19° capitolo

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Pov. Tristan
Torno dalle terre soddisfatto, non c'è alcun problema e i braccianti stanno facendo un buon lavoro. Quando rientro alla Villa vedo Mauricio con tutte le domestiche davanti alla porta dello studio e Fe insieme a Mauricio continuano a bussare alla porta. Mi avvicino anch'io a loro e chiedo non capendo.
<cosa succede?>
Tutti si girano guardandomi come se fossi Dio, ok...
<Don Tristan siete voi, che fortuna.>
Fe e Mauricio si avvicinano a me e aspetto che parlano.
<Don Tristan la signora si è chiusa dentro e da quando lo ha fatto si sento rumori e cose che cadono.>
<cosa!?>
Inizio a bussare anch'io alla porta preoccupato.
<madre, madre sono io, apritemi!>
Sento altri rumori e non riuscendo più ad aspettare, forzo la porta e riesco ad aprirla. Quando entro vedo un macello, libri, carte, oggetti per terra e mia madre fuori di se.
<madre, ma cosa...>
Vedo nei suoi occhi tristezza e dolore insieme a varie lacrime che cerca di trattenere. La prendo e la stringo forte. Per un momento sembra calmarsi, ma poi si agita di nuovo come un'ira. Non la lascio neanche per un secondo e faccio segno alle domestiche e a Mauricio di andare. Mia madre si muove ancora, ma alla fine mi stringe forte piangendo.
<madre calmatevi, va tutto bene, ci sono io.>
Non riesco a calmarla, continua a piangere senza sosta e io la stringo forte.
Ora sono sul divano con mia madre abbracciata a me che si è addormentata sfinita. Voglio sapere cosa è successo, non avevo mai visto mia madre così e non so nemmeno che fine ha fatto mio padre. Cerco di alzarmi, ma mia madre non mi lascia, si è stretta a me e stringe tra le mani la camicia. Per mia fortuna arrivano Fe e Mauricio che volevano sapere come stava mia madre.
<si è addormentata sfinita, mi dite cosa è successo e dove sta mio padre?>
I due si guardano e capisco e c'è qualcosa sotto.
<parlate.>
<ecco Don Tristan...>
Mi dice Fe un po' titubante.
<mi fate preoccupare così, più di quanto lo sono già, parlate.>
Ho alzato un po' la voce per il nervoso di questa situazione e vedo mia madre muoversi, si sta svegliando... No no, per fortuna sta ancora dormendo, credo sia troppo stanca per svegliarsi ora.
<Don Tristan io ero a sponverate il corrimano delle scale quando d'un tratto è entrato come un fulmine Don Raimundo andando nello studio. All'inizio non si sentiva niente, ma tutto d'un botto la voce della signora risuonava in tutta la Villa.>
<quindi hai sentito cosa diceva.>
Abbassa lo sguardo e poi guarda Mauricio.
<che cosa ha detto mia madre!?>
<credo che altro dovrebbe raccontarvelo Donna Francisca, vi posso dire che poi Don Raimundo è uscito dallo studio ha fatto le valigie e se ne è andato.>
Ok, ho capito che ha litigato con mia madre e che se ne è andato, ma cos'è successo tanto da farla urlare, mandare via mio padre e ridurla in questo stato?
<grazie Fe, adesso puoi sistemare questo macello? Io porto mia madre in camera sua.>
<certo andate, state tranquillo.>
<grazie.>
Stando attento a non svegliarla la prendo in braccio per andare nella sua stanza.

Pov. Raimundo
Quando me ne sono andato dalla Villa, sono subito andato al fiume. Si lì, dove mi incontravo da giovane con lei e dove l'ho baciata qualche giorno fa. Sono distrutto, non credevo scoprisse tutto avrei messo un punto alla messinscena e l'avrei amata per davvero, ma ormai è troppo tardi, l'ho persa. Si fa sera e decido di tornare alla locanda. Quando arrivo Emilia mi guarda senza parole, avrò un aspetto non molto bello, non ho smesso di piangere nemmeno un secondo.
<padre ma cosa vi è successo?>
<scusami Emilia non mi va di parlarne ora, vado in camera.>
E detto questo salgo per buttarmi sul letto. Le lacrime non abbandonano i miei occhi e continuo a piangere, sono un cretino.
Per il nervoso e la tristezza do un pugno al muro, facendomi male, ma non mi interessa, mi fa più male il cuore adesso.

Ciao a tutti, scusate sia per il ritardo del capitolo, sia perché non è molto bello, al più presto mi farò perdonare, un bacio😘

Oltre Le Bugie E Gli Inganni, Noi Ci AmiamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora