La notte era calata nella dimensione candida e pura, chiamata comunemente Aether, e tutti i suoi abitanti stavano riposando nei loro giacigli.
Gli avventurieri ospiti di Notch erano già caduti in un sonno profondo, aspettando che il sole sorgesse in quella dimensione, tutti tranne uno.
Il leone si girava e rigirava nel letto, cercando di prendere sonno e di non pensare a nulla, se non a lui.
Ad Herobrine.
Rifletteva e rifletteva, pensava ad un modo per tirarlo fuori da quella gabbia, da quella dannatissima gabbia nei sotterranei del palazzo, ormai aveva deciso.
Si alzò velocemente dal letto, si mise il suo fidato giaccone e uscì dalla stanza, cercando di fare il meno rumore possibile.
Non sapeva esattamente dove fossero, ma, girovagando per i corridoi ed evitando tutte le guardie, il leone vide una porta di legno a forma di arco con una maniglia dorata che pendeva da essa, una di quelle che assomigliano agli anelli che mettono al naso dei tori."Hero... sto arrivando" Sussurrò il leone aprendo la porta.
Davanti a lui si estendeva una discesa composta da vari scalini di pietra leggermente scomposti l'uno dall'altro, mentre le pareti erano illuminate da delle torce, alcune fatte di pietrarossa.
Lyon attraversò la porta e la chiuse dietro di sé, iniziando a tastare con i suoi stivali quella superficie dall'apparenza fredda e ruvida, andando sempre più giù.
Andava sempre più giù, senza fermarsi, scendendo ogni gradino di pietra con velocità, con il solo intento di trovare il suo demone e di liberarlo.
Il leone smise di scendere i gradini e si guardò intorno, dato che era arrivato a destinazione.
Miriadi e miriadi di gabbie vuote si estendevano a destra e a sinistra in entrambi i lati del muro: praticamente le celle erano delle scatole fatte di pietra con la faccia della scatola composta da una porta fatta di ferro e da delle sbarre lievemente arrugginite."Ascolta fratello... tutto questo è per il bene del mondo"
Lyon si immobilizzò sul colpo, stando attento a non far rumore.
Dato che i muri erano illuminati da torce era facile vedere, così decise di dirigersi verso la fonte di quella voce.
Non appena girò l'angolo, Lyon indietreggiò il più velocemente nascondendosi dietro ad uno dei muri dei sotterranei.
La voce che aveva sentito prima apparteneva a Notch, mentre un altro individuo aveva visto di sfuggita mentre cercava di nascondersi: era Herobrine, il suo demone."Lo sai bene Herobrine, tu... potresti distruggere un intero mondo, e non sai ancora gestire bene i tuoi poteri" Affermò il Dio guardando verso il basso, scrutando il fratello.
Herobrine aveva la testa bassa, non rispondeva, non reagiva, nella sua mente troppi elementi erano stati scagliati a casaccio in essa.
Il suo petto era scoperto mentre il ventre era coperto da delle fasciature bianche, leggermente macchiate di liquido scarlatto.
Il Dio sospirò, inginocchiandosi alla sua altezza e guardandolo, questo gesto fece alzare lentamente la testa al demone.
I suoi occhi erano di un bianco spento, la luce che emanavano non si sentiva quasi più."Non ti è mai importato di me vecchio... e ora tu fai tanto il gentile solamente per uccidermi davanti a tutta la tua lurida gente, senza che ti senta in colpa! Perché solo ora provi ad essere gentile con me! Solo ora!" Sbottò il demone davanti a suo fratello, guardandolo dritto negli occhi.
"Sei arrabbiato per Lyon, vero?" Chiese il Dio continuando a guardarlo con tranquillità.
Herobrine strinse i pugni e guardò suo fratello con odio, mentre quest'ultimo continuava a guardarlo con un lieve accenno di tristezza sul suo viso.
"Non pronunciare quel nome... chiaro?!" Disse.
Notch sospirò sonoramente e si girò verso il corridoio, tenendo le mani intrecciate dietro la schiena in una postura dritta e composta.
"Mi dispiace Herobrine, ma... costituisci un pericolo per il mondo che ti ospita, persino per il tuo leoncino..." Sospirò il Dio, avviandosi verso la porticina di legno che conduceva ai piani superiori del palazzo.
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Non riesco ad odiarti - Lyon x Herobrine
FanficLyon, coraggioso avventuriero e tenace guerriero, in una delle sue escursioni ritroverà una persona che pensava di non rivedere mai più nella sua vita. Guardiano dell'oscurità, signore delle tenebre e possessore di due occhi ammaliatori, bianchi e p...