New York.

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ENNY.
"Enny".
Alzai la testa non appena sentii il mio nome.
Non potevo crederci.
"Ke-Kelly",mi sorrise,"CHE CAVOLO CI FAI QUA?!?".
Li saltai al collo,non volevo abbracciarlo,anzi...
Cademmo a terra,"PERCHÉ SEI QUA?!?".
Lo stavo praticamente strozzando con la sua stessa maglietta,"E-Enny,non urlare","IO URLO QUANTO VOGLIO!".
La gente ci stava guardando.
Dovettero intervenire il pilota e il copilota,per separarmi da Kelly,l'avrei gettato a calci dall'aereo.
Sfortuna vuole che si trovava accanto a me e alla signora Mary.
Grazie a Dio ero seduta dalla parte del finestrino.
L'aereo decollò,i due parlarono e parlarono.
La voce di Kelly era odiosa.
Mi misi le cuffie e mi addormentai.

Una volta atterrati,salutammo la signora Mary e andai a prendere i miei bagagli fregandomene altamente di LUI.
"Enny dai parliamo,ho lasciato Chicago per te",mi fermai,"Non dirlo mai più",si mise davanti a me,"Cosa?".
Presi un bel respiro,"Non ti ho detto di seguirmi,anzi...Per quale motivo sei salito su quell'aereo?!".
Si grattò la testa,"Dobbiamo parlare","Senti Kelly...Se sono partita ci sarà un perché,non credi?".
"Certo è pro-",lo superai e andai alla ricerca di un taxi,"Cazzo Enny vuoi ascoltarmi?!?".
Mi placcò la strada,"Okay va bene!Parliamo...Tenente",gettai il borsone a terra,incrociai le braccia sotto il seno e lo fissai.
I suoi dannati occhi.
"Perché sei andata via?!?La Caserma non era di tuo gradimento?!Ci odi?!Non ti piace Chicago?!Si può sapere perché hai deciso di tornare qua?!Si può sapere?!Non hai detto nulla a niente.A me questa cosa ha fatto tanto male,l'idea di non averti più fra i piedi fa male,non sentirti cantare sotto la doccia si perché devi saper che mi sedevo sempre fuori dalla porta del bagno per ascoltarti,mi piaceva...Fa male non vedere più le tue cose per casa.
Fa male non vederti in azione durante una chiamata.
Fa male non dover sistemarti il borsone che puntualmente lasci in giro.
Ma la cosa che fa più male è non poterti dire che io...",si bloccò...
Quelle parole...
Il suo sguardo...
Dove voleva arrivare?
Chiusi gli occhi per riflettere,ma il mio venne preso da due mani calde.
E le mie labbra vennero chiuse da altre labbra.
La barba mi faceva il solletico.
Il respiro caldo mi accarezzava la pelle.
Aprii gli occhi incredula della cosa.
Kelly Severide mi stava baciando.
Il mio ex tenente,coinquilino mi stava baciando.

Dopo qualche secondo,le nostre labbra si staccarono,avevamo bisogno di ossigeno proprio come le fiamme.
"Io ti amo Enny",lo guardai,mi venne una stretta allo stomaco...
KELLY.
Finalmente.
Ero riuscito a dirle tutto,tutto quello che mi portavo dentro ma che mi tenevo nascosto...

Il suo sguardo,era confuso e stupito.
"Allora?".
Le chiesi ridendo,vidi che strinse le mani lungo i fianchi.
Bastò un attimo.
Mi arrivò uno schiaffo dritto in faccia.
"IDIOTA!".
Non capivo.
"Ecco cosa sei Kelly!".
Dai suoi occhi uscivano delle lacrime,sembravano delle gocce di rugiada...
"No-non capisco",le dissi a bassa voce,cercavo di arrivarci da solo,il mio cervello stava cercando di elaborare l'errore.
"I-io...Perdonami Kelly,ma non credo di essere all'altezza...",si asciugò le lacrime con la manica della felpa,le misi le mani sulle spalle,"Sei un vigile del fuoco della Caserma 51 di Chicago.Tu Enny Rhodes,puoi domare qualsiasi fuoco...E fidati,che per me,sei perfetta così.Ti amo perché sei fatta così,sei distratta,sei coraggiosa,sei disordinata,ma non sono dei difetti,sono dei dettagli riguardanti la tua personalità",mi avvolse il collo con le braccia,la tirai su,"Ti amo anch'io Kelly...Perdonami",la sentii singhiozzare,"Ti perdono solo se torni a casa"...

Dominare il fuoco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora