"I never meant to be the one who kept you from the dark
But now I know my wounds are sewnBecause of who you are
I will take this burden on and become the holy one
But remember I am human"- Saviour (Black Veil Brides)
Un tonfo anomalo riecheggiò per la sala giungendo fino alla camera da letto, attirando le attenzioni di Alexandria che, presa alla sprovvista, sobbalzò fuori dalle lenzuola con uno scatto tutt'altro che aggraziato.
I suoi piedi toccarono il parquet prima ancora che lei potesse realmente realizzare quel movimento e, sentendo il cuore martellarle nel petto al pari di una locomotiva, si ritrovò spaesata di fronte all'inaspettato innalzamento d'adrenalina. Non le capitava più di venir colta di sorpresa a quel modo, dopotutto i tempi delle fughe e delle lotte sembravano essere un ricordo lontano, frammenti di una vita che non le apparteneva ormai da molto e, di conseguenza, i suoi sensi avevano smesso di essere reattivi come in passato. Grazie al cielo però, dove il suo corpo umano rallentava, arrivava la Chimera - così, in meno di una manciata di secondi, le sue gambe la portarono dritta in soggiorno, lì dove, armata della sé più feroce e pronta a dar battaglia a chiunque si fosse introdotto in casa propria, si permise un ringhiò gutturale.Come ogni bestia, anche alla giovane non piaceva l'idea che qualcuno potesse invadere i suoi spazi senza prima averle chiesto il permesso e per questo, quando oltrepassò la soglia della stanza, avvertì il desiderio quasi asfissiante di difendere i propri territori; peccato che ad attenderla non vi fosse alcun malintenzionato - o quantomeno, non dichiarato.
Con le braccia colme di shoppers colorate e tra i denti un sacchettino da bar, Levi si arrestò nei pressi del tavolo da pranzo, sbattendo più e più volte le palpebre in un gesto di totale sorpresa - non doveva aver previsto di farsi scoprire così presto.
La ferocia con cui l'istinto di Lupo si era palesato in Alexandria svanì in fretta, lasciando posto a una sorta di esasperazione.
Nel torpore del sonno doveva essersi completamente dimenticata di lui e del suo pernottamento lì, eppure, si rimproverò, avrebbe dovuto capire che si trattava del fratello dal rumore lieve dei suoi passi, una specie di strascichio simile all'avanzare dei pitoni, eppure non lo aveva fatto: perché?
La camminata di Nakhaš era sempre stata quella più singolare tra i membri della famiglia, ma nonostante questo lei era riuscita a confonderla con quella di un umano qualunque. Che fosse passato troppo tempo dall'ultima volta che vi aveva prestato attenzione e avesse finito con lo scordarla? Che lui non sapesse più muoversi con tanta destrezza? Z'év non seppe dirselo - e la cosa non le piacque affatto. Odiava notare come il tempo, d'un tratto, avesse ripreso a scorrere persino per loro, come fossero improvvisamente tornati a essere fragili al cospetto di qualche lancetta: erano stati eterni per così tanto, abituarsi alla normalità era un processo fin troppo sfiancante.
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Le Chimere di Salomone: il Re
FantasyRe Salomone: colto, magnanimo, bello, curioso, umano. Alchimista. In una fredda notte, in quella che ora chiamiamo Israele, egli stringe tra le braccia il corpo di Levi come se fosse il tesoro più grande che possa mai avere. Lo stringe e giura che...