Capitolo 38

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Le mie gambe tremano e non sento più nulla,non riesco a muovermi.

Bad si avvicina a me e mi guarda dritto negli occhi.

-"Cristal state bene?"annuisco senza dire niente.

Mi aiuta ad alzarmi e mi slega i polsi.

Carlos ed Alex corrono verso di me e indietreggo impaurita.

-"Cris come stai?"chiede Alex.
-"Il bambino? e tu?"dice Carlos.

Sono sotto shock e non riesco ad emettere suono.

-"Signore è sotto shock,dovremmo portarla all'ospedale"
-"Si hai ragione,vieni"

Mi prende per le spalle e mi irrigidisco.

-"Voglio...voglio andare a casa mia"sussurro.
-"No Cristal dobbiamo vedere se stai bene,e il bambino..."
-"No,sto bene non mi hanno toccata..."sbotto.
-"Ok come vuoi"

Alex mi guarda comprensivo,dò un ultima occhiata ai corpi inermi a terra e comincio a tremare.

-"Cris non guardare"dice Alex.
-"Ripulisci tutto Bad"ordina Carlos.

Lo guardo sbigottita,come può parlare così? ha ucciso quelle persone,ma che razza di persona è?

-"Lasciami"mi strattono il braccio dalla presa di Carlos.
-"Che ti prende?"
-"Tu...tu sei un mostro,voi tutti lo siete"indico urlando.

Alex sgrana gli occhi ed abbassa lo sguardo,Carlos invece non si scompone.

-"Cristal io..."balbetta.
-"Non ti avvicinare,NO!"urlo.

Aggrotta le sopracciglia confuso.

-"Portami a casa mia"

Annuisce ed entriamo in auto.

Dico a Bad l'indirizzo di casa e appena arrivati apro la portiera correndo verso la porta di casa.

-"Cristal"sussurra.

Mi giro con le lacrime agli occhi.

-"Carlos...lasciami andare ti prego"
-"Io...io non posso Cris,ti amo e amo questo figlio,non riuscirei ad andare avanti"

Corro verso di lui e lo abbraccio forte,inspiro il suo profumo per l'ultima volta.
Non posso vivere in questa situazione,non posso vivere con un mostro,non voglio che mio figlio cresca in mezzo a questa gente e che sia sempre in pericolo.

-"Cris non farlo,non lasciarmi"
-"Ti avevo dato la possibilità di sistemare questo casino ma non l'hai fatto,hai peggiorato le cose ed ora scopro che sei anche un assassino,hai ucciso quelle persone a sangue freddo...io ti amo,ma per amore di questo bambino non posso,devi lasciarmi andare"dico posando un bacio sulla sua dolce bocca.

Guardo i suoi splendidi occhi verdi e li memorizzo nella mia mente perché non li rivedrò più.

La porta di casa si spalanca ed Ivan corre verso di me.

-"Stai bene? ci hai fatti preoccupare,Dio Cris"
-"Sto bene.. hai per caso detto che mi hanno rapita?"
-"No,mi sono visto con Carlos e mi ha spiegato tutto,ho detto che hai litigato con lui e sei andata a dormire da un'amica"
-"Ok grazie mille"
-"E lui?"indica.
-"Ormai è il passato,dai entriamo Iv"

Annuisce ed entriamo,posso sentire le urla di Carlos dietro la porta chiusa.

-"Non ti lascerò mai andare Cris,mettilo in testa...ricorda che hai mio figlio"

Scoppio a piangere ed i miei genitori mi vengono in contro abbracciandomi.

-"Tesoro come stai?"
-"Mi dispiace tanto,ho litigato con Carlos e sono andata da Jessy e non vi ho avvisato,scusatemi vi prego"
-"Sei perdonata,l'importante che stai bene"dice accarezzandomi la pancia.

Mio padre mi guarda poco convinto,è furbo e non si berrebbe mai una stupidaggine del genere.

~~~~

CARLOS POV

Inizio a correre verso la sua porta ma Alex mi ferma.

-"No Carlos,lasciala stare"
-"No Alex non posso...aveva detto che non mi avrebbe mai lasciato"
-"Chi sana di mente resterebbe con noi adesso dopo quello che è successo?"
-"Ma io..."abbasso lo sguardo.
-"Signore venga,non possiamo più rimanere qui"dice Bad.

Annuisco sconfitto e li seguo in auto.

Vedo la casa pian piano scomparire dalla mia vita ed il mio futuro con lei.

-"Ritornerà lo sai,ma deve metabolizzare la cosa"mi conforta il mio amico.
-"Non dire sciocchezze,non sono un bambino ho trentadue anni e so che non tornerà più"
-"Chi può dirlo,come ha detto lei te l'aveva promesso...e poi non farà crescere suo figlio senza un padre"

Sospiro chiudendo le mie mani a pugno.

****

Passano i giorni e di Cristal nessuna traccia,al telefono non mi risponde ed Alex mi ha detto che non devo più telefonarla.
Ora sono in ufficio e non riesco a capire queste maledette carte che ho davanti,quella ragazzina mi ha fuso il cervello,non riesco più a pensare lucidamente.

Alzo lo sguardo e davanti ai miei occhi appare Jessica nel suo sensuale sex appeal.

-"Cosa vuoi? avevo detto di non farti vedere più"
-"Oh Carlos sappiamo entrambi che non è così...che cos'hai? la tua puttanella non ti soddisfa più?"ride.

Mi alzo sbattendo le mani sul tavolo.

-"Non ti azzardare a nominarla,qua l'unica puttana sei tu,lei non si faceva pagare!"sbotto.

Alza un sopracciglio offesa e prima di andare via minaccia di farmela pagare.

-"Non ho paura di te stupida donna!"urlo.

Ricopongo il suo numero e dopo quattro squilli risponde.

-"Cris finalmente,stai bene?"
-"Lasciala in pace Carlos"
-"Ivan? dov'è Cris?"
-"Ormai non sono più affari tuoi"
-"Che cosa? certo che lo sono,io la amo e amo il bambino che porta"
-"Non ha più un bambino Carlos,non chiamarla più"e stacca.

Sgrano gli occhi e perdo un battito.
Ha detto che non ha più un bambino,l'ha perso o avrà abortito.

Prendo il vaso che ho sul tavolo e lo lancio al muro.

-"Cazzo no!"urlo.

La porta si apre e Bad e Alex entrano allarmati.

-"Cosa diavolo è successo?"
-"Cristal..."balbetto.
-"Sta bene? il bambino?"
-"Non...non ha più un bambino"
-"Cosa? ma chi ti ha detto questo,lei?"
-"Il fratello Ivan"
-"Può essere anche una scusa per..."
-"No,lei avrà abortito perché gli faccio schifo,portava il figlio di un assassino in grembo...come ha potuto? come ha potuto farlo"urlo.
-"Calmati"
-"Calmarmi,ti rendi conto che la mia vita fa schifo Alex,in pochi mesi ho perso tutto...la donna che amo e mio figlio non ancora nato...non doveva farmi questo,non doveva...per me ha chiuso,è morta non nominatela più...Cristal Parker per me non è mai esistita che sia chiaro"

Mi ha tolto l'ultima speranza di essere un uomo diverso,sentirmi umano ma erano tutte fantasie dettate dall'amore.
Non sono fatto per l'amore,sono marcio dentro e da oggi in poi non riserverò più una gentilezza a nessuno.
Sarò l'uomo di ghiaccio,che non prova sentimenti e mai ne proverà più.
Amore,affetto e gentilezza se ne sono andati via con lei.

Lei è ed è stata la mia condanna,la mia rovina.

Dolce ossesioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora