo, chiaro? Da solo non posso farlo" Chiarì alla fine.

Il gruppo annuì velocemente.
Il corvino e il castano si guardarono un attimo e toccarono le spalle dei quattro umani per poi teletrasportarsi in una dimensione simile al Nether con cascate di lava e tutto, ma piena di piante e animali strani.
L'unica cosa mastodontica che si trovava nei dintorni era un'enorme fortezza fatta di ossidiana, quarzo e pietrisco.
I quattro umani spalancarono la bocca dallo stupore, mentre Herobrine rideva lievemente alla vista dei quattro.

"Forza, entrate" Disse Entity.

E da lì, i quattro umani e i due demoni iniziarono a studiare un piano per neutralizzare Notch.

Howdy! I'm Virgy!
Virgy the Writer!
Ok, basta imitare Flowey
Cooooomunque, vi è piaciuto il capitolo? :D
Spero di sì, non mi fa impazzire particolarmente
In ogni caso... Chi se lo aspettava Entity, eh?
Hehehe, pochi di voi hanno azzeccato, ma non ho voluto dare alcun indizio!
Ci vediamo al prossimo capitolo! Cya :3

Non riesco ad odiarti - Lyon x HerobrineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora