25° capitolo

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Pov. Francisca
I giorni passano e vedo Tristan sempre più strano, mi chiede sempre come sto e poi ogni giorno sparisce per un po' senza dirmi dove va o con chi è stato. Più si va avanti e più credo che mi stia nascondendo qualcosa e scommetto che è una cosa che non mi piacerà.
<madre io esco.>
Mi giro e vedo Tristan entrare nello studio.
<dove vai?>
<a fare una passeggiata, ci vediamo dopo.>
<no, vengo con te.>
Dico andando da lui.
<vorrei restare da solo.>
<ma...>
Cerco di ribattere però mi interrompe mettendomi una mano sul braccio.
<a dopo.>
Mi da un bacio e se ne va. Resto nello studio indecisa su cosa fare, alla fine chiamo Mauricio e poco dopo lo vedo arrivare.
<ditemi signora.>
<Mauricio devi seguire mio figlio, seguilo e dimmi cosa diamine mi nasconde.>
<signora ne siete sicura? Non è meglio chiederglielo e...>
<Mauricio ti ho detto di seguirlo! Vai e obbidisci!>
Mauriscio non osa neanche rispondermi e se ne va.

Pov. Raimundo
Sono al fiume ad aspettare Tristan, ormai ci vediamo sempre qui, non voglio che Francisca si arrabbi con lui se sa che ci incontriamo. Mentre lo aspetto lo sguardo mi cade su delle fragoline di bosco, quanto vorrei tornare indietro...
<padre...>
Mi giro sentendo qualcuno toccarmi la spalla e vedo Tristan.
<ciao Tristan.>
Si mette vicino a me e restiamo un po' lì. Parliamo un po' del paese e delle novità, ma poi l'argomento va su di lei.
<come sta oggi?>
<bene, ma la vedo sospettosa, troppo, in questi giorni mi chiedeva sempre dove andavo e oggi voleva venire con me.>
Sta iniziando a sospettare come immaginavo, se a Francisca poco poco non convince una cosa è la fine e vuole scoprire tutto.
<Tristan lasciamo perdere non ci incontriamo, non voglio che litighi con tua madre. Se ci incontriamo per caso bene, ma se no lascia stare, se le succede qualcosa però dimmelo.>
<va bene, come volete voi.>
Gli sorrido e chiudiamo lì l'argomento. Restiamo insieme per un po' e poi lui se ne va a casa mentre io resto lì.

Pov. Francisca
Sono nello studio a lavorare già da un'ora e passa e non ho notizie né di Mauricio né di Tristan. Apro le porte per vedere se qualcuno arriva e proprio in quel momento la porta d'entrata si apre ed viene Tristan.
<madre.>
Mi dice sorridendomi e dandomi un bacio.
<ciao Tristan.>
Dico entrando nello studio seguita da lui.
<dove sei stato di bello?>
Gli chiedo cercando di avere una risposta chiara.
<a fare una passeggiata.>
Bene... Non ha intenzione di dirmi niente. Dovrò aspettare Mauricio per scoprire dove diavolo va.
<va bene.>
<vado un po' in camera ci vediamo dopo?>
Annuisco soltanto e Tristan mentre sta per uscire torna indietro.
<succede qualcosa madre?>
Scuoto la testa accennando un piccolo sorriso.
<no assolutamente, va tutto bene.>
Non risponde e dandomi un altro bacio se ne va.
Mi rimetto a lavorare e dopo un po' sento bussare. Credendo sia Mauricio mi alzo e dico di entrare. Quando mi ritrovo Fe davanti alzo al cielo gli occhi, sempre nei momenti meno opportuni deve disturbare.
<cosa c'è Fe?>
<signora volevo chiedervi cosa preferite mangiare stasera.>
<ti pare che perdo tempo a decidere cosa mangiare a cena? Scegli tu, basta che cucini bene.>
<va bene, va bene signora, vado...>
Esce dallo studio non chiudendo la porta, sospiro e mentre la vado a chiudere sento la sua conversazione con Mauricio che è appena arrivato.
<la signora è nello studio?>
<si, ma sta attento è nervosa e per una cosa quasi mi mozzicava.>
Mi metto sulla soglia con le braccia conserte, continuando a sentire ciò che dice. Mauricio guardo verso lo studio e incontra il mio sguardo, noto che si impanica leggermente.
<Fe... Fe torna in cucina.>
<no Mauricio, tanto che posso lamentarmi con te di Donna Francisca. Ti dico sinceramente preferivo quando c'era Don Raimundo, era più docile e almeno la teneva a bada.>
Mauricio sbiaca e io mi innervosisco, così tanto che vado da lei.
<Fe!>
Mi gira e vede il mio sguardo per niente calmo.
<Donna... Donna Francisca... Io...>
<Fe sparisci e vattene in cucina, la prossima volta che sento una cosa del genere ritieniti immediatamente licenziata!>
Fe non dice niente va come un fulmine in cucina. Cerco di riprendere parte del mio autocontrollo e guardo Mauricio che già mi guardava. Prima che possa dire qualcosa scende Tristan di corsa.
<madre cos'erano quelle urla.>
<niente Tristan, solo che alcune persone non imparano mai quando stare zitte.>
Dico ancora inritata e non poco, tanto che se ne accorge anche Tristan.
<madre vi vedo agitata volete qualcosa che vi tranquillizzi?>
<no Tristan sto bene tranquillo.>
<sicura? Comunque cosa vi ha fatto tanto arrabbiare?>
Non vorrei dire niente e mentre sto per dire una scusa qualsiasi parla Mauricio.
<argomento era Raimundo Ulloa...>
Tristan mi guarda sorpreso mentre io guardo male Mauricio.
<ti ho detto di parlare!? Mauricio vai nel mio ufficio!>
Abbassa la testa e va nel mio ufficio. Noto lo sguardo di Tristan tra il deluso e il triste.
<che hai?>
Lo vedo triste e con un'aria strana. Mi guarda e mi sorride, ma noto subito che non è al settimo cielo.
<niente madre tutto apposto, mi raccomando non vi arrabbiate più.>
Mi da un bacio e se ne va. Resto allibita dal suo comportamento, ma comunque entro nello studio a parlare con Mauricio.
<la prossima volta che parli senza permesso e su una cosa del genere paghi le conseguenze.>
<scusate signora.>
Sospiro e lascio stare.
<comunque hai scoperto che diamine fa mio figlio, quando mi inventa scuse?>
<si signora...>
<e...>
Mi guarda e non capisco questa esitazione.
<parli diamine!?>
<sta con Don Raimundo.>

Oltre Le Bugie E Gli Inganni, Noi Ci AmiamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora