Capitolo 39

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CRISTAL POV

DUE ANNI DOPO

Sono al ricevimento con Ivan ed i miei,la cugina Harley è tornata da Sidney per il suo matrimonio.

Sento tirarmi il vestito e mi abbasso per vedere che come al solito è lui.

-"Daniel quante volte ti ho detto che non devi allontanarti da Ivan"
-"Mi ha detto che dovevo chiamarti,c'è la torta"
-"Ok dai vieni andiamo"

Lo prendo in braccio e andiamo al tavolo,lo faccio sedere di fianco a me.
Mia zia Bessy,la mamma di Harley,si avvicina per congratularmi.

-"Tuo figlio è proprio un bel bambino,ha degli occhi stupendi"
-"Lo so grazie zia"
-"Il padre sarà un bel uomo a quanto pare"

Perdo un battito quando penso a suo padre,Carlos.
Sono due anni che non lo vedo e sento,da quando Ivan gli ha detto che ho perso il bambino non si è fatto più vivo.

Sono rimasta qui a Boston e non sono più ritornata a Madrid,Melanie ci è rimasta male per questo e quando ha saputo che avevo partorito ha preso il primo aereo ed è venuta a trovarmi,ci sentiamo quasi tutti i giorni e mi chiede di Daniel,si alla fine ho partorito un maschio ed ero al settimo cielo quando l'ho saputo.
Ha i suoi occhi verdi e la tenacia e testardaggine.
Di me ha preso solo il colore dei miei capelli castani e la bocca.
È un bimbo dolcissimo ed intelligente.

-"Mamma la torta"urla contento.
-"Si tesoro però non mangiarne troppa ok"

Sbuffa e si butta a capofitto sul piatto.
Io e mia madre scoppiamo a ridere,su questo è uguale a me.

-"Tra quanto dovrai laurearti?"
-"Oh beh penso per inizio anno"
-"Sono molto fiera di te cara,in due anni e mezzo hai fatto un figlio e ti stai per laureare"
-"Grazie zia Bessy"
-"Voglio che mi vieni a trovare un giorno ok?"
-"Va bene promesso"

La serata volge al termine e ritorniamo a casa,metto a letto il mio ometto che si è addormentato durante il tragitto e mi spoglio del vestito.

Sono riuscita a comprarmi un appartamento grazie ad Ivan che mi ha trovato lavoro nell'ufficio di un suo amico.

Vado di sotto e mi faccio una tisana rilassante,queste feste sono più sfiancanti che mai.

Il mio telefono vibra e rispondo titubante.

-"Ehi ciao!"
-"Ciao Cris come va?"
-"Bene grazie a te?"
-"Diciamo,senti dovrei parlarti domani pomeriggio ci sei?"
-"Io non credo che sia il caso"
-"Mi bastano pochi minuti"
-"Ore di viaggio per pochi minuti? non sono stupida"
-"Lo so ma ti prego"
-"Ok va bene,domani alle sei ti mando l'indirizzo per messaggio"
-"Ok,come va con lui?"
-"Cresce sempre di più ogni giorno"
-"Puoi portarlo?"
-"No,non posso e non voglio che si domandi tu chi sei,sarebbe complicato da rispondere e non è stupido"
-"Tutto suo padre allora"

Alzo gli occhi al cielo,me lo dice ogni volta che mi chiama.

-"Ok,devo andare ciao"dice e stacca subito.
-"Il solito!"sbuffo.

Prendo la tazza,la riempio d'acqua e inzuppo il filtro che in un secondo diventa scura.
Spero solo che stanotte dorma tranquilla,ormai sono due anni che dormo notti agitate.

Rivedo i corpi morti di quei delinquenti,e gli occhi di Carlos che mi guardano imploranti di non lasciarlo.

Mi metto sotto le coperte di fianco a Dan e chiudo gli occhi ripensando a quanto lo ami ancora dopo tutto questo tempo.

~~~~

Sono davanti al bar all'angolo e sto aspettando che si faccia vedere.

Una macchina nera luccica da lontano e non può essere che lui.
Frena bruscamente come suo solito e scende dall'auto con fare spavaldo.

Intreccio le braccia sbuffando.

-"Alex,la smetti di essere così..."
-"Così come?"
-"Scemo!"
-"Sexy e sensuale vuoi dire"
-"Ma smettila,dai muoviti ho degli impegni"

Mi segue e ci accomodiamo al tavolo,io prendo un caffè e lui un gin tonic.

-"Allora vieni al dunque"
-"Oh così diretta...dimmi un po' come te la passi?"
-"Alex lo sai come me la passo,mi chiami ogni singolo giorno,cosa avevi di tanto urgente da dirmi da venire qui a Boston da Madrid?"

Il suo sguardo all'improvviso si fa serio e mi guarda in modo triste.

-"Che succede Alex?"
-"Credo che Carlos abbia scoperto tutto"
-"Che cosa? che vuoi dire con tutto?"
-"Ha sentito che parlavo con te al telefono l'altro giorno e ha iniziato a chiedermi perché io parlassi con te"
-"Cazzo Alex sei un idiota!"
-"Mi dispiace,mi avevi detto che Daniel stava poco bene e volevo sapere come andava"
-"Ti rendi conto cosa hai fatto? mi porterà via mio figlio"
-"Io non...no Carlos non lo farebbe mai!"
-"Cosa ti fa credere che ora ritornerà e saremo una famiglia felice,non mi perdonerà mai di avergli tenuto suo figlio lontano,me l'aveva giurato che me l'avrebbe fatta pagare"

Mi alzo di scatto e prendo la borsa.

-"Dove vai?"
-"A fare le valigie"
-"Che cosa? e dove vorresti andare?"
-"Non te lo dico"

Prendo le chiavi dell'auto e corro verso la mia macchina.

-"Cristal aspetta,ragiona...forse è meglio che sappia la verità"
-"No Alex,tu non capisci...non mi lascerà mai in pace appena si accerterà che suo figlio è vivo,devo andarmene"
-"Non puoi scappare per sempre"
-"Io no ma mio figlio si"

Metto in moto e corro verso casa.

Ivan mi ha tenuto per un po' Dan e appena mi vede mi chiede cosa sta succedendo.

-"Parto,anzi partiamo"dico.
-"Cosa? no non puoi"
-"Carlos sa"
-"Come cazzo è potuto succedere"
-"Quello stupido di Alex"
-"Gliel'ha detto? Cris lo sai cosa significa questo?"
-"Si,che farà di tutto per portarmelo via ma non lo permetterò"
-"Dove andrai?"
-"Da zia Bessy"
-"In Australia Cris,ma per un bambino di due anni chiuso in un aereo più di ventiquattro ore è impossibile"

Metto alla rinfusa vestiti è cose da mangiare nelle valige,Ivan mi aiuta e appena prendo per mano mio figlio la porta suona.

-"Chi...chi sarà Iv?"
-"Non lo so aspetta"

Si avvicina alla finestra e sposta di poco la tenda per vedere.

La porta risuona e mi paralizzo quando sento una voce urlare.

-"Cristal apri"

-"È...è lui Ivan"
-"Vai sul retro corri"

Prendo mio figlio in braccio,la valigia con i vestiti e corro,per fortuna ho messo l'auto dietro casa così posso scappare.

****

CARLOS POV

Non posso credere che per tutti questi anni mi ha nascosto che si parlava con Cristal,al solo pensarla mi viene una fitta al cuore.
Alex parlava di un Daniel al telefono con lei,credevo che fosse un ragazzo con cui usciva così per un paio di giorni ho origliato le sue telefonate e ho scoperto che Daniel è il bambino che Cristal aveva in grembo,mi ha mentito,mi ha detto che non c'era più nessun bambino.
Me la pagherà,gli avevo detto che non mi avrebbe mai tenuto lontano da lui e dopo tutto questo tempo scopro che ha portato a termine la gravidanza,mi ha tolto tutta la possibilità di vederlo nascere e crescere.

Ho preso l'aereo il prima possibile e con un po' di fatica ho scoperto dove abita.

Ora sono davanti la porta della sua casa e so che è qui dentro,posso sentire la sua presenza ma non si decide ad aprire.

Ribusso e la porta si apre rilevando il fratello dinanzi a me.

-"Dov'è?"sbotto.
-"Non è qui"
-"Dimmi dov'è?"urlo prendendolo per il colletto.

Noto una valigia vicino al divano e sgrano gli occhi.

Sento sgommare e un auto esce dal viale di fianco alla casa correndo via.

Corro in auto e dico al mio autista di seguirla.

Prende una via secondaria e la perdiamo.

-"Cazzo,vada direttamente all'aeroporto si sbrighi"

Dolce ossesioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora