Capitolo 3

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Non racconto niente a Melanie di quello che è successo la notte,non voglio farla preoccupare oltre.
Non ho più dormito,mi ha stabilizzato il sonno.
Non so se accettare o no l'offerta,sono senza lavoro e ho le tasse da pagare.

Poi come avrà fatto ad entrare in casa?
Giusto la finestra,l'avrò lasciata aperta la sera prima.

-"Sei pronta Cris?"
-"Si si eccomi"

Chiudo la porta e andiamo a scuola.

Sono in ansia,è quasi mezzo giorno e vorrà sapere la risposta.
Devo dirlo almeno alla mia amica.

-"Melanie"la chiamo quando siamo davanti la scuola,sedute sul prato per pranzare.
-"Che c'è Cris!"
-"Carlos mi ha proposto un lavoro"
-"Carlos? e chi è ques...che cosa?"urla.
-"Shh non urlare"
-"Quando te l'ha chiesto? non accettare Cris"
-"Non ho un lavoro Melanie,come farò a pagare l'affitto e le tasse?"dico omettendo il fatto che è entrato in casa nostra.
-"Ti aiuterò io con l'affitto,per il lavoro cercheremo qualcosa.Devi stargli alla larga,è pericoloso"
-"Non ho scelta,devo accettare"
-"Perché? no Cris"

-"Cristal Parker?"si avvicina un uomo.

Alto,occhi azzurri e spalle larghe,mette quasi paura.

-"S-si,chi è lei?"-"Mi segua per favore"-"No non so chi siete quindi non vengo"-"Il signor Sanchez vi sta aspettando"

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-"S-si,chi è lei?"
-"Mi segua per favore"
-"No non so chi siete quindi non vengo"
-"Il signor Sanchez vi sta aspettando"

Sgrano gli occhi e Melanie mi guarda stranita.

-"Non andare Cris"
-"Devo"
-"Sta attenta ti prego"

Mi alzo,prendo la borsa e seguo l'uomo,si ferma davanti ad un auto nera con vetri oscurati.

-"Prego!"dice aprendomi la portiera.

Salto su e rivedo il politico.

L'aria si fa più elettrizzante e fredda,tremo al suo sguardo.

Perché mi fa questo effetto strano?

-"Cristal ciao!"dice con voce sensuale.
-"C-ciao!"
-"Sembri nervosa,sta tranquilla non mordo"ride.
-"Non è questo,è che...niente"
-"Cosa? dimmelo"
-"Non posso...sei qui per parlare del lavoro quindi eccomi"
-"Ti eccito vero?"

Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva.

-"Cosa ti fa pensare questa cosa Carlos?"
-"Per primo devi chiamarmi signore,per secondo lo sento che mi vuoi,vedo quando tremi alla sola mia presenza"
-"T-ti sbagli,e poi se non posso chiamarti col tuo nome non farlo nemmeno tu"

Avvicina il suo viso al mio collo e posso sentire il suo alito caldo toccarmi l'anima,sto soffocando e ho caldo dappertutto.

-"Vedi!"ride.
-"C-cosa devo vedere?"
-"Non puoi resistermi"

Mi allontano e lui mi segue incastrandomi sulla portiera.

-"Se non fosse che ho da lavorare ti avrei presa qui,in questo momento ed in questa macchina"

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