ELEANOR
Tornare a casa dopo parecchio tempo era stato bellissimo.
Vivere quell'emozione di estrema gioia durante il tragitto verso la residenza era stato molto bello, ma avevo poco tempo per essere felice; dal nostro ritorno al giorno in cui avremmo combattuto un'ultima volta contro i dottori mancava poco.
Però riabbracciare gli altri, rivedere i loro volti e i loro sorrisi quando mi videro, risentire le loro voci e vedere che stavano tutti bene mi riempì di speranza.
Ce l'avremmo fatta.
Quando Max mi contattò all'inizio non capivo ciò che stava succedendo, pensavo di essere diventata pazza perché sentivo le voci nella mia testa ma poi riconobbi la voce di Lea che mi parlò ed io smisi all'istante di fare il lavoro che dovevo finire e mi dicessi immediatamente a fare le valigie.
Mi aveva detto, testuali parole, che avevano bisogno di me perché avremmo sconfitto i dottori e che ci dovevamo essere tutti così che il piano funzionasse e così che ci potessimo vendicare.
Mi disse anche che stavano contattando pure Jacky.
Comunque, continuavo a pensare e continuo a dire, che ritornare a casa era magnifico. Io arrivai con la mia macchina la mattina del giorno dopo in cui mi avevano parlato nella testa; guidare macchina tutta propria era qualcosa di splendido, non dovevi dipendere da niente e da nessuno.
Gli altri non si aspettavano il mio arrivo così presto e quindi gli feci una sorta di sorpresa.
Mi erano mancati tantissimo: le battute d Isaac, la parlantina continua di Ben, gli occhi rossi di Lea...tutto, mi era mancato tutto.
< Avete trasformato la mia camera in un ripostiglio o posso andare tranquillamente a sistemare le mie cose? >
< Vai pure. > mi confermò Blaine con un grande sorriso.
Mi affrettai ad andare nella mia stanza e feci tutto molto velocemente perché volevo ritornare di sotto a parlare con gli altri.
Liberati Eika dalla collana e lei, dopo essersi stiracchiata, mi seguì al piano di sotto.
< Vedo che non è cambiato nulla. >E fu così che tutti mi fecero un riepilogo su quello che era successo dopo che io me ne fui andata dalla casa.
Isaac mi disse che i dottori avevano rapito Lea e Hope e che avevano scoperto dove fosse la loro sede grazie ad una nuova scia.
Ben mi disse che lui e Lucas si erano fidanzati e che si erano fidanzati anche Blaine e Lea e Hope e Isaac.Adrian mi informò che pochi giorni prima c'era stata una specie di scontro e che i medici avevano fatto qualcosa a Cara facendola diventare, e restare, una bambina, ma quando arrivai io era già tornata normale.
Cara era di nuovo una ragazza di 18 anni.E poi mi dissero il famoso piano; dopo che ebbero finito ci rilassammo in salotto.
< E te? Che hai fatto? > mi chiese Lea molto interessata.
< Ho iniziato a lavorare da un falegname molto prestigioso, ho avuto un colpo di fortuna, e mi paga anche molto bene; sono riuscita a comprarmi un piccolo alloggio e una macchina. È di seconda mano ma è perfetta e funziona benissimo.
E ho conosciuto un ragazzo che qualche volta viene lì a dare una mano, ed è il nipote del mio capo e...basta. > risi imbarazzata e guardai altro.Feci un lungo respiro e mi appoggiai allo schienale del divano.
Guardai gli altri ridere e divertirsi e sì, ero di nuovo a casa.
< Quindi Cara era una bambina? > chiesi.
< Si, sembra che i dottori le abbiano iniettato qualcosa per farla restare una bambina ma il suo potere ha diminuito il tempo dell'effetto, ha espulso prima quel liquido, l'ha fatta guarire più in fretta. >
< Avrei voluta vederla, chissà che scena. >
< In effetti alcune volte era davvero divertente. > si intromise Adrian sorridendo.
Sorridevano tutti di più e mano male, ero felice di quella cosa.
< Sapete qualcosa di Jacky? > chiesi guardando soprattutto Lea perché era forse l'unica che mi ascoltava fin dall'inizio.
< No. Tu sei andata a Fresno, ed eri più vicina, due ore giusto? E invece lei è andata a Phoenix, è un po' più lontana. >
< Due ore barra tre, comunque arriverà sicuramente domani. >
< Sicuro. Allora...parlami di questo ragazzo, com'è? Come si chiama? >
Io arrossii per quelle due semplicissime domande. Non era abituata a parlare di cose mie, di cose che mi riguardavano da vicino.
< Si chiama Matthew e ha dei bellissimi occhi marroni. Come ho detto è il nipote del mio capo e qualche volta ci da una mano ma lavora a tempo pieno come muratore.
Diciamo che stiamo uscendo
insieme. >< Aww che cosa bella! Se questa cosa andrà bene ce lo dovrei fare conoscere. >
< Andrà bene. > la guardai negli occhi e con molta convinzione annuii. Sapevo che si stava riferendo al piano.
< Su, ora andiamo a guardare Ben lamentarsi perché perde. > Lea rise e alla fine andammo dagli altri.
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I Figli Del Tempo
Fantasi"Il tempo è come una lente che rende più nitida la visione della realtà." Lea vede il mondo in modo diverso, forse perché riesce a fermare il tempo... Orfana da tutti e due i genitori Lea decide di voler scoprire di più sul suo potere e sulla sua fa...