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Atterai sul letto ridendo, subito i ragazzi mi si buttarono addosso.
Io:" huu ragazzi spostatevi dai, non siete delle piume"
I tre si alzarono ridendo.
Pietro:" altro che minestra, qui mi ritrovo una Francesca scecherata e appiattita hahaha"
Tutti e quattro ridemmo.
Io:" bhe già che sono qui ne approfitto, Lore passami il termometro"
Misurai la febbre a Pietro.
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Io:"sparita, domani quindi puoi tornare a scuola"
Pietro fece finta di accoltellarsi al cuore e si sedette per terra poggiando la testa sulle mie gambe che penzolavano dal letto.
Gli accarezzai i capelli.
Io:" ma di che ti lamenti, così puoi tornare a tenermi d'occhio"
Pietro:" qualcosa mi dice che non ne hai più bisogno"
Ci guardammo negli occhi, quegli occhi così simili hai miei ma più belli.
Alla fine ci alzammo e scendemmo a mangiare, dopo mangiato Stefano ci salutò e tornò a casa.
Io:" allora cosa volgiamo fare"
Lore:" che ne dite di un giro in centro"
Pietro:" si mi piace dai prepariamoci"
Uscimmo di casa pochi minuti dopo e andammo in centro.
Entrammo in un centro commerciale e comprai alcune cose.
3 magliette
2 jeans
1 nuovo paio di scarpe
1 collana nuova
2 bracciali
3 maglioni
4 felpe
E un paio di altre cosine.
Uscimmo dal centro commerciale stra carichi, i ragazzi facevano ridere, pieni di sacchetti, anche io avevo le braccia piene, arrivammo alla macchina e mettemmo tutto nel baule.
Pietro:" Fra hai veramente bisogno di tutte queste cose"
Lore:" si infatti, mi sento un asino da soma"
Io:" oh su anche io ho portato i sacchetti dai, comunque si è tutta roba che mi serve"
I due fratelli si guardarono sbuffando, ridacchiai.
Alla fine ci fermammo a prendere un gelato e tornammo a casa.
Eravamo tutti stanchi morti, così ci cambiammo e andammo a dormire. Il mio nuovo pigiama è bellissimo, una semplice maglia bianca lunga, con sotto un pantaloncino da basket nero.
Mi addormentai subito, Ero sdraiata su un fianco, Lorenzo mi abbracciava da dietro tenendomi un braccio sotto la testa e l'altro braccio intorno alla vita.Pietro invece era faccia a faccia con me, avevamo le gambe incrociate e anche lui mi teneva una mano sui fianchi, ci addormentammo così.
L'indomani mi svegliai io poco prima di loro, guardai la sveglia 6:40, venti minuti e si sarebbero svegliati anche loro. Mi alzai e approfittai di quel momento tutto per me per uscire in terrazza a fumarmi una sigaretta, apri la portafinestra e mi appoggiai con le mai sulla balaustra.
Stavo fumando tranquilla quando due forti braccia mi presero per i fianchi, mi poggiai al ragazzo dietro di me, voltai appena lo guardo, anche se sapevo già chi era.
Lore:" buon giorno, siamo mattiniere né"
Io:" buon girono anche a te"
Lore:" da quando sono tornato, non ho ancora avuto tempo per parlarti, da soli"
Io:" di cosa volevi parlarmi"
Lore:" vedi quando sono sono tornato non pensavo di capitare in tutto questo. Ma sono contento di essere qui con te, e di poterti aiutare. Vedi non sono tornato solo per mia mamma e Pietro, sono tornato anche per..."
Pietro:" haaaaamm buon giorno ragazzi, avete dormito bene"
Lorenzo si staccò subito da me e si voltò subito verso il fratello, maledizione, non poteva svegliarsi due minuti più tardi.
Io:" buon giorno"
Lore:" ben svegliato dormiglione, pronto per tornare a scuola"
Pietro:" si, dai prepariamoci che si va"
Ci preparammo e uscimmo, arrivammo a scuola otto minuti prima del suono della campanella.
Mi sedetti con le miei amiche, e notai subito che tutte le oche erano perse, nessuna sapeva più con chi stare, si erano sparpagliate tutte. Ne notai una avvicinarsi a noi, la riconobbi. Era quella che il primo girono si era seduta in parte a me, Chia Chio Charlotte, ecco Charlotte.
Charlotte:" hem c-ciao ragazzi"
Io:" ciao Charlotte, come mai qui"
Charlotte:" vedi, volevo chiederti scusa, per tutte le volte che Christin ti picchiava e io non ho fatto nulla, avevi ragione, è un mostro senza cuore, disposta a sacrificare tutto e tutti senza pietà per ottenere quel che vuole. Sono felice che sia stata espulsa"
Si stava torcendo le mani in modo nervoso.
Io:" ci vorrà un po' ma penso che tu non sia una cattiva persona, sei solo finita in una brutta compagnia"
Charlotte:" si è vero, ma ora vorrei avere delle amiche vere, posso sedermi con voi"
Io:" certo vieni, siediti pure"
Ora che Christin se ne è andata le persone iniziano a capire i loro errori.
Nel corridoio molte ragazze mi guardavano felici, mentre alcune mi guardavano con odio.
Entrammo in classe e ci sedemmo hai nostri posti aspettando il professore.
Prima ora storia, un'altra materia che adoro.
Professore:" buongiorno ragazzi, oggi volevo iniziare con qualcosa di diverso, oggi vi dividerete in gruppi da tre e farete un cartellone, il cartellone dovrà trattare dei greci"
Si sì sì, non poteva darmi notizia migliore, ci mettemmo io Pietro e Charlotte, poverina era tutta sola, iniziamo subito il cartellone. Lo finimmo giusto in tempo, quando la campanella suono, fummo i primi e gli unici a consegnarlo.
Il resto della mattinata passò tranquillo, per la prima volta a pranzo riuscì a mangiare tranquilla, senza il timore che qualcuno mi rovesciasse in testa qualcosa.
Dopo pranzo il preside ci venne a chiamare, oggi avremmo scoperto chi è il nostro nuovo psicologo.
Attraversammo il corridoio, ceravamo tutti, tutti e 16, al mio fianco Stefano e Pietro. Mi torcevo le mani leggermente nervosa, ero preoccupata.
E se anche lui fosse un pazzo, e se mi obbligasse a fare cose che non voglio fare, e se fosse un pazzo fissato con il controllo.
Una marea di domande mi affollavano la mente, i due ragazzi al vedermi nervosa mi misero una mano sulla spalla, subito mi calmai, non so come farei senza i miei nuovi amici.
Finalmente arrivammo davanti all'aula, il preside aprí la porta, essendo in fondo al gruppo entrammo per ultimi, il nuovo psicologo era, no non ci credo è...

Salvami da me stessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora