Non è vero

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La corsa al Pronto Soccorso.
Il cuore a mille.
Cercammo Connor.
Lo trovammo seduto nella hall,aveva la testa nascosta nelle mani.
Quando ci vide, alzò la testa.
I suoi occhi erano rossi.
Stava piangendo.
"Mi dispiace".
Enny scosse la testa.
Sentii il cuore fare un tonfo.
"No no no".
Enny fece dei passi verso la porta.
"NON È VERO!".
Tirò un pugno contro di essa.
Un altro ancora.
"TAYLOR!".
La presi per la vita e la allontanai da quella povera porta,tutto l'ospedale ci stava guardando.
"MIO FIGLIO!".
Stava impazzando.
Era una bomba ormai esplosa.
La strinsi a me.
"TAYLOR!".
Iniziai a piangere anche io.

Nostro figlio e altri due bambini morirono sul colpo,in quell'incidente stradale.
I freni non riuscivo a sopportare il ghiaccio sull'asfalto.
Noi vigili del fuoco abbiamo sempre a che fare con la morte.
Ma questa volta si era presa nostro figlio,non c'era un periodo giusto per riprendersi da questo impatto...
Specialmente per Enny.
Dovettero sedarla,era troppo agitata,restammo in ospedale per un paio di ore,anche Connor era rimasto con noi.
Non riuscivo a crederci...

Un mese intero di ferie.
Enny si allontanò da Chicago subito dopo il funerale di Taylor, andò a New York dai suoi genitori,mentre io restai qua, l'unica cosa che mi aiutava era il lavoro,ormai il matrimonio era un discorso lontano;
"Vieni al Molly con me?".
Casey si sedette accanto a me,"Si dai".
Arrivati al Molly, Herrmann ci preparò subito due birre.
"Sai come sta Enny?".
Scossi la testa,"Ci siamo sentiti due giorni fa,ma dovrebbe tornare entro questa settimana. Ha detto che mi avvisa".
"Si aggiusterà tutto".
Sospirai.
"Ci vorrà tempo,la ferita guarirà,ma la cicatrice resterà".
Dissi prima di bere e di ricevere una pacca da Casey...

Dominare il fuoco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora