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Oggi esco dall'ospedale, il medico mi ha detto che non ho nulla. Per fortuna.
Stefano viene a prendermi all'ospedale, e mi riporta a casa.
Entra con me e ci avviamo in salotto, ha insistito per passare la giornata insieme.
Sul divano c'è Lorenzo che traffica con il computer.
Io:" ciao Lore"
Lore:" ciao Fra come stai?"
Io:" bene tu?"
Lore:" bene"
Io:" non vedo Pietro dové?"
Lorenzo guardò verso Stefano con una espressione strana, per poi tornare con lo sguardo su di me.
Lore:" è partito"
Io:" partito? E dove è andato?"
Lorenzo si gira di nuovo verso il computer e a testa bassa dice.
Lore:" è tornato in America "
Io:" come in America? Perché ?"
Lore:" non lo so"
Io:" è quando tornerà"
Lore:" mi ha detto che non ha intenzione di tornare mai più"
Io:" ma che cazzo gli è preso"
Estraggo il cellulare, e inizio a scorrere la rubrica, fino a trovare il suo contatto.
Sto per premere la chiamata, ma Stefano mi toglie il telefono di mano.
Io:" ma che fai?"
Ste:" se sen'è andato, vuol dire che non vuole più sentire nessuno di noi"
Io:" si ma vorrei"
Ste:" lascia stare, se vuol stare da solo, lasciaglielo fare"
Ma perché ha dovuto lasciarmi così, senza motivo.
Me l'aveva promesso, mi aveva promesso che ci sarebbe sempre stato. Invece sen'è andato.
E in quel momento mi spensi un po' di più.
Ste:" vieni qui"
Disse aprendo le braccia. Mi misi tra le sue braccia, ma quel l'abbraccio non era lo stesso, non mi sembrava più lo stesso. Qualcosa era cambiato, ma cosa?
L'indomani entrai a scuola con Stefano. Ma invece di andare dal gruppo Stefano mi porto dalla parte opposta a loro.
Io:" Stefano che fai, gli altri sono di là"
Ste:" lo so ma voglio passare più tempo con te, io e te da soli"
Disse intrecciando le nostri mani, per poi portarsele alle labbra.
Sorrisi, e lo baciai.
Entrai in classe, e mi sentì più sola, senza Pietro con me a fare lo scemo.
A ricreazione, Stefano si fece trovare fuori dalla porta della mia classe.
Io:" Hey come mai già qui?"
Ste:" voglio stare un po' con te da soli"
Io:" okay quindi oggi non andiamo dagli altri?"
Ste:" no dai stiamo un po' per conto nostro"
Disse avvicinandosi a me, per poi posarmi un tenero bacio sulle labbra.
Passammo tutta la ricreazione insieme, sotto un altro albero. Lontano dagli altri, li vidi, ma non mi salutarono.
Finì la giornata, e Stefano volle portarmi a casa sua.
Ste:" tranquilla mia madre non c'è, è al lavoro"
Io:" quindi..."
Ste:" quindi non è oggi che conoscerai la mia famiglia tranquilla"
Gli sorrisi, per poi dargli una pacca sul petto.
Io:" scemo"
Lui sorrise, con quel sorriso che mi ha fatta innamorare.
Mangiammo e poi andammo in camera sua.
Ste:" ti va di vedere un film"
Io:" certo che film vogliamo vedere?"
Ste:" facciamo così sarà una sorpresa"
Io:" okay"
Stefano si alzò, e andò verso uno scaffale pieno di DVD.
Ne scelse uno e lo mise nel lettore.
Fece partire il film.
The ring.
Io:" no no no tu sei impazzito"
Ste:" perché ? Hai paura"
Io:" si dà morire, ti prego"
Ste:" tranquilla ci sono qui io con te"
Mi strinse a se, facendomi posare la testa sul suo petto.
Si può solo immaginare, i salti che ho fatto dallo spavento.
Finisce il film, e Stefano mi tiene ancora stretta a se.
Ste:" hai ancora paura"
La stanza è buia, se non per la luce del televisore.
Io:" si"
Stefano sorrise, per poi avvicinarmisi e baciarmi delicatamente.
Da delicato, il bacio divenne sempre più passionale, fin quando non mi trovai sotto di lui.
Sentì qualcosa di duro premermi contro l'interno coscia.
Stefano mugolò.
Ci staccammo per riprendere aria.
Con la poca luce del televisore, si potevano vedere gli occhiali di Stefano luccicare.
Percorse il mio corpo con lo sguardo, fino a fermarsi sulle mie labbra.
Ci si riavventò contro, baciandomi, e mordendomi il labbro inferiore.
Le sue mani percorrono tutto il mio corpo, iniziò a giocare con l'orlo della maglietta, per poi prenderlo tra le mani, e tirarla su.
In men che non si dica la mia maglietta è sul pavimento, con mani tremanti e insicure inizio a sbottonargli la camicia.
Intanto Stefano si sposta dalle mie labbra al mio collo, iniziando a dargli piccoli morsi, finché non inizia a succhiare.
Faccio lo stesso, imitando i suoi movimenti.
Ci stacciamo, per riprendere fiato. Le mie mani sono poggiate sulle sue spalle, mentre lui, mi tiene una mano in vita, e l'altra sulle guance.
Ste:" sei bellissima"
Mi dice a un millimetro dalle mie labbra, siamo affannati, e con gli occhi colmi di desiderio.
Senza dire nulla, mi fiondo sulle sue labbra.
La sua mano dal mio fianco arriva alla vita dei Jeans. Mi sbottona i Jeans, e li fa scivolare via, fino a terra. Si alza in ginocchio, si slaccia la cintura. Non resisto, mi siedo, prendendo il suo viso tra le mani, per riportarlo a me.
Con mano incerta, percorro il tratto dal sua viso, fino ai jeans. Finisco di sbottonarglieli. Li sfila veloce, e con un calcio li fa finire in terra, insieme al resto degli indumenti.
Ci fermiamo un secondo, ci stiamo guardando negli occhi, e io mi sto letteralmente perdendo nei suoi occhi marroni, con quelle sfumature verdi, che mi fanno impazzire.
Ste:" tutto bene?"
Io:" s-si"
Ste:" sei sicura di volerlo fare"
Io:" voglio farlo, e voglio farlo con te"
Sorrise.
Io:" non ho più paura adesso Ste"
Mi ribacia, facendomi stendere di nuovo sul letto.
Mi slaccia il reggiseno, facendolo scivolare delicatamente sulle braccia, fino a che non tocca terra.
Si ferma a guardarmi, come a chiedermi il permesso di continuare, gli do il permesso con un cenno della testa.
Mi sfila anche le mutande. Ora siamo fermi così, io nuda sotto di lui, con le guance arrossate e il fiato corto.
Si abbassa e mi bacia, per poi sussurrarmi all' orecchio un " sei splendida" che mi fa sciogliere il cuore.

Salvami da me stessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora