Capitolo 35

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So che non mi perdonerà per questo ma non potevo salutarla,non sarei riuscito a lasciarla andare.

Metto la giacca e prendo le chiavi della mia auto.Ho bisogno di sbollire la rabbia ed una buona corsa con la mia Jaguar mi farà bene.

Cristal mi ha promesso che sarebbe tornata appena avrei sistemato le cose,ma non so perché ho la sensazione che non la rivedrò più,ma lei me l'ha promesso...mi ha promesso che non mi avrebbe mai lasciato,se non fosse così la cercherò e la riporterò da me dove deve stare,al mio fianco.

Sospiro pensando ad un piano,non è facile uscire dal giro della droga da un giorno all'altro ma se voglio Cristal e mio figlio nella mia vita devo chiudere col passato.

Nel mentre sono in auto mi arriva un messaggio da parte di Alex confermando che è partita sana e salva.
Stringo di più le mani al volante che diventano bianche.Sento sul mio cuore una crepa.
La mia Cristal se ne andata e con lei anche mio figlio.

~~~~~

CRISTAL POV

Atterro nel tardo pomeriggio,il sole è quasi tramontato.

Ho avvisato Ivan che sono arrivata e da lontano lo vedo con le braccia alzate per farsi vedere.

Faccio cadere la borsa e corro verso di lui che mi abbraccia stretta.

-"Sorellina quanto mi sei mancata"
-"Anche tu tanto"
-"Vieni andiamo,la mamma era così contenta quando ci hai detto che saresti venuta"
-"Spero che lo sarà anche quando gli confesserò tutto"
-"Anche io lo spero"dice mentre mi fissa la pancia.
-"Ivan non si vede ancora,è di un mese e mezzo"rido.
-"Cavolo non ne so niente,sono troppo giovane per diventare zio!"scherza.

Appena arrivati a casa mia madre si precipita in giardino ad accogliermi.

-"Amore!"
-"Oh mamma"dico tra le lacrime.

Anche mio padre si unisce l'abbraccio,mi sono mancati tanto.

-"Come mai questo viaggio improvviso?"
-"Oh papà,il mio capo mi ha dato dei giorni di ferie e poi ho finito gli esami,ne ho solo uno la fine del mese"
-"Il tuo capo? E chi è?"
-"Si chiama Carlos Sanchez,gli faccio da interprete per i suoi viaggi"
-"Quanti anni ha?"
-"Caro smettila!"

Mi salva mia madre,dopo la ringrazierò a dovere.

-"Perché tutte queste domande su di lui?"chiedo.

Ivan si schiarisce la gola e fissa mia madre con uno sguardo di intesa,gli ha detto che sto con lui,bene!

-"Ivan!"lo ammonisco.
-"Volevo essere io a dirglielo"
-"Cristal ha trentadue anni lo sai vero?"
-"Papà lo so,ma mi ama ed anche io"
-"Tesoro devi dirci qualche altra cosa?"dice la mamma.

Guardo in modo truce Ivan.

-"Che cazzo Ivan ti avevo detto di stare zitto"
-"Mi dispiace Cris"
-"Lascia perdere"rispondo infastidita andando di sopra.

Poco dopo sento bussare alla mia porta e mia madre entra.

-"Posso?"
-"Si vieni"

-"Tesoro sono preoccupata per te,cosa succede? Ivan ci ha detto che dovevi dirci qualcosa"
-"È così difficile,non voglio che pensiate che sia una sprovveduta ma...mi sono innamorata di lui e adesso vivo con lui"
-"Non è troppo presto? Da quanto lo conosci?"
-"Più di tre mesi ma non conta questo giusto?"
-"A volte si pensa di fare la cosa giusta,però col tempo vedi che non è così"
-"Ormai sono vincolata a lui,oltre all'amore che provo"
-"Che vuoi dire?"si acciglia.
-"Mamma io..."inizio a piangere.
-"Non dirmi che...Cristal?"
-"Mi dispiace è che..."dico posando la mano sul mio ventre.

Rimango di sasso quando vedo la sua mano posarsi sulla mia.

-"Amore io non ti abbandonerò mai,sei mia figlia,la mia vita...solo che pensavo che avresti aspettato per questo"
-"È capitato,ho passato dei mesi stressanti e ho saltato una pillola,sono stata sciocca...ma lui ha detto che mi ama e che amerà anche lui o lei,mamma se sarà maschio voglio che si chiami Daniel"
-"Oh tesoro è perfetto,se sarà femmina?"
-"Kim come il tuo nome!"sorrido.
-"Se il tuo uomo è d'accordo!"

Scoppiamo a ridere,credevo che non mi avrebbe capita ma chi più di lei può farlo? La amo così tanto,non so cosa farei senza di lei.

Ceniamo con tanto di lasagna e pollo arrosto,mia madre mi ha dato doppia porzione e ho mangiato tutto.
Mio padre mi guardava perplesso dal mio comportamento,sa che di solito non mangio così tanto,non gli ho detto ancora niente ed ho una paura tremenda.

Appena finisco il dolce il mio cellulare squilla,mi alzo e vado di sopra per rispondere.

-"Ciao Cristal come stai?"
-"Ciao,bene"dico fredda.
-"Sei arrabbiata con me?"
-"Si e anche molto,come hai potuto farmi questo!"sbotto.
-"Sai come sono fatto,non ti avrei permesso di lasciarmi...ma dimmi come ti senti? nausea,dolori?"
-"Al momento no"

Gli racconto che la mamma ha preparato i miei piatti preferiti e che ho mangiato abbondante,mi ascolta senza interrompere e a volte lo sento annuire con la voce.

-"Carlos?"
-"Si,cosa succede?"
-"Mi manchi e...ti amo"
-"Anche tu mi manchi tanto"
-"Dove sei ora?"
-"A casa,la camera senza di te sembra vuota...sento ancora il tuo profumo nell'aria Cris,ti amo"
-"Tornerò Carlos lo sai"
-"Anche se non lo farai ti cercherò e ti porterò qui"ride.
-"So che lo farai,e...qualsiasi cosa succeda non lasciarmi andare Carlos"
-"Mai Cris,MAI!"sibila.

Ci diamo la buonanotte e promettendoci eterno amore ci salutiamo.

Sospiro stanca e mi massaggio i piedi doloranti.

Senza rendermene conto scopro mio padre appoggiato alla scrivania della camera che mi sta guardando.

-"Ehi papà,non ti avevo sentito entrare"
-"A quanto ho visto lo ami ed anche lui"
-"Si,è il mio tutto"
-"La mamma mi ha detto...non sono contento Cris,stavo per svenire ma una cosa,non voglio che mio nipote cresca a Madrid,deve stare qui a Boston"
-"Ma papà non posso,non posso lasciare la scuola e lui"
-"Studierai qui,e lui se vuole verrà"
-"Papà non posso,ha il suo lavoro è un politico di successo"
-"Cristal non ti ho mai sgridata da piccola,ti comportavi sempre bene,non cominciare ora"
-"No,non posso...io ho bisogno di lui e anche il bambino,non costringermi a scegliere"

Senza dire altro alza i tacchi e lascia la stanza.

Scoppio a piangere stufa di questa situazione,se fossi stata attenta,se avessi preso la pillola.

Ma sono ancora in tempo per abortire no? per ritornare alla vita tranquilla che conducevo,non avrò più nessun vincolo con Carlos,nessun pericolo da evitare.
No ma che dico sono pazza!

Sbuffo esasperata,non ce la faccio più.
Se non fossi andata a Madrid non sarebbe successo tutto questo,non mi trovavo incinta a vent'anni e innamorata del mio capo che spaccia droga sotto copertura dal suo lavoro di politico.

Dolce ossesioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora