CAPITOLO 6: Lea

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LEA

Quando Blaine si era avvicinato ho solo pensato che era venuto vicino a me per potermi portare via, per potercene andare, ma poi mi disse quella frase: "Reggimi il gioco ".

Non avevo capito a che punto sarebbe arrivato, la mia mente non avrebbe mai immaginato che cosa sarebbe successo dopo. Però quel bacio era stato per me un momento magico.

Le sue labbra erano morbide ma anche screpolate per via dell'aria fredda all'esterno. Si erano mosse sicure come se sapessero benissimo che cosa fare.

Avrei voluto baciarlo ancora e ancora, volevo che non si staccasse più tuttavia nella mia mente si fece largo quella sua frase. 'Reggi il gioco. '

Quindi ero solo uno stupido gioco.

Le lacrime minacciavano di scendere appena ebbi la forza di staccarmi ma, essendo una persona troppo buona, gli ressi il gioco. Avevo capito subito perché l'aveva fatto: voleva far vedere ai suoi amici di avere una ragazza. Così lo aiutai. Recitai la mia parte fino a quando gli altri ragazzi non avevano più la visuale per vederci.

Non avevo la forza di parlare, non volevo discutere, non su quella cosa.

In macchina, appena chiudevo gli occhi vedevo la scena del magnifico bacio, ma era tutto finto, ero stata solo un gioco.

Mi feci sfuggire una piccola lacrima, non ero riuscita a tenerla ma poco mi importava perché tanto non fregava niente a nessuno che io stessi male, tanto meno a Blaine.

Fortunatamente riuscii ad addormentarmi, così, almeno in quel poco tempo in cui avevo la mente addormentata, ero riuscita a non pensare.

Ci mettemmo davvero poco ad arrivare a Chicago.

< Quale libreria? > mi chiese il ragazzo di fianco a me. Si comportava come se nulla fosse, come se giocare con una persona fosse normale. Pensavo che lui fosse diverso dagli altri, pensavo che lui tenesse a me ma invece mi aveva solo presa in giro ed io, come una stupida, gli avevo creduto.

Però se volevo trovare il libro e capirci qualcosa lui mi serviva.

< New Berry library. > meno avrei parlato meglio era.

La libreria era in centro quindi ci mettemmo un po' di tempo ad arrivarci per colpa del traffico.

La struttura era molto grande, era stupenda, poi per una come me a cui piace leggere era un sogno. Ai lati di essa c'erano vari negozi ma quelli non mi interessavano minimamente.

Camminai spedita verso l'entrata. Non mi ero neanche preoccupata se Blaine mi stesse seguendo, in quel momento avrei solo voluto che se ne andasse.

L'interno era qualcosa di speciale: c'erano libri, tanti libri. Colori, immagini, parole sulle copertine erano fuse tra loro. C'erano dai libri bianchi a quelli ingialliti, ma tutti erano come perle che dovevano essere scoperte in ogni pagina. Si sentivano anche odori differenti: dal profumo del libro nuovo a quello vecchio.

Avrei tanto voluto toccarli tutti quei libri, dal primo all'ultimo ma non avevo tempo.

Mi diressi senza alcuna esitazione verso quella che sembrava la scrivania della bibliotecaria.

< Salve, sto... > sentii qualcuno alle mie spalle schiarirsi la gola < Stiamo cercando un libro che si dovrebbe trovare in questa biblioteca. >

< Titolo? > chiese l'anziana signora con disinteresse.

< I Figli Del Tempo. >

< Corridoio cinque, scaffale sei dal basso. Lo trovate sotto la lettera I. >

I Figli Del TempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora