4° capitolo

403 18 8
                                    

Pov. Francisca
Continuo a parlare con alcune persone e poi vado ad un tavolo per bere un bicchiere di sherry, non so ma le parole di Raimundo mi hanno totalmente destabilizzata, ma non dimentico quel che ha fatto, in passato, non potrò mai. Sento la musica e alcune persone iniziano a ballare.
<madre.>
Mi giro e vedo Tristan.
<dimmi tesoro.>
Solo ora ho notato che c'è anche Pepa accanto a lui.
<volete ballare?>
Mi dice tendendomi la mano.
<no Tristan, grazie ma è da tanto che non ballo.>
Chi mi fa fare di dire le prossime parole?
<balla con Pepa.>
Mi sorride e mi da un bacio sussurrandomi un "grazie".
<e l'ora di ricominciare non credi?>
Riconosco subito la sua voce, vorrei sapere che ha in mente.
<che vuoi dire?>
Dico girandomi verso di lui. Si avvicina a me e mi fa un piccolo inchino.
<mi concedete l'onore di questo ballo?>
Dice sotto lo sguardo sorpreso e felice di Tristan e il mio senza parole.
<scordatelo, se non ballo con mio figlio pensa se ballo con te.>
Sento ancora il suo sguardo su di me e alla fine rivolgo il mio sguardo verso il suo.
Incontro il suo sguardo e mi perdo nei suoi occhi color nocciola, è da tanto che non era così con me.
Con la mano che mi porgeva prende la mia mano e mi sorride. Mi porta al centro della sala e iniziamo a ballare. Sento le sue forti braccia stringermi a lui, sono totalmente persa in queste braccia. Mi è mancato sentirlo così, così vicino a me, gentile e dolce. Inconsciamente appoggio la mia testa sul suo petto.

Pov. Raimundo
Non smetto un secondo di guardarla, sono incantato come se mi ha lanciato un incantesimo, è così bella. Vedo che mette la testa sul mio petto e io sorrido. Continuiamo a ballare fino a quando non finisce la musica. A fine ballo le prendo la mano e le do un baciomano, ma lei la toglie subito, credo che sto correndo.
Senza dire niente se ne va dal centro del salone e viene subito fermata da delle persone per parlare. Io quindi vado verso Tristan che ha finito di ballare con Pepa, sono davvero belli insieme.
<padre, siete tornato con strane intenzioni?>
Io inizio a sbiancare pensando che sa tutto, ma poi lo vedo sorridere e mi accorgo che stava scherzando.
<non sono strane idee, si chiama amore.>
Ci sorridiamo e io vado verso il tavolo per bere un bicchiere, sento che sto facendo una cosa totalmente sbagliata, ma... Ma Sebastian ha bisogno di me... E di soldi.
<non credevo che continuavi a bere.>
Mi giro e la bevo con un bicchiere in mano.
<raramente bevo, invece vedo che tu non hai problemi.>
<si chiama essere non astemi.>
Alzo le mani in segno di resa e lei non dice niente, ma viene portata in un altra discussione e se ne va.

Pov. Francisca
Passo da un discorso a un'altra, con alcune persone ad altre e mi sto rimambendo. La festa finisce e rimaniamo solo io, Tristan e Raimundo.
<grazie padre per essere venuto.>
Dice Tristan avvicinandosi a Raimundo.
<non devi ringraziarmi di niente, ti voglio bene.>
<anch'io padre.>
Si abbracciano e poi vedo che mi guarda. Sembra che voglia dirmi qualcosa ma poi si ferma e si gira verso Tristan.
<io torno a casa, ci vediamo domani?>
<certo a domani.>
Si sorrido e poi Raimundo si gira di nuovo verso di me.
<ciao.>
<ciao.>
Ci scambiamo dei semplici 'ciao' e poi se ne va.
<vedo che non siete più inritata come qualche ora fa.>
Mi dice Tristan e io non posso negarlo, mi ha fatto uno strano effetto. Penso alla discussione nello studio, le sue parole e al ballo.
<pensate a qualcuno in particolare madre?>
Mi risveglio dai miei pensieri e guardo Tristan.
<niente affatto, sono solo stanca ormai è sera inoltrata, che ne dici se andiamo a riposare?>
Vedo che non mi ha creduto per niente, ma non dice niente.
<va bene, andiamo a dormire.>
Saliamo al piano di sopra e ci diamo la buonanotte per poi entrare ognuno nella propria stanza. Mi spoglio e mi metto la camicia da notte per poi stendermi sul letto. Non posso non pensare al suo ritorno e alla serata, il mio pensiero costante è lui.

Oltre Le Bugie E Gli Inganni, Noi Ci AmiamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora