Pov. Francisca
Inizio a svegliarmi tutta assonnata, ieri sera alla fine mi sono addormentata tardi a pensare al comportamento di Raimundo.
Mi alzo dal letto e mi vesto mettendomi un vestito color fuxia e con una collana di perle abbinata agli orecchini. Mi trucco e mi pettino per poi scendere a fare colazione.
<buongiorno Tristan.>
Dico sedendomi vicino a lui per fare colazione.
<buongiorno madre.>
Lo guardo ed è tutto assonnato.
<hai sonno tesoro?>
<abbastanza, anche voi siete stanca... si vede.>
Puntualizza per non darmi la possibilità di ribattere.
<non molto e comunque ho del lavoro da fare, per organizzare la festa ho trascurato le fabbriche e le terre e ora mi devo rimettere a paro.>
<se volete posso aiutarvi.>
Mi dice mangiando un dolce al cioccolato e scordandosi.
<no grazie tesoro, tranquillo.>
Dico ridendo e prendendo un tovagliolo per pulirlo.
<tu e la cioccolata avete sempre lo stesso rapporto.>
Ridiamo e finiamo di fare colazione.Pov. Raimundo
Sono steso sul letto a guardare il soffitto a pensare a quel che ho detto a Francisca, non mi sento affatto bene a mentire e non so perché a lei mi rende tutto più difficile. Mi siedo poggiando i gomiti sulle gambe. Le ho detto che la amo e che non mai smesso e che la riconquisterò. Che cretino, non dovevo. Mi alzo camminando aventi e indietro. Scuoto leggermente la testa, ormai quel che è fatto è fatto, ora devo solo continuare questa messinscena, lo faccio per Sebastian, si è per una giusta causa. Sembra che sto più convincendo me che dire la verità. Bussano alla porta e dico di entrare.
<padre siete qui, non scendevate credevo che non ceravate.>
<scusami ero un po' stanco per il viaggio, non è una passeggiata affrontare un viaggio del genere alla mia età.>
<non esagerate siete ancora giovane, mica un vecchio decrepito.>
Rido divertito, si ha fatto sorridere e la ringrazio.
<va bene, dai scendiamo.>
Scendiamo e mentre lavoriamo alla locanda noto che Emilia è particolarmente felice.
<come mai tutta questa felicità.>
<siete tornato vi sembra poco?>
La continuo a guardare.
<va bene, va bene, Alfonso mi ha fatto un regalo.>
E l'ha fatta così felice? Che testa certo, un regalo inatteso fa sempre un bellissimo effetto, soprattutto in amore e a una donna.
<davvero e cosa?>
<può essere una stupidaggine, però mi ha regalato un mazzo di fiori.>
L'amore... È già l'amore fa questo effetto...
<si vede che sei felice.>
<molto.>
Mi dice sorridendo. Nella mattina aiuto Emilia e Alfonso con la locanda per poi pranzare. Nel pomeriggio mi siedo in un tavolo per leggere il giornale. Dopo un po' stanco di stare seduto a leggere mi alzo e vado a fare una passeggiata.Pov. Francisca
Sono nel mio ufficio a lavorare, ormai non saranno ore e sto iniziando a impazzire. Sento bussare e stanca ed esaurita da questi documenti rispondo male.
<e adesso chi è!?>
Le porte si stavano aprendo, ma si bloccano sentendo la mia voce.
<scusate madre.>
Sento che è Tristan e mi alzo subito, per non farlo andare via.
<aspetta Tristan.>
Dico aprendo le porte. Si gira verso di me e non dice niente.
<scusami, ma tutto quel lavoro mi stava andando alla testa, scusa.>
Mi sorride sollevato e si avvicina a me.
<tranquilla madre e adesso basta lavorare, si esce a fare una bella cavalcata.>
<cosa? No dai Tristan...>
<non accetto un rifiuto dovete riposare un po'.>
Mi dice sorridendo.
<e va bene, andiamo.>
Andiamo alle stalle e io mi avvicino a Rai. Appena gli accarezzo il muso mi fa una carezza sulla guancia, sembra felice oggi.
<ciao...>
Dico guardandolo teneramente, ho sempre avuto un grande rapporto con lui. Lo accarezzo e poi monto su di lui.
<dove andiamo?>
Mi chiede dopo essere salito anche lui su un cavallo.
<non so, scegli tu.>
<andiamo al fiume.>
<... Va bene.>
Dico guardando Rai, lui conosce bene la strada, già...
Usciamo dalla Villa e cavalchiamo insieme quasi fino al fiume.
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Oltre Le Bugie E Gli Inganni, Noi Ci Amiamo
FanfictionRaimundo torna dalle Americhe e come tutti sappiamo lo farà solo per soldi e poi i due si lasciano. E se fosse diverso? Se nonostante tutto andranno avanti? Se volete scoprire come andrà leggete questa storia.