Capitolo Undicesimo: Chi non muore si rivede

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"Open your eyes   Cause you're never gonna know if your next move might be your lastLiving a lie"

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"Open your eyes   
Cause you're never gonna know if your next move might be your last
Living a lie"

- Losing my mind (Falling in reverse)

Levi si strinse una mano sul petto, quasi potesse già avvertire la bruciante sensazione che lo aveva sopraffatto a Praga mesi prima

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Levi si strinse una mano sul petto, quasi potesse già avvertire la bruciante sensazione che lo aveva sopraffatto a Praga mesi prima. Sentiva il proprio torace vibrare all'agitarsi compulsivo del cuore; percepiva la carne scaldarsi dolcemente sotto ai vestiti - peccato che a essere onesti non avesse idea di come rintracciare Salomone nella miriade di corridoi e stanze dell'edificio di fronte a loro. Sperava di cogliere ancora la sua presenza, ma non aveva la certezza che sarebbe accaduto - dopotutto non si erano mai allontanati per così tanto tempo l'uno dall'altro, non sapeva come il suo corpo mutato avrebbe reagito. Forse il legame che li univa avrebbe ancora una volta fatto scaturire in lui qualcosa, oppure se ne sarebbe rimasto sopito, facendolo passare per fesso davanti agli occhi dei fratelli.

Chissà se lui, il suo Re, lo avrebbe scorto tra la folla. Chissà se avrebbe riconosciuto il suo volto, il suo portamento, il sangue che gli scorreva nelle vene e la vita che gli aveva donato. Chissà se l'Ars avrebbe fatto tremare entrambi o solo lui.
Nakhaš se lo domandò stringendo maggiormente la presa sulla t-shirt, cercando in qualche modo di sfogare la tensione che si era fatta pian piano più opprimente. La sua era eccitazione mista a paura, era il febbricitante desiderio di portare a compimento qualcosa di estremamente importante, la bramosia di rivedere suo fratello, l'unico e vero, nonché l'uomo per cui era ritornato dall'Inferno e aveva rinunciato a... 

Salomone doveva essere lì.

D'un tratto, silenziosa come un'ombra, Alexandria gli si affiancò. Con la coda dell'occhio Levi la vide osservare con espressione tesa la facciata dell'edificio e, per un attimo, desiderò sentirle dire qualcosa, qualsiasi; voleva solo essere certo che fosse ancora intenzionata a seguirlo.
Da quando si erano svegliati infatti, né lui né Zenas l'avevano sentita pronunciare mezza parola. La Contessa Varàdi si era chiusa in se stessa cercando di nascondersi dietro a una maschera di nervosa indifferenza, eppure era certo che anche lei avesse la testa piena di pensieri e il petto colmo di emozioni contrastanti come lui - lo capiva dai gesti, dagli sguardi e, purtroppo, anche da quel silenzio.

Le Chimere di Salomone: il ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora