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Non vidi nessuno. Ho camminato così veloce e immersa nei miei pensieri, da non accorgermi di averli persi, ok basta ritornare a casa, o trovare la piazza.
Mi guardai in torno, ma non vidi nulla che potessi portarmi in una piazza o verso il centro, ero finita in un quartiere, dove non c'erano negozi o gente, c'erano solo case.
Tornai indietro, magari sarei riuscita a ricordare la strada, non avevo manco il telefono, l'ho lasciato a casa, che scema.
Camminai un sacco, ma mi ritrovavo solo in vicoli chiusi, o quartieri vuoti, nessun segno del centro o di una piazza.
Girai ancora un po' e trovai un pizzetta, piccola e vuota, ma almeno era qualcosa.
Mi sedetti sulla panchina, e cercai di ricordarmi da dove potessi essere passata, finché una voce non irruppe i miei pensieri.
Pietro:" Fra finalmente ti ho trovata, ti stiamo cercando tutti, non ti trovavamo più"
Io:" scusa Pietro è solo che"
Pietro:" tranquilla non devi spiegarmi nulla"
Mi posò la sua mano sulla mia, e mi senti meglio.
Pietro:" io non ti avrei mai trattata così, hai ragione tu, lei lo ha usato, e tu volevi solo difenderlo, non aveva motivo di arrabbiarsi con te"
Io:" forse tra me e lui non può funzionare"
Pietro:" questo devi deciderlo tu, ma ricorda che io sarò sempre qui per te"
Mi stava guardando negli occhi, ed era serio, restammo così a guardarci per un po'.
Il suo sguardo passò dai miei occhi alle miei labbra.
Iniziò ad avvicinarsi, si fermò a un palmo dalle miei labbra.
Io:" P-Pietro i-io non posso"
Si allontanò, come se le mie parole lo avessero scottato.
Pietro:" scusa non so che mi è preso, torniamo dagli altri"
Io:" Pietro"
Pietro:" si"
Io:" v-volevi baciarmi"
Pietro:"..."
Volevo che me lo dicesse lui, non volevo che sapesse che io so tutto dalla conversazione notturna di qualche mese fa tra lui e Lorenzo, volevo che fosse lui a dirmelo.
Io:" p-provi qualcosa per me"
Fece alcuni passi avanti, trovandosi difronte a me.
Mi mise una mano sulla guancia.
Pietro:" io ho sempre provato qualcosa per te"
Io:" che cosa, che cosa provi per me"
Pietro:" i-io..."
Anna:" Fra, Pietro eccovi"
Pietro si staccò subito da me.
Jdjeisimcnsj sempre nei momenti sbagliati.
Pietro:" si siamo qui, dai torniamo dagli altri"
Tornammo dal gruppo, e Stefano mi abbracciò appena mi vide.
Ste:" scusa è colpa mia, non voglio litigare con te per una cazzata come questa, hai ragione, lei è quella stronza che mi ha spezzato il cuore, come posso difenderla, mi dispiace"
Ricambiai la stretta, e qualche lacrima mi sfuggì, sono così confusa.
Stefano mi prese il mento tra le dita, e me lo alzo dolcemente, in modo da potermi guardare negli occhi, mi mise le mani sulle guance e con i pollici mi asciugo le lacrime sfuggite al mio controllo.
Infine fece scontrare le nostre labbra, in un bacio dapprima delicato, e poi più passionale.
Quel bacio comunicava tutto il suo amore per me, e il mio per lui.
Ci staccammo, e decidemmo di tornare a casa, troppe emozioni per quella sera, era già abbastanza, per tutto il tragitto Stefano mi tenne un braccio sulle spalle, dandomi qualche bacio ogni tanto.
Arrivammo a casa, facemmo la consueta cena di mezzanotte, poi decidemmo di bere.
Sascha e Salvatore uscirono a prendere da bere, e tornarono con tante di quelle bottiglie che mi spaventai.
Iniziammo a bere, tutti tranne Anna e Lorenzo, visto che sono astemi, dopo un po' la situazione era degenerata.
Lorenzo si era addormentato sul divano stanco morto, essendo stato dietro a tutti noi ubriachi, Anna pure era collassata sul suo letto.
In giro per le stanze c'erano gli altri, Charlotte mezza addormentata per terra, Salvatore seduto in un angolo a parlare da solo, ma perché poi?
Sabrina e Sascha in un angolo a baciarsi, anche se dopo uno sclero di Sascha in cui aveva iniziato a spaccare piatti, Stefano ride e fa lo scemo insieme a me, mentre Pietro sta a distanza, ha la sbornia triste. Giuseppe è in camera sua, collassato sul letto.
Passa un altro po', e sono tutti addormentati, tranne me e Pietro.
Siamo entrambi ubriachi, non può uscire nulla di buono da questa situazione.
Sono seduta in terra, con le spalle poggiate al divano, poco dopo Pietro si siede in parte a me.
Pietro:" p-perché fai così"
Io:" così come"
Pietro:" prima mi chiedi cosa provo per te, poi baci Stefano, come se con me non avessi parlato, perché mi ignori"
Io:" sei tu che non mi parli, io non ho fatto nulla"
Pietro:" non è vero, tu sai cosa provo per te, ma non te ne frega nulla"
Io:" non mi hai mai detto cosa provi per me"
Pietro:" lo sai cazzo, lo sai benissimo"
Io:" perché hai paura di dirlo ad alta voce"
Pietro:" non ho paura"
Io:" dimostramelo, dimmelo... Dimmelo, che cosa provi per me Pietro"
Eravamo una di fronte all'altro, faccia a faccia, il fiato corto.
Pietro:" i-io"
Io:" dillo!"
Pietro:" io ti amo"
Io:" mi dispiace, ma io non posso"
Pietro:" non puoi o non vuoi"
Io:" sei arrivato tardi Pietro, per la seconda volta"
Pietro:" no, sei tu che hai deciso di escludermi, prima Lorenzo adesso Stefano, quando capirai che non sono loro quelli che possono renderti veramente felice"
Mi mise una mano sulla guancia, aveva lo sguardo disperato, il tono di voce di chi ti sta praticamente supplicando.
Io:" e chi potrebbe rendermi felice, sentiamo, tu, tu potresti rendermi felice"
Dissi con tono freddo.
Pietro:" si, dio si, io posso renderti felice, ti ho sempre amata Fra, sempre, anche quando tu stavi con Lore, anche quando ero in America, io non ho mai smesso di amarti, io... Io... Io ti amo, ti amo tantissimo"
Io:" mi dispiace, ma non posso dimenticare ciò che mi hai fatto"
Pietro:" non puoi dimenticarlo, ma puoi superarlo, lasciami solo..."
Io:" solo cosa, vuoi cancellare il passato, vuoi dirmi che andrà tutto bene, vuoi che io scelga te"
Pietro:" dammi solo una possibilità, ti prego, posso rimediare hai miei errori, posso renderti felice, lascia Stefano e stai con me, io ti conosco. Non posso cancellare il passato, ma sono pentito, ero un ragazzino geloso, ti prego, perdonami. Lascia che io sia colui che ti amerà per sempre"

Salvami da me stessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora