Capitolo 21

2.3K 95 204
                                    

-ATTENZIONE!
In questo capitolo verranno mostrate delle scene di sesso non adatte a tutti. Chi non è abituato può semplicemente non leggere il capitolo, ma per tutte le persone che sono abituate a questo genere di scene è augurata una buona lettura.

[...]

Lyon e i suoi amici, insieme a Herobrine, erano finalmente salvi.
Dopo essere fuggiti dall'Aether, passarono un paio di mesi di completa tranquillità.
Il leone andava qualche volta a visitare il demone nel Nether, questa volta non di nascosto perché i suoi amici avevano accettato la loro relazione, anche se all'inizio erano un pochino in disaccordo.
Anna si sentiva tradita dal comportamento del leone, ma aveva capito che tra loro non poteva funzionare dato che non c'era mai stata la scintilla luminosa che brillava nei loro cuori, ma c'era solo in quelli di Lyon e Herobrine.
Non poteva fare altro che augurargli buona fortuna, dopotutto gli voleva bene.
Era sera inoltrata nell'Overworld e i Wgf stavano tranquillamente svolgendo i loro affari.

"Ragazzi io vado da Hero, tornerò domani mattina!" Esclamò il leone con la sua solita voce squillante.

Avevano costruito un portale del Nether nelle fondamenta della loro casa, creando una vera e propria stanza per esso, e appena entravi ti ritrovavi negli immensi corridoi del palazzo del Nether, dimora di Herobrine.
Lyon scese le scale che portavano al portale, salutando i suoi amici che gli sorridevano mentre continuavano a svolgere le loro mansioni.
Non appena arrivò nella stanza, si mise ad osservarla, come se fosse stata la prima volta in cui metteva piede in quell'ambiente.
Le pareti erano fatte di legno scuro e qualche torcia di pietra rossa pullulava su di esse, mentre il pavimento era di legno di betulla coperto interamente da un tappeto rosso.
Al centro della stanza, in tutta la sua magnificenza, si trovava un portale di ossidiana il quale perimetro interno era completamente occupato da una sostanza violacea e gelatinosa.
Si avvicinò al portale e tirò un profondo respiro, lasciandosi inghiottire da quella sostanza gelatinosa.
Dopo qualche secondo, si ritrovò a camminare in uno degli immensi corridoi della dimora di Herobrine: il castello del Nether.
Il pavimento era fatto di mattoni color bordoux, ricoperto da un tappeto rosso carminio, stessa cosa per le pareti con delle vetrate che davano sull'intero Nether e sul soffitto si potevano ammirare dei candelabri sfarzosamente decorati.
Lyon osservava con stupore l'ambiente che lo circondava.
Non era la prima volta che visitava quel castello, ma ogni volta ne rimaneva affascinato.
Senza accorgersene, mentre continuava a camminare, il leone calpestò un pezzo di carta antica adagiato sul pavimento.
Sopra di esso c'erano scritte codeste parole:

"Heyla leone! Se stai leggendo questo messaggio significa che sei arrivato nel mio palazzo. Sei venuto più volte nella mia umile dimora, no? Quindi non avrai problemi ad orientarti! Ti aspetto nella mia camera leoncino~
Firmato
~H~"

Lyon sorrise istintivamente a quelle parole e mise il messaggio nella tasca del suo giaccone, iniziando ad avviarsi verso la camera del demone.
Non ci mise molto ad arrivare davanti alla camera del demone, dopotutto conosceva molto bene quel palazzo.
Fece un respiro profondo e avvolse il pomello dorato con la mano, girandolo e aprendo la porta: il demone era lì, seduto sul letto dalle coperte rosse mentre guardava il suo leoncino con un sorrisetto.

"Buonasera leoncino" Disse il demone mordendosi sensualmente il labbro, facendo avvampare lievemente Lyon.

Chiuse la porta dietro di sé e si avvicinò al demone, scoccandogli un bacio sulle labbra e sedendosi subito dopo sul letto vicino a lui.
Le pareti e il pavimento della stanza erano uguali a quelle del corridoio, persino per il tappeto rosso che si adagiava perfettamente sul pavimento.
Il mobilio di legno scuro era abbastanza normale da un certo punto di vista: un letto a due piazze, due armadi, un piccolo lampadario dorato sul soffitto e una poltroncina all'angolo della stanza, il tutto colorato di rosso e nero e adornato da vari ghirigori ottocenteschi.

Non riesco ad odiarti - Lyon x HerobrineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora