38° capitolo

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Pov. Raimundo
Cammino per le terre di Francisca per un po' godendomi questa bella giornata per poi andare alla Villa. Ad aprirmi è una domestica e quando chiedo di Francisca quest'ultima mi dice che è uscita, chissà dov'è andata.
Decido comunque di rimare e di andare da Tristan, Antonia mi ha detto che si trova nello studio. Busso alle porte scorrevoli e Tristan mi dice di entrare. Quando mi vede mi guarda un po' perplesso.
<ehm... Ciao Tristan.>
<buon pomeriggio padre, come mai qui?>
Gli sorrido e mi metto una mano tra i capelli.
<be' ecco, ero venuto per vedere tua madre, ma a quanto pare è uscita.>
Chiude il libro che stava leggendo prima che entravo e si alza venendo da me.
<si è così, è uscita per andare da un uomo.>
Sgrano gli occhi a quella frase, io spero che sta scherzando.
<che cosa!?>
Difronte alla mia faccia mezza sorpresa e mezza scioccata, lui inizia a ridere a crepapelle.
<Tristan stavo per morire, non ci riprovare più.>
Gli dico tornando a respirare più tranquillo sapendo che era solo uno scherzo.
<ahahah padre dovevate vedere la vostra faccia era da Oscar, ma comunque è la verità>
Mi dice appena si è calmato dalle risate. Io lo guardo male e lui continua.
<si è preparata e vi assicuro che era bellissima, tutto per vedere una persona a lei molto importante e che è mio padre.>
Rimango a bocca aperta Francisca è andata alla locanda per vedermi e io sono venuto qui per vederla, com'è possibile che non l'ho vista?
<non vi siete incontrati per la strada, vero?>
<no e non riesco a capire come può essere, la strada per venire è solo una.>
<può darsi che avevo capito male io ed è andata da qualcun'altro uomo.>
In meno di un secondo lo fulmino e lui ritira tutto.
<ok ok scherzavo, tanto che il destino non vi ha fatto incontrare andiamo a farci una cavalcata?>
<e va bene andiamo, ma ti dico in partenza che non sono affatto bravo.>
Ridendo usciamo dallo studio andando nelle stalle.

Pov. Francisca
Sono stata un po' al fiume per rilassarmi un po' prima di andare da Raimundo. Mi ha sempre attirata quel luogo mi sento protetta a casa; solo in pochi posti mi sento così: al fiume, al capanno, ma sempre e dico SEMPRE con Raimundo. Adesso sto andando in paese non vedo l'ora di vederlo, mi manca tanto. Arrivo e vado subito alla locanda, ma da quando metto piede dentro non vedo da nessuna parte Raimundo.
<Donna Francisca.>
Mi giro e vedo Emilia servire un tavolo per poi venire da me.
<ciao Emilia, ehm... Come va?>
Ancora sono impacciata a parlare con Emilia, litigavano sempre e adesso che non siamo più l'una contro l'altra non so come relazionarmi con lei.
<tutto bene grazie, voi? Come mai qui?>
<ecco... Ero venuta per parlare con tuo padre, sai dov'è?>
Dopo quel che ho detto mi sorride divertita.
<è uscito per andare da una donna.>
<che!?>
Mi esce spontaneo da dire.
<ahahah state tranquilla, è andato ala Villa per vedervi, ma da quanto ho visto non vi siete incontrati.>
Subito mi calmo, pensando a quel che mi ha detto; cioè io sono andata da lui e lui è andato da me.
<già, ho fatto una piccola deviazione per il fiume.>
Ci sorridiamo leggermente restando in silenzio fino a quando non mi chiede una cosa.
<Donna Francisca volete prendere qualcosa?>
Rimango un po' sorpresa da questa domanda, soprattutto perché è da parte di Emilia. Decido di accettare, chissà se riusciremo a legarci un po' di più.
<si grazie, un caffè.>
Mi siedo ad un tavolo e dopo poco viene Emilia con due caffè.
Iniziamo a parlare di sciocchezze e di cose sul paese, fino a quando arriviamo a parlare di Raimundo.
<mi sono resa conto del vostro amore soltanto durante la vostra separazione, mio padre era veramente a pezzi, non l'avevo mai visto in quel modo.>
Mi rattristo un po' ripensando a quei giorni cosi tristi, dolorosi e senza di lui.
<ma quel periodo è finito, da quando è di nuovo con voi è felice e sempre con il sorriso.>
Mi dice mettendo una mano sulla mia come per consolarmi e sorrido.
<grazie Emilia, io amo davvero tuo padre quel che è successo per me è solo acqua passata vorrei solo stare con lui ed essere una famiglia unita.>
Dico le ultime parole stringendo la sua mano. La vedo un po' titubante e timida, ma poi mi sorride guardandomi.
<a me basta che mio padre sia felice e se voi lo rendete così, siete la benvenuta Donna Francisca.>
Mi si illuminano gli occhi, finalmente possiamo essere felici, tutti quanti. Mi alzo e l'abbraccio.
<grazie di cuore Emilia, non sai quanto mi rendi felice.>
La sento un po' tesa ma poi si rilassa e ricambia l'abbraccio.

Oltre Le Bugie E Gli Inganni, Noi Ci AmiamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora