37° capitolo

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Pov. Raimundo
Sono steso sul letto con le mani dietro alla testa guardando il soffitto. È già da un po' che ci sto pensando, ma sono indeciso non so che fare. Le cose tra me e Francisca non potrebbero andare meglio, Emilia nonostante i diverbi che ha avuto con lei sembra che accetta il nostro amore e Tristan è felicissimo nel saperci insieme. Guardo che ore sono e noto che sono soltanto le tre e mezza, quasi quasi vado da lei. Mi alzo dal letto per prendere la giacca e poi apro il cassetto del comodino; prendo una piccola scatola di cioccolatini e nel farlo vedo un'altra scatolina più piccola; la rimango un secondo a guardarla, ma poi chiudo il cassetto ed esco. Quando scendo all'accoglienza vedo Emilia fare dei conti, mi avvicino a lei e le do un bacio sulla guancia.
<Emilia io esco a fare una passeggiata.>
Con la matita in mano e guardandomi mi sorride.
<a fare una passeggiata?>
<si oggi è una bella giornata.>
<fatemi indovinare la passeggiata include una lunga sosta alla Villa?>
Non so che dire e lei si mette a ridere, scrivendo qualcosa sul foglio dove stava facendo i conti.
<ci vediamo dopo padre, o... Domani.>
Mi dice ridendo ancora.
<Emilia!>
Mi guarda divertita poggiando il gomito sul banco e il mento sulla mano.
<volete dirmi che mi sbaglio?>
Mi dice dopo che si è calmata dalle risate.
<ehm... Si.>
Fa una piccola risata, oggi credo che è in vena di prendermi in giro, infatti...
<calmatevi siete leggermente rosso, guardate che non dico niente agli altri.
Sospiro guardandola è una peste; la vedo tornare un po' seria e lascia la matita sui fogli.
<comunque per quella cosa avete deciso se chiederglielo o no?>
<no ancora no, non so come reagirà dopo la volta passata.>
<dai state tranquillo e andate da lei, sarà felice di vedervi.>
Le sorrido accarezzandole la guancia, le voglio un mondo di bene.
<grazie Emilia.>
Mi da un bacio sulla guancia e poi mi dice di andare da lei e di non pensarci.

Pov. Francisca
Sono stesa sul letto, mezza assonnata. Dopo pranzo sono salita in camera e quando ho toccato letto non ho avuto tempo di spogliarmi che ero già nel mondo dei sogni. Nonostante mi sia svegliata da poco già ho il sorriso sulle labbra; il rapporto con Raimundo va a gonfie vele e ne sono felicissima, ma già mi manca. Ieri sera è venuto a cenare con me e Tristan e poi è tornato alla locanda. Mi viene un'idea, quasi quasi gli faccio una sorpresa e vado da lui. Mi alzo dal letto e vado subito a sistemarmi bene i capelli, mi trucco e infine mi metto degli orecchini e una collana entrambi neri. Mi guardo allo specchio e dopo essermi accertata che non c'è una virgola fuori posto esco dalla mia camera e vado da Tristan che si trova nello studio. Entro e lo vedo rilassato sul divano a leggere. Sentendomi alza lo sguardo dalle pagine del libro e appena mi guarda mi fa un grande sorriso.
<andate da mio padre, vero?>
<togliti quel sorrisetto, vado in paese per dei giri che devo fare.>
<cioè mettere piede in paese, andare alla locanda e passare l'intero pomeriggio con mio padre.>
Lo guardo alzando le sopracciglia.
<e tu come fai a saperlo?>
Gli chiedo mettendo la possibilità che sia così; lascia il libro sul tavolino alzandosi e venendo verso di me.
<perché avete un sorriso enorme, ma quello ormai lo avete sempre; siete bellissima come sempre, ma più del solito quando vi preparate per lui e adesso avete le guance di un rosa più accentuato.>
Rido e gli do un colpetto sul petto è senza speranza, ormai mi conosce.
<e va bene, si vado da lui, tu che fai vieni?>
<mmm... No, vi lascio un bel pomeriggio intero per darvi qualunque tipo di attenzioni.>
Mi dice iniziando a ridere come un matto sotto il mio sguardo totalmente sorpreso e imbarazzato.
<quanto sei cretino.>
Dico giocando e dopo avergli dato un bacio esco dalla Villa.

Scusate sia per il ritardo nel pubblicare sia per il capitolo che non è un gran che, mi rifarò nei prossimi promesso😘💖

Oltre Le Bugie E Gli Inganni, Noi Ci AmiamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora