CAPITOLO 4: Lea

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LEA

Il pavimento era duro sotto la mia schiena; non ero più appoggiata al mio cuscino umano perché, misteriosamente, era scomparso. Mi tirai su a sedere e perlustrai la piccola stanza: non c'era nessuno.
Solo io e il silenzio.

Avrebbe potuto avvertirmi che se ne sarebbe andato, avrebbe potuto svegliarmi solo un secondo per dirmi che usciva, ma niente. Io ero rimasta tutto il tempo con lui quando, poche ore prima, stava male, e lui mi ringraziava così?
Ecco cosa succede ad essere gentile con le persone, ne approfittano e basta.

Mi alzai, raccolsi il plaid a quadri rossi e verdi e andai verso la vecchia porta che mi impediva l'uscita all'esterno. Aprii l'uscio e una brezza fresca mi colpì il viso; avevo freddo, e menomale che avevo a portata di mano la coperta.

E come immaginavo l'autoveicolo appena rubato non c'era.

Perché mi ero fidata? Perché non poteva rimanere tutto come prima? Cioè io sola a cercare quel dannato libro.
Perché gli avevo permesso di venire con me?

Il rumore di una macchina sulla strada mi fece ritornare alla vita reale. Una Ford nera, la stessa che io e Blaine avevamo 'preso' stava parcheggiando a pochi metri da me.

Facendo lunghe falcate la raggiunsi in poco tempo. < Come hai potuto? Te ne saresti andato eh? Mi avresti lasciata da sola e a piedi! >

< Sono solo... >

< No. Tu non puoi fare così! Non puoi andartene senza dirmi nulla, senza farmi sapere dove vai, senza avvertirmi. Sono arrabbiata, tu non puoi lasciarmi sola in questo modo, non puoi, almeno non tu, non ora. Sono rimasta sola tutta la vita e ora che ho trovato una persona come me quella mi tratta in questo modo. > presi un lungo respiro < Devi smetterla di comportarti da menefreghista, le persone hanno dei sentimenti e- >

< Basta. > mi zittì e si avvicinò velocemente a me < Tu hai detto che saresti rimasta solo se io fossi rimasto e così ho fatto. >

< Eri cosciente ieri sera? >

< Certo che lo ero. > mi prese il viso tre le mani e puntò i suoi occhi marroni nei miei verdi. Improvvisamente, per qualche strano motivo, non avevo più freddo. < Sei una ragazza intelligente Lea, dovresti capire che io non me ne andrò più, continuerò a starti vicino fino a quando tu lo vorrai. Perché io, come ti ho detto stanotte, ho bisogno di te. E dal modo in cui hai reagito penso che sia lo stesso per te. >

Mi continuò a guardare negli occhi, ma poi dopo tolse le sue mani dalle mie guance e andò a prendere qualcosa in macchina.

< Comunque ero solo andato a prendere la colazione. >

Sorrisi imbarazzata. Mi ero fatta tutti quei problemi per niente.

< Mi dispiace. È che ho pensato che te ne fossi andato e che fossi come gli altri che mi hanno abbandonata. Ma ora sei qui e va bene. >

Feci il giro dell'auto e mi andai a sedere comodamente sul sedile del passeggero. < Possiamo anche mangiare in macchina. Andiamo via perché non sopporto più questa casa, ha un non so che di inquietante. >

Lui rise e ritornò in macchina.

Mancava solo un'ora e mezza e poi avrei avuto in mano quel libro. Non vedevo l'ora di leggerlo dall'inizio alla fine, di scoprire che cosa ero io e se c'erano altre persone come me. Beh...come noi.

< A proposito, sei molto carina oggi. >

< Cos'è, un modo per farti perdonare per avermi fatta spaventare inutilmente? > chiesi io ridendo imbarazzata.

< No, quello l'ho già fatto. Lo penso davvero. >

La mia risata si bloccò di colpo.

< Oh...ehm...g-grazie a-allora. > calma e sangue freddo. Non aveva detto niente di che, mi aveva fatto solo un complimento insignificante.

< E come ti saresti fatto perdonare scusa? >

< Con la colazione, ovvio. >

Ridemmo entrambi, tutti e due di gusto.
Ci serviva un po' di felicità.

Mi voltai a guardarlo e notai che aveva le fossette sulle guance.

Mi sarebbe piaciuto toccarle, ma non mi sembrava il caso.

< Mi piace che tu stia lì a fissarmi. > mi disse di punto in bianco Blaine.

< Io non... > cavolo. < Non ti stavo fissando. Ti stavo solo guardando. >

< Ah beh questo cambia tutto. > rise di nuovo.

Ero parecchio in imbarazzo, infatti non parlai più fino a quando non ci fermammo davanti ad un autogrill. C'erano poche macchine, forse perché era in un posto sperduto e in più stava cadendo a terra.

< Perché ci siamo fermati? > chiesi ancora in macchina. Blaine era già fuori. < Non puoi aspettare? > dissi uscendo dall'auto.

< Ho bisogno di fermarmi un po', non ho più voglia di stare in macchina. Mi sta quasi venendo la claustrofobia. >

< Uff...va bene. >

Lo seguii dentro al 'locale': dentro forse era un pochettino meglio di fuori, subito all'entrata c'era un bancone enorme, fornito di tutti gli stuzzichini possibili e accanto alla cassa c'era un piccolo bar; poco più in là c'erano alcuni pupazzi e alcuni souvenir di Chicago e di Charleston: c'erano portachiavi con le due città, cartoline, palle con la neve e altre cianfrusaglie.

Nel bar c'erano poche cose: pochi panini, poche bevande e poche brioche dolci.
Mi voltai e notai che c'erano anche degli scaffali, dall'altra parte del bancone. Lì c'erano pacchetti di patatine, bottiglie di vino e di altre cose alcoliche, ma c'erano anche cose analcoliche.

< Che vuoi fare qua? > chiesi io.

< Ci rilassiamo. > il ragazzo si andò a sedere tranquillamente ad un tavolo vicino ai souvenir.

Mi misi seduta davanti a lui e lo osservai di nuovo. Stava guardando il ragazzo dietro il bancone che armeggiava con la macchina da caffè. E, ad un certo punto, quel ragazzo si immobilizzò.

Mi girai verso Blaine.
Aveva fermato il tempo.

< Che c'è? Stava facendo troppo rumore. > lui mi guardò come se fosse tutto normale, beh in realtà lo era però non poteva fermarlo così.

< Niente, solo che fai solo attenzione a non sprecare troppe energie. >

< Tranquilla, grazie che ti preoccupi. > mi sorrise.

Ad un certo punto dalla porta d'entrata entrarono cinque ragazzi. Erano tutti molti alti, e tutti molto belli. Ridevano e facevano molto chiasso.

Guardai stupefatta Blaine. < Ma che...? >

< L'ho fatto ripartire. >

Ah....pensavo già ad un'altra cosa.

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Allora, si, ho scritto un'altra storia. L'altra la continuerò appena questa sarà finita. Ho cancellato l'altra perché questa mi piace molto di più.

Spero vivamente che piaccia anche a voi! :3:3

Un bacione a tutti!!





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