Capitolo 15

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CARLOS POV

Una vibrazione al telefono mi distrae dal discorso che sto facendo con Alex.

-"Bad dimmi"
-"La signorina..."
-"Cazzo!"

Stacco la chiamata e inizio a correre verso la folla in giardino.
Sono fissi su qualcosa al suolo,chini col capo ed una brutta sensazione sale su per la schiena.

-"Spostatevi!"urlo.

Con una spinta li tolgo dai piedi e non posso credere alla scena che ho difronte.

-"Cristal...cazzo"sbraito.

Prendo cautamente la sua testa e l'appoggio sulla mia gamba.

-"Signore ho chiamato già l'ambulanza"dice Bad.
-"Cosa le è successo?"chiede Alex.
-"Ti avevo detto di tenerla sott'occhio merda!"
-"Mi dispiace ma penso che la signorina abbia avuto solo un attacco di panico signore"
-"Che cazzo dici Bad?"
-"L'ho vista molto nervosa appena siamo venuti,come se avesse paura di stare tra tutte queste persone"
-"Soffre di qualcosa Carlos?"
-"N-non lo so Alex,voglio solo che si svegli e che mi dicano che sta bene"

Le accarezzo una guancia,come ho potuto non accorgermi che qualcosa non andava,pensavo che era solo arrabbiata con me.

L'ambulanza arriva e la caricano sulla barella.

-"No signore non può venire"mi ferma il paramedico.
-"Non esiste,io vengo con voi"
-"Mi dispiace ma non può,se vuole ci segue con l'auto"
-"Non sa chi sono io,fatemi salire"
-"Può essere anche il principe d'Inghilterra ma no...chiudete le porte"

Me le sbattono in faccia ed inizio a darle dei pugni.

-"Ehi Carlos basta,vieni andiamo arriviamo prima di loro dai"mi prende per un braccio Alex.

Quel fottuto figlio di puttana me la paga,gli toglierò il lavoro fosse l'ultima cosa che faccio.

I medici mi chiedono cosa ha avuto,se ha bevuto o ingerito altro ma oltre al vino che ho bevuto anche io nient'altro.
Poi la portano in osservazione per accertamenti.

Per fortuna Bad aveva ragione,solo un attacco di panico.

Apro la porta della sua camera e senza far rumore mi avvicino a lei,mi siedo su una sedia vicino ammirando il suo viso tranquillo illuminato dal sole.

Non ho chiuso occhio stanotte,sono stato sveglio fin quando mi hanno avvisato che lei stesse bene ed era fuori pericolo.
Non sapevo che avesse la fobia dei luoghi affollati,altrimenti non l'avrei mai portata a quel ricevimento.
Mi maledico mentalmente e strattono i capelli facendomi male.

-"Dio!"sussurro appena.
-"Con il tempo non ne avrai più in testa,se continui così"

Alzo lo sguardo e rivedo i suoi bellissimi occhi verdi,ha delle pagliuzze azzurre non me n'ero mai accorto.

-"Cris cazzo,stai bene? mi hai fatto prendere uno spavento"dico.
-"Sto bene,scusami se ti ho rovinato la serata"
-"Ma cosa dici...perché non mi hai detto che avevi la fobia per i luoghi affollati,non ti avrei portata"
-"Pensavo che mi fosse passata,ma a quanto pare no"dice solamente alzando le spalle.

-"Che vuoi dire?"
-"Un anno fa sono andata in terapia per superarla,si chiama Agorafobia,mi facevano passare del tempo in mense affollate e feste,col tempo mi è passata ma ora è riemersa"
-"Come mai hai questa fobia? ti è successo qualcosa in particolare?"

Si rabbuia e distoglie lo sguardo.

-"Voglio aiutarti Cris,parlamene"la incalzo.

Si mette a sedere e mi avvicino di più a lei.

-"Come ti dicevo è successo tutto un anno fa...io ed i miei amici volevamo festeggiare il nostro diploma ed eravamo venuti a Ibiza per una settimana...la sera prima del rientro a Boston siamo andati in un locale a ballare ed era pieno di gente,all'improvviso la musica si è stoppata e poi dei colpi di spari,gente che correva e...e"inizia a piangere.
-"Sono qui"mi alzo e l'abbraccio.
-"Non riuscivo a trovare più i miei amici,delle persone mi spingevano e ho iniziato ad avere paura che uno dei miei amici fosse ferito,o peggio morto...in lontananza vidi Melanie e gli altri attorno ad una persona per terra,non volevo crederci...i-il mio migliore amico disteso inerme e aveva sangue dappertutto e...oddio"
-"Ok Cris basta,non voglio sentire altro"sussurro.
-"Era morto Carlos,morto...il mio Dan era morto"

Ho un sussulto al cuore quando sento quelle parole,il mio Dan.

-"Mi dispiace tanto Cris"
-"Se acchiappo chi ha fatto questo lo uccido con le mie mani"urla.
-"Sta calma"
-"Erano venuti per una persona importante,l'ho saputo dopo al TG ma quella è scappata,così quei sicari si sono incazzati ed hanno sparato alla cieca,ne sono morti cinque per colpa di quella bestia"
-"Sai chi è quella persona Cris?"chiedo impaurito.
-"Non so chi sia,ma se lo volevano morto vuol dire che se lo meritava,almeno Dan e le altre persone innocenti erano ancora vive"sussurra arrabbiata.

Mi dispiace per tutto quello che ha passato,vederla così mi logora dentro.

Il giorno dopo accompagno Cristal a casa e la metto a letto.

-"Non sei la mia balia Carlos!"ride.
-"Si ci sono io"dice Melanie.
-"Lo so ma volevo accertarmi che andasse davvero a letto,so che è una testarda"
-"Ah grazie,molto gentile!"
-"Dai ora riposa,ci sentiamo appena ti svegli ok?"
-"Va bene"annuisce.

Usciamo dalla stanza e la sua amica mi ringrazia per quello che ho fatto per Cris e le dico che per qualsiasi cosa mi chiama e corro subito.

~~~

CRISTAL POV

Scendo le scale stropicciandomi gli occhi,ho la testa pesante e mi fa male tutto.

-"Ciao dormigliona!"

Guardo fuori e vedo che è sera,ma quanto ho dormito?

-"Che ore sono?"
-"Le otto,hai dormito molto!"
-"Mi ci voleva proprio"
-"Ha chiamato Carlos,voleva sapere se stavi ancora dormendo"
-"Oh,dopo lo chiamo ma ora ho fame,che c'è di buono?!"

Dopo aver mangiato un panino abbondante salgo di sopra e afferro il cellulare,scorro la rubrica e avvio la chiamata.

-"Piccola Cris!"ho un tuffo al cuore.
-"Carlos ciao!"sorrido.
-"Come ti senti?"
-"Riposata,ho appena mangiato un panino pieno di bacon,hamburger e patatine"
-"Cibo spazzatura allora!"
-"Grazie ancora...per avermi ascoltato e tutto"
-"Era il minimo,senti prenditi tutto il tempo per riprenderti e quando vuoi torni a lavoro ok?"

Ha un tono strano,è da quando gli ho detto di quella sera ad Ibiza che è un po' freddo con me.

-"No non esiste,domani torno"
-"Cris non ricominciare!"
-"Non mi va di stare a casa Carlos,e poi sto bene"
-"Cristal non farmelo ripetere,domani riposati ritornerai dopo domani"
-"Vengo vuoi o non vuoi,non mi puoi obbligare"
-"Ok"dice freddo.

Ok? tutto qui? niente urla,niente sfuriata,facciamo progressi!

-"Notte signorina Parker"
-"Carlos non..."dico ma già ha attaccato.

Perché deve fare sempre così,quando lo disobbedisco si arrabbia in questa maniera.
Vince sempre lui ma dopo domani andrò con o senza il suo permesso.

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