Pazzia

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NATHAN
«Sei bellissima...»Le sue labbra sono rosse e gonfie,non so se questa volta riuscirò a resistere.Mordo il suo interno coscia,mi stringe i capelli,questa donna è la mia rovina.«Nath..ti prego..»Lecco la sua intimità,la sua pelle è coperta da vari succhiotti.I suoi sospiri di piacere sono musica per le mie orecchie,la voglio con tutto me stesso.«Hope..»Il rumore della serratura ci fa scattare,ci copriamo velocemente.Marta la sua coinquilina, entra in camera con un'aria distratta.«Oh cazzo!»Ci fissa con la bocca aperta,la mia piccola ha il viso tutto rosso.«Ops..forse è meglio se tolgo il disturbo..»Replica divertita.«Non preoccuparti..vado via io..»

Bacio Hope sulle labbra,ed esco dalla loro camera poco dopo

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Bacio Hope sulle labbra,ed esco dalla loro camera poco dopo.«Ora mi racconti tutto!»Sorrido al tono scherzoso della sua coinquilina,attraverso il corridoio,non c'è anima viva.
Arrivo nel mio appartamento,cavolo non mi basta mai.Ho ancora la patta dei pantaloni stretta.Non voglio spaventarla,ma ora che è mia,voglio fare tutto ciò che ho sognato in questi anni.Sembro un pervertito,ormai parto in quarta, anche per un suo sorriso.
6 giorni dopo
«Allora di cosa dovevate parlarmi?»Damon è appena ritornato a Londra,ha trascorso l'ultima settimana in Spagna insieme ai suoi genitori.«Ecco...noi..»Hope giocherella con il suo gelato,non so come la prenderà.Non sa nulla di tutto ciò che è successo.
«Noi..ecco...»Replico sotto il suo sguardo incuriosito.«Voi cosa?»Sorride sornione.
«Noi..»Damon alza gli occhi al cielo,«state insieme giusto?»Risponde sorseggiando il suo cocktail.«Come fai a..saperlo?»Ci lancia un'occhiata seria.«Nath l'ho sempre saputo,era palese a tutti.»Sorride in direzione di Hope.«E tu sorella, hai sempre avuto un debole per lui..»Stringo la mano di Hope con dolcezza.«Tuo padre come l'ha presa?»Chiede con aria di scherno,scoppiamo  a ridere fragorosamente.

«Che domande fai?»Damon mi rifila una schiaffo sulla nuca.«Sono contento per voi.Ma volevo saperlo prima di suo padre!»
«Ci dispiace..ma è successo tutto all'improvviso..»Bacio Hope sulle labbra,il mio amico alza il pollice in su.«Volevo vedere la sua reazione,sarà stata uno spasso..»In effetti è stata una scena degna di un film comico.

«Voleva dividerci..aveva già capito tutto..»Damon sgrana lo sguardo.«Oh..mio Dio..»

«Si..pensa aveva chiamato una spogliarellista...»Ghigno divertito,Hope sbuffa sonoramente.«Il Signor Rossi è un mito.»Replica Damon sghignazzando,«la smettete è mio padre!»Hope ci riprende seria,guai chi le tocca suo padre.

«Per mio padre non è facile..»Lo so bene, la chiama ad ogni ora del giorno.«Piccola..tuo padre si calmerà un giorno..»Hope mi fa un piccolo sorriso.

«Non credo proprio!»Seguiamo lo sguardo di Damon,all'entrata del bar c'è Alec in compagnia di suo padre.
«Perché sono qui?»Si avvicinano al nostro tavolo,suo padre mi sposta come se niente fosse.«Togliti!»Bacia Hope sul viso,«Papà cosa ci fai qui?»Alec si siede al mio fianco,ci saluta con enfasi e beve dal mio bicchiere.«Nano ma cosa fai?»
«Sono cresciuto..»
«A 14 anni non si è grandi.»Ghigna Damon rovinando la sua pettinatura.
«Damon mi hai rovinato i capelli!»Suo padre assottiglia lo sguardo.«Lasciatelo stare.»Alec abbassa lo sguardo imbarazzato,anche lui,come sua sorella è soggetto alle preoccupazioni di suo padre.

«Papà..stavano solo scherzando..»
«No me lo porterete via!»Hope fa un cenno diniego con la testa.«Papà ma cosa dici?»
«Lui ti ha portata via..e ora vuole anche lui..» Il Signor Rossi è un caso clinico.
«Papà..dai smettila..»Replica Alec,sua sorella lo stringe tra le braccia.
«Papà..nessuno mi ha portata via da te.E per Alec è lo stesso.»
«Cavolo siete cresciuti a vista d'occhio..mi ritrovo a 38 anni con due figli adolescenti.»Sospira nella loro direzione.
«Papà...non fare cosi..»
«Alec ha ragione.Ma questo non è un male,ora potrai goderti la mamma.»Appena Hope parla di lei,suo padre cambia espressione.
«Papà tutto ok?»
«Si..scusate devo fare una chiamata.»Cosa è successo perché reagisce così?
«Alec che succede?»Chiediamo all'unisono.
«Ecco...»Si guarda intorno,sua sorella è visibilmente preoccupata.

«Hanno litigato..ma non conosco il motivo..»
«Come hanno litigato?»
«Si Hope,li ho sorpresi ieri quando sono ritornato da scuola.»È raro che i loro genitori litighino cosi pesantemente.
«La mamma per questo non è venuta?»
«Si.È a Parigi per un convegno di lavoro.»
«Con il suo nuovo capo?»
«Si..perché?»Hope si passa una mano nei capelli.«Lo chiedi pure.Sai com'è fatto nostro padre.»Non lo invidio affatto,mi dispiace per lui.

«Ma nostra madre deve fare il suo lavoro,è giusto anche questo.»
Suo padre ritorna poco dopo,ha l'aria corrucciata.«Papà tutto ok?»

«No!»Si alza di scatto,il suo cellulare emette un suono.«Non ti pago per questo!Mia moglie è a pranzo con quello?Fa qualcosa!»Ma cosa sta farneticando?

«Ho capito!Anticiperò il mio volo!»Conclude la chiamata con uno sguardo rabbioso.

«Papà cosa pensi di fare?»Hope gli si para davanti.«Tua madre è fuori casa.Sono preoccupato!»

«Avete litigato?»Suo padre stringe i pugni,le sue nocche sono bianche.«Si..lei non capisce.Anche se ci sono altre persone,il suo capo è molto affascinante..e..cazzo..ora sono fuori a pranzo!»

«Papà magari sono in pausa..»
«Solo loro due?Non credo alle coincidenze!»Ringhia.Il suo cellulare squilla di nuovo.«Ok arrivo!»I suoi figli lo fissano in maniera strana.«Accompagnate voi mio figlio a casa?»Damon ed io gli facciamo un cenno con il capo.«Papà ma cosa succede?»
«Devo partire!Ci vediamo piccoli..»Bacia entrambi sulla fronte e scappa via con il suo cellulare all'orecchio.

«Non guardateci così!»Ringhiano esasperati,«vostro padre ha bisogno di un grosso aiuto.»
«Lo sappiamo..ma lui è fatto così.La sua pazzia è all'ordine del giorno.»Concordo con loro,ma capisco il suo punto di vista,anch'io sono un po' come lui.Ma giusto un po'.Hope scatena in me,ogni istinto primordiale.

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