Oltre Le Bugie E Gli Inganni, Noi Ci Amiamo

15° capitolo

Pov. Francisca
Dopo qualche minuto siamo usciti dallo studio o lì ci passavamo tutta la notte e tornava Fe. Quando apro le porte scorrevoli vedo Tristan entrare alla Villa.
<madre, padre, come va?>
Ci dice sorridendo e venendo verso di noi.
<bene Tristan.>
Lo abbraccio e gli sussurrò un 'grazie' all'orecchio, se non fosse stato per lui, Raimundo avrebbe avuto dei problemi con Emilia e forse non sarebbe venuto. Quando mi separo da lui mi fa l'occhiolino e parla con Raimundo.
<mi hanno detto che la vostra stanza è pronta, hanno già portato la valigia su.>
<grazie Tristan.>
<signori la cena è pronta.>
Ci dice Fe che è appena entrata nel salone.
<grazie Fe.>
Ci sediamo a tavola e ceniamo tutti e tre insieme, sono al settimo cielo. Durante la cena vedo Tristan che non smette di sorridere, al contrario di Raimundo che sembra pensieroso. Decido di non chiedere niente, anche se lo faccio credo non dirà niente, soprattutto con Tristan davanti. A seguirlo a ruota è Tristan che passa da sorriso al mondo dei pensieri. Nonostante le reticenze iniziali, l'atmosfera cambia e iniziamo a parlare e a scherzare. Dopo aver cenato ci sediamo sul divano e Tristan accanto a noi.
<Tristan un digestivo?>
<si grazie madre.>
Mentre vado a riempire i bicchieri noto lo sguardo di Raimundo che fa l'offeso.
<non fare quella faccia tanto lo so che sei un astemio fino alla morte.>
Io e Tristan ridiamo e Raimundo continua a fare l'offeso.
<non è vero, bevo qualcosa ma non sempre.>
<vuoi dire che io bevo sempre?>
Dico subito aspettando un risposta.
<no volevo dire che bevo una volta ogni mille anni.>
Ridiamo tutti e tre e do il digestivo a Tristan per poi sedermi vicino a Raimundo. Tristan è tornato pensieroso e voglio sapere cos'ha.
<tesoro che hai?>
Si risveglia dai suoi pensieri e mi guarda indeciso se parlare o no.
<niente madre, mi sto solo riposando.>
<Tristan vuoi dirmi bugie? Guarda che ti conosco più di me stessa.>
Non risponde e non capisco che ha.
<tesoro perché non parli?>
<è per me Tristan?>
Guardo sorpresa Raimundo e poi Tristan, non mi dire che non parla perché c'è Raimundo!? Ma non può essere, Tristan si fida e vuole bene a Raimundo, infatti...
<no no assolutamente.>
Risponde girando il viso guardando altrove, ho capito.
<che vuoi sapere?>
Tutti e due mi guardano sorpresa soprattutto Tristan perché ho capito il suo comportamento. Quando guarda altrove e con lo sguardo basso stando in silenzio vuole sapere qualcosa, ma si vergogna.
<io? Niente.>
Mi siedo davanti a Raimundo e affianco a Tristan prendendogli una mano, credo che è qualcosa di importante.
<e gli asini volano, dai parla. Qualunque cosa sia chiedi. Te lo sto dicendo io tranquillo.>
<vuoi dire che ci vuole chiedere qualcosa, ma si vergogna?>
Annuisco e guardo Tristan aspettando che parli. Beve un sorso di digestivo e fa un lungo respiro. Questa attesa mi sta mettendo l'ansia e bevo anch'io un sorso.
<vorrei sapere perché non siete rimasti insieme, cioè perché vi siete separati e voi gli avete nascosto che sono vostro figlio?>
Mi va di traverso il liquore, Tristan ha lo sguardo basso e Raimundo mi guarda sorpreso. Non mi aspettavo questa domanda, mi ha preso totalmente alla sprovvista.
<ma Francisca non ti ha detto che...>
<Raimundo.>
Lo ammonisco subito. Tristan sa una mezza verità, diaciamo una soft, perché quando aveva scoperto che Raimundo era suo padre non so che mi è passato per la testa e non ho messo in mezzo ciò che ha fatto Raimundo. Credo che in quel momento ho pensato di raccontarla il più semplicemente possibile per non aggravare la situazione.
<Tristan già te l'ho detto...>
Faccio un respiro profondo devo rimanere sicura.
<io e tuo padre eravamo giovani e abbiamo litigato pesantemente. Io per ripicca non gli ho detto niente e mi sono sposata.>
<ma perché avete litigato?>
<litigi infantili che da giovani ne abbiamo fatto un'esagerazione.>
Sento lo sguardo di Raimundo fisso su di me.
<non c'è altro?>
<no...>
<scusate madre e anche voi padre, ma volevo solo sapere se c'era altro.>
<tranquillo Tristan.>
Gli dice Raimundo, io sto in silenzio ho un nodo in gola e ho la testa sommersa da quei ricordi.
<scusatemi io vado a riposare è stata una lunga giornata.>
Dico alzandomi.
<madre se è per quel che ho detto...>
<no Tristan stai tranquillo, sono solo stanca.>
Gli do un bacio sulla guancia e faccio lo stesso con Raimundo.
<Fra...>
<buonanotte.>
Dico salendo in camera.