Cioccolatini

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HOPE
«Cameriere ci porti il conto!»Ho ordinato ogni cosa posta sul menù,Nath non ha osato controbattere.«Ecco a lei..»Leggo la ricevuta,è un tantino salata.«Paghi tu vero?»Mi alzo dalla sedia,ma Nath mi si para davanti.«Hope stai esagerando!»Getta dei contanti sul tavolo,sorrido uscendo dal ristorante.«Aspetta!»
«Ho da fare!»
«Hope ti ho già chiesto scusa...»
«Ed io le ho accettate,grazie per il pranzo»Sbuffa sonoramente,«ah si...a me non sembra.Ti stai comportando esattamente come una ba..»
«Come?»Si passa una mano nei capelli,«sei gelosa!»Scoppio a  ridere,«gelosa?»Annuisce con aria divertita.
«Sono incazzata è diverso.Non hai rispettato il nostro appuntamento.E poi sono abituato a vederti con le tue bambole siliconate!»
«Bambole siliconate?»Alza gli occhi al cielo,«bambole a parte,perché eri con Landon?»La sua voce è cambiata,gli spiego la situazione,sul suo viso si forma un espressione contrariata.
«Lo avevo pure avvisato!Ti ha fatto qualcosa?»
«No...non preoccuparti...»

«Hope sei sicura?»
«Si..mi ha solo rotto le scatole...con un nomignolo fastidioso..»Replico esasperata.«Nomignolo?»
«Si,mi ha soprannominata cioccolatino.»

«Non devi dare retta a Landon!È un donnaiolo incallito.»Da che pulpito viene la predica.«Nath tu non sei da meno.Comunque so badare a me stessa.»
«Sono un santo al suo confronto.Landon non è quello che sembra.»
Cosa intende?Lo avevo capito,ma cosa c'è sotto.
«Cosa vuoi dire?»Mi sfiora il viso con le della mano.«Hope da retta a me,ti prego...»

«D'accordo.»Sussurro con tono basso,mi fa un piccolo sorriso ed il mio cuore salta un battito.
«Facciamo la pace?»
«Ok..»Sospiro mentre lo seguo alla sua macchina.

Ci salutiamo dinanzi l'università,nel pomeriggio ho l'ultima lezione

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Ci salutiamo dinanzi l'università,nel pomeriggio ho l'ultima lezione.Ho ancora qualche ora libera,almeno cosi credevo.Il mio cellulare squilla nel bel mezzo del mio riposino,è Jolene.
«Ehi...che succede piccola?»
«Voglio uccidere tuo fratello!»Oh cavolo ci risiamo,passano tutto il loro tempo a litigare.
«Cosa ha fatto questa volta?»
«Mi ha..t-tagliato i capelli...»Singhiozza,«oh..piccola mi dispiace»sussurro.

«Grazie..ma io gli ho rovinato la sua maglietta preferita.»Alec e Jolene sembrano due bambini,mi preoccupano.
«Chi ha iniziato?»Non risponde,è stata lei.«Jolene!»Sospira pesantemente.

«Si ho iniziato io, è vero!Ma lui ha detto a Jeremy Thorne che ho la micosi!»Scoppia a piangere fragorosamente,mio fratello non ne combina mai una giusta.
«Tesoro..non piangere..tutto si risolverà..»
«La fai facile tu..ora mi evita come la peste.»
«Se ti evita è un coglione.Eh poi sei ancora piccola..»
«Hope ti prego,ci sono già i miei a ricordamelo,ho 13 anni non 3.»
«Appunto sei piccola,la mia piccola amica Jo..»Resto a chiacchierare con Jolene per un po',questo fine settimana,pranzeremo insieme.Siamo molto legate,le nostre famiglie sono molto unite.L'unico problema resta Alec,chissà se un giorno deporranno l'ascia di guerra.Esco dalla camera,ho la testa fra le nuvole.Inciampo in una scatola posta sulla soglia della mia porta..Mi guardo intorno c'è un biglietto con scritto il mio nome.

Ecco dei cioccolatini per il mio bel cioccolatino.L

Certo che ne ha di fantasia,almeno ha scelto dei cioccolatini pregiati.È un idiota con un palato fine.

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