8° capitolo

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Pov. Raimundo
Sono sdraiato sul letto con le mani dietro la testa a fissare l'orologio. Tra un po' mi devo incontrare con Francisca chissà se verrà. Stanco di aspettare esco dalla mia camera e vado alla riva del fiume in anticipo. Mi appoggio al masso dove mi sono appoggiato ieri con Francisca e mi soffermò a guardare il fiume. Lo sguardo mi cade un po' in basso e vedo altre fragoline di bosco, non potendo resistere ne prendo altre per quando verrà.

Pov. Francisca
Sono in salone a parlare con Tristan delle fabbriche e da lì, non so come passiamo alle stramberie dei Miragnar e non possiamo evitare di ridere in continuazione.
<ok ok basta madre o poi dovremmo andarci a confessare.>
<ahahah e se Don Anselmo scopre ciò che abbiamo detto ci ammazza a tutti e due.>
Ridiamo ancora senza sosta fino a calmarci. Tristan si alza e viene verso di me.
<vi va di leggere un libro?>
Un libro? Non so tra un po' dovrei uscire... Avevo detto a Raimundo che sarei andata al fiume anche oggi.
<che ore sono?>
Anche se non ha capito il senso della domanda prende l'orologio e mi guarda.
<sono un quarto alle cinque, perché?>
Se adesso continuo a stare con Tristan sicuramente arriverò in ritardo e salterò l'appuntamento, ma... Ma non voglio rimangiarmi ciò che ho detto, eh si, gli ho detto che andavo e... E andrò.
<mi dispiace Tristan, ma ho delle commissioni da fare, ci vediamo dopo?>
<certo io tanto resto alla Villa.>
Gli do un bacio e vado nelle scuderie a prendere Rai. Quando lo vedo non posso far a meno di accarezzarlo un po', quanto gli voglio bene. Salgo su Rai e cavalco fino al fiume.

Pov. Raimundo
Vedo che sono passate già le cinque e non la vedo. Appoggio la mano con le frogole sul masso e dopo poco sento le fragole muversi. Mi giro e vedo Francisca mangiarne una.
<che ladra di fragole.>
Dico girandomi completamente verso di lei stupito, ma non so sono felice che sia qui.
<non ho saputo resistere.>
Mi dice ridendo e mi avvicino a lei.
<ah si?>
La prendo per i fianchi e le faccio il solletico.
<no no no! Raimundo no! Il solletico no!>
<scusa non ho potuto resistere.>
Dico ridendo e continuando a farle il solletico. La tengo stretta a me, ma ad un tratto inciampo e cadiamo per terra. Mi ritrovo sopra di lei a pochi centimetri dalle sue labbra. Non riesco a staccare lo sguardo, sono ipnotizzato a guardarle. Mi avvicino a lei e mi impossesso delle sue labbra baciandole dolcemente. Aspetto una sua reazione, è immobile, ma poco dopo mi mette una mano sulla guancia e io continuo a baciarla. Le sue labbra, sono morbide e calde come ricordavo, provo strane sensazioni, sensazioni che non sapevo di provare. Mi separo dalle sue labbra e rimango a guardare i suoi occhi nocciola mentre riprendo fiato.
Rimaniamo a guardarci per vari minuti fino a quando è proprio lei a rompere il silenzio.
<sei sincero?>
Sincero? Io non lo so, giuro che non lo so, ma la cosa giusta da dire ora è solo una.
<si, io ti amo.>
Dopo questa risposta mi abbraccia. Ci mettiamo seduti e dopo un po' sento delle lacrime sulla spalla. La separo un po' da me e vedo che le sono scese alcune lacrime.
<ehy perché piangi?>
Le chiedo asciugandole le lacrime e accarezzandole la schiena.
<non mi sembra vero...>
Rimango in silenzio non capendo e continuo a guardarla.
<...di essere di nuovo felice con te.>
Rimango sorpreso da ciò che ha detto, vedo che è sincera e io l'abbraccio, un po' per calmarla e un po' per non far vedere il mio sguardo, mi sento uno schifo. Restiamo abbracciati per bel po' di tempo e poi improvvisamente mi ritrovo una fragolina sulle labbra. La mangio e le sorrido. Vedo che abbassa lo sguardo e prende le mie mani nelle sue. Le spunta un sorriso e poi mi guarda negli occhi.
<ti amo.>
Le sorrido e le do un bacio sulla guancia. Mi alzo per poi aiutare anche lei.
<grazie.>
Mi dice sorridendo, ma non rispondo.
<ti va di fare un giro a cavallo?>
Mi dice avvicinandosi al cavallo.
<Francisca sai che...>
Mi interrompe subito prendendomi la mano.
<devo fartela passare questa paura dei cavalli e con lui non avrai problemi.>
Mi spinge verso il cavallo e sono costretto a salire. Le tendo la mano per aiutarla a salire davanti e appena ci riesce prende le briglie e manda il cavallo al galoppo.

<è stata l'ultima volta che sono venuto a cavallo con te.>
Dico scendendo subito appena si ferma.
<ahahah è stato così male.>
Dice tenendosi sulle mie braccia per scendere.
<male? Non salirò più su un cavallo con te, stanne certa.>
Continua a ridere e io la guardo senza speranza. Vedo che si sta facendo tardi, devo tornare alla locanda o Emilia si preoccuperà.
<ora dovrei andare Emilia mi starà aspettando.>
<si e a me Tristan.>
<va bene.>
Mi giro per andarmene, ma sento una mano prendere la mia.
<ehy te ne vai così?>
Cosa? Mi guarda con uno sguardo tra il neutrale e il deluso e capisco tutto, che stupido.
<scusami.>
Dico sorridendo e avvicinandomi a lei.
<non so se sei perdonato.>
Dice mettendo il broncio e in questo momento mi ricorda di quando era ragazza e lo faceva.
<io dico di si.>
Dico sicuro sorridendo.
<e co...>
Mentre stava parlando ha alzato lo sguardo e io non ci ho pensato due volte a baciarla. Metto le mie mani tra i suoi capelli mentre sento le sue braccia intorno al collo.
<devo andare...>
<ci vediamo.>
<ci vediamo.>
Le rispondo sorridendo e andando a casa.

Oltre Le Bugie E Gli Inganni, Noi Ci AmiamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora