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DAWSON

Mi gira per la testa ancora la frase che mi ha detto questa mattina.

Non preoccuparti chiamerò James o Tara.

Perché?
Se ti ho detto che puoi contare su di me? Perché fa di tutto per allontanarmi? Menomale avevamo detto di provare a diventare amici.
Mi logora dentro tutto questo.
Mi sono stancato di vederla come una lotta da quando andavo a trovarla in ospedale e rimanevo lì per ore, senza dirle nulla, la guardavo e basta, non riuscivo a dire nulla, non riuscivo nemmeno a toccarla, andavo a trovarla di notte quando non c'era nessuno così nessuno poteva vedermi.
L' avevo conosciuta si e no da un mese, sembrava la ragazza forte di sempre solo che nascondeva un troppo dentro di lei.
Oggi ho avuto solo 3 ore di lezione, non riesco a capacitarmi, stamattina stava male...stanotte l' ho sentita andare in bagno, non so cosa le succeda, non voglio che succeda quello che è successo mesi fa, non lo sopporterebbe una seconda volta.
Ho provato a chiamarla ma è irraggiungibile, mi risponde la segreteria, sto andando a casa sua, magari sta male, magari è da sola.
Arrivo dal cortile di casa ed è tutto chiuso come stamattina.
Provo a bussare ma non risponde nessuno, ribusso, suono al campanello ma nulla guardo sotto il vaso e trovo le chiavi, apro ed entro.
È tutto buio, tutto in silenzio.

Ho paura.

Salgo le scale e sento sempre più silenzio, apro la porta della camera e non c'è nessuno, il cellulare é sul comodino, provo a chiamarla ma non risponde.
Esco, guardo nelle altre stanze e non c'è, ho paura, ho paura di vedere il bagno, ho paura di rivivere tutto.
Con la mano tremante apro la porta, lei distesa per terra sul tappeto.
Mi avvicino subito a lei, sento il polso e c'è ancora battito.
Cerco di fargli aprire gli occhi, è svenuta.
È pallida, è così magra, non capisco il motivo.
Devo portarla in ospedale.
La prendo in braccio, scendo le scale e la metto in macchina, devo sbrigarmi.
Corro come un matto, i semafori li vedo solo verdi anche se sono rossi, lo vedo, ci sono, sono arrivato.

Io" Una barella é urgentee"

Un infermiera viene verso di me con altri due medici.

Infermiera" Cos'è successo?"
Io" Io..non..lo..so..l' ho trovata senza sensi in bagno, questa notte si alzava per andare a vomitare, aveva dolori alla testa..io non..è uscita da un coma tre mesi fa"
Infermiera" Tranquillo, non sarà nulla di grave, lei c'è.."
Io" Non lo dica, andate fate il vostro lavoro"

Non poteva dirmi ancora quella frase, non poteva dirmi " Lei c'è la farà " perché l' ultima volta che me l' hanno detto mia madre é morta quindi no non c'è l'ha fatta.

Infermiera" Deve compilare questi moduli, poi aspetterà qui, le farò sapere"

Non aspetta una mia risposta perché sa che non risponderò.
Compilo quei moduli, stare seduto non riesco, cammino su e giù per il corridoio, sempre uguale, sempre lo stesso, sempre privo di colore, sempre bianco e grigio, medici e infermieri che corrono da una parte all' altra.
Non riesco a stare fermo, non riesco a non pensare che lei dovrà stare bene, non riesco a pensare che possa succederle qualcosa...

Chiara" Ciao Dawson cosa ti porta qui? Un altro falso allarme? "

O mio dio...la madre di Barbara...cosa le dico?
Sono sconvolto, non riesco a pensare.

Io" no.."
Chiara" Una visita?"
Io" No.."
Chiara" Qualcosa con la tua famiglia?"
Io" No.."
Chiara" sei sicuro di star bene?"

Non sto bene, sono preoccupato è da ormai un tempo indeterminato che sono qui per delle notizie di sua figlia.

Io" No...signora..."
Chiara" Chiamami Chiara figliolo.."
Io" chiara...io sono qui...ho trovato sua figlia svenuta in bagno..io...non..è dentro da un po'...non riesco a penare ad altro...io...non.."
Chiara" Dio..cosa le è successo...stai tranquillo ora vado a controllare"
Io" Non c'è la faccio..."

Chiara entra nella stanza dove prima penso sia entrata Baby.
Mi siedo.
Non mi sento più le gambe.
Voglio vederla, voglio sapere come sta, cos'ha.
Aspetto ancora...quanto ci mettono a capire cos'ha...dio mio.
Sento la porta aprirsi ed esce Chiara.

Io" Cos'ha? Sta bene?"
Chiara" Stai tranquillo, grazie a te é salva, hanno fatto analisi e tac ora sta dormendo, dobbiamo solo aspettare che si svegli."
Io" Come fa ad essere così tranquilla?"
Chiara" Devo... qualcuno lo deve essere, è mia figlia, la voglio abbracciare ma non è nulla di grave, stai tranquillo, c'è la fatta grazie a te"
Io" Posso vederla? "
Chiara" Si ma non.."
Io" Lo so."
Chiara" Puoi andare "

Mi trema ancora la mano.
Entro, di nuovo nella stanza bianca, letto bianco e lei pallida con gli occhi chiusi.
Mi avvicino, mi siedo sulla sedia, la guardo, le prendo la mano é calda, la guardo é così diversa, i suoi lineamenti sono diversi.
Ha una flebo.

Io" Perché stai così? Perché stamattina mi hai detto che stavi meglio? Non rispondevi alle chiamate...io...ancora no...devi svegliarti, devi sorridere, devi diplomarti, devi andare al collage, devi fare ancora tante cose, devi sapere ancora tante cose...devi ancora amare, odiare magari un po' meno, devi fare tante cose, svegliati e andiamo a casa ti prego...non lasciarmi, l' hanno già fatto in troppi"

Stringo la sua mano con la mia.
Appoggio la testa nella sua pancia e chiudo gli occhi deve svegliarsi, lo deve a chi è qui e a chi li vuole bene, ma soprattutto a lei stessa.

Penso sia passato anche il pomeriggio, guardo fuori dalla finestra ed è già buio,  il sole non c'è più, lei ancora distesa sul quel lettino indifesa, così piccola che dorme

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Penso sia passato anche il pomeriggio, guardo fuori dalla finestra ed è già buio, il sole non c'è più, lei ancora distesa sul quel lettino indifesa, così piccola che dorme.
Sua madre é passata per vedere come stava, l'ha controllata e mi ha detto che si riprenderà presto, mi ha detto di occuparmi di lei perché lei doveva lavorare.
Ho preso pure sonno quando mi sono appoggiato a lei.
Sono nel divanetto ad aspettare una sua mossa, un suo lamento, una sua parola, un suo sguardo ma niente non c'è traccia di nulla.
Non ho avvisato nessuno, non voglio dirlo a nessuno, ci sono io.
Si deve svegliare, dobbiamo vedere come sta, cos'ha, cosa le è successo, mi occuperò io di lei, deve stare meglio.
Mi siedo sulla poltrona di fianco al suo letto, le prendo la mano accarezzandole il dorso, le sposto i capelli dalla fronte e le cambio la fascia che ormai è asciutta, la bagno e le l' appoggio di nuovo.

Io" Baby, sei una ragazza forte, devi svegliarti, abbiamo bisogno di te, tua mamma é molto preoccupata, aprì quegli occhi che mi manca quando mi fulmini con uno solo sguardo o mi mandi a fanculo in silenzio. Ti prometto che ti starò vicino anche se non vorrai, farò di tutto per farti stare meglio."

Tengo la sua mano e mi appoggio al materasso e alle lenzuola bianche.
Aspetto, perché in questi casi bisogna solo aspettare e sperare.

▪▪▪▪

Doppio aggiornamento.

Pareri e stelline.

Buonanotte, Good night ragazze, girls.

Bacii😘

DON'T STOP DREAMING 2 (REVISIONATO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora