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X:" FRAA! STEE! "
X:"FRANCYYY"
X:"STEFANOOOO"
X:" RAGAZZI"
Io:" Ste Ste sono loro li senti su alzati, dai andiamo forza"
Mi sfilai dalla calda felpa e subito sentì freddo oltre che la mancanza di Stefano.
Io:"RAGAZZZII SIAMO QUIII, dai Ste dammi la mano vieni andiamo da loro"
Tesi la mano verso di lui, ma lui non volle accettare il mio aiuto, perché ? Glielo chiederò a casa.
Stefano provo a fare un passo, ma per un pelo non volo per terra, la caviglia non gli teneva, gli presi un braccio e me lo misi sulle spalle per sostenerlo.
Accetto il mio aiuto ma non mi volle guardare, che gli ho fatto?
I ragazzi ci raggiunsero, con loro delle guardie forestali.
X:" qualcuno ferito?"
Io:" Stefano si è slogato la caviglia, per il resto tutto a posto"
X:" vuoi due venite con me in ospedale, approposito signorina si è accorta di avere una bruciatura al polpaccio destro"
Abbassai lo sguardo e la vidi, come avevo fatto a non accorgermene, eppure si vede la carne, una ferita come questa la senti.
Pietro prese un braccio di Stefano e se lo mise a spalle, e lo stesso Sascha, in modo da poterlo sostenere entrambi, mentre Lorenzo mi stava incollato, si vedeva che aveva paura che non stessi bene, in effetti mi girava la testa.
Arrivammo in un punto dove potevamo essere recuperati dall'ambulanza, e venimmo trasportati in ospedale.
A Stefano gli fecero una fasciatura rigida da tenere una settimana, mentre io dovevo curare la ferita è tenerla coperta.
Tornammo a casa nel pomeriggio tutti insieme.
Parlammo molto, i ragazzi ci raccontarono dello spavento che si erano presi, pensavano che fossimo proprio dietro di loro, ma quando si sono girati noi non ceravamo più, ed era troppo rischioso tornare indietro.
Avevano chiamato chiunque, pompieri, medici, guardie forestali, chiunque, appena finito l'incendio l'elicottero aveva sorvolato il bosco, e viste le condizioni riscontrate ci davano già per morti.
Per fortuna non si sono arresi i ragazzi.
Stefano mi ignoro per tutto il giorno, dovevo parlargli assolutamente.
Orami si erano fatte le sei, e tutti stavamo ancora parlando tranquillamente, quando mi senti male.
Non respiravo bene, tossì, mi sentivo malissimo, tossì, continuavo a tossire, qualche goccia di sangue uscì dalla bocca andando sulla mano.
Pietro:" Fra Fra stai bene, Fra, ragazzi chiamate l'ambulanza subito"
Continuavo a tossire sangue, mi girava la testa e non riuscivo a respirare, avevo le lacrime agli occhi che non mi permettevano di vedere nulla, solo ombre sfocate.
Senti prendermi in braccio e posare su una barella, mi venne messa la mascherina e venni caricata.
Per tutto il viaggio con me c'era Giuseppe, essendo il più grande si è preso la responsabilità di salire con me.
Arrivammo in ospedale, i ragazzi erano già lì all'entrata ad aspettare, i medici non li fecero passare.
Un'ora, passai un'ora in pronto soccorso, finché si capì il problema, avevo respirato il fumo, e in confronto a Stefano ne avevo aspirato di più. Avendolo poi anche aiutato mi ero posta sotto sforzo, costringendo così i polmoni a lavorare di più e riempiendo i polmoni di fumo.
Mi dissero che all'arrivo non mi avevano controllato i polmoni, grave errore, venni tenuta la notte in osservazione.
Dopo cena vennero i ragazzi a salutarmi.
Ste:" Hey Fra"
Io:" Hey "
Surry:" ci dispiace che tu debba passare qui la notte"
Io:" tranquilli starò bene"
Passammo un po' di tempo a parlare, dopo di che quando finì l'orario di visite i ragazzi vennero portati fuori.
Io:" Ste aspetta, infermiera potrei parlare ancora cinque minuti con lui la prego"
La donna ci lasciò ancora cinque minuti per parlare, finalmente solo io e lui.
Ste:" che c'è, come mai mi hai fermato"
Io:" oggi nel bosco, non sei riuscito a terminare la frase, era una cosa molto importante per te, e io ci tengo che tu finisca il discorso"
Posai la mia mano sulla sua, mi guardò un attimo poi sorrise.
Ste:" stavo per dirti che"
Surry:" Ste che fai dobbiamo andare vieni dai"
Hoanchsimvbfbdbd ora gli tirò una ciabatta in fronte lo giuro.
Io:" Salvatore potresti lasciarci ancora un attimo da soli per favore"
Surry:" si ma "
Anna:" ho eccoti Surry su forza vieni che ti devo dire una cosa"
Surry:" che cosa ?"
Anna:" quella cosa!"
Grazie Anna che l'ha trascinato via, eroina.
Io:" ti prego Ste continua prima che qualcun altro ci interrompa"
Ste:" volevo chiederti se vuoi uscire con me domani sera, se ti fanno uscire naturalmente"
Io:" si va bene, ma dove mi vuoi portare?"
Ste:" tu vestiti bene, il resto è una sorpresa"
Gli sorrisi, tutto quel discorso per chiedermi di uscire bah, fa niente sono comunque contenta.
Purtroppo l'infermiera venne poco dopo a buttarlo fuori, solo che adesso una preoccupazione si fece largo nella mia mente, l'incubo, sono qui da sola ed è pure pieno di medici che non vedono l'ora di mandarmi in psichiatria o di riempirmi di psicofarmaci.
Cercai di restare sveglia, vedevo la gente passare, le infermiere parlare, le emergenze arrivare, il mondo si muoveva intorno a me eppure io rimasi ferma dov'ero.
Poi verso le 3:00 il sonno prese il sopravvento, e cedetti.

Corri...
Chi sei.
Corri...
Inizio a correre.
Più veloce...
Corro, corro più forte che posso.
Hahahah...
Cosa vuoi da me vattene.
Io non me ne andrò mai lo sai...
Senti una mano toccarmi la spalla, mi voltai di scatto.
Dove vuoi scappare...
L'uomo con la maschera era davanti a me.
Che cosa vuoi.
Tu lo sai...
Lasciami in pace.
Gli gridai con tutta la voce che avevo in corpo.
Svegliati...
Quella voce dolce.
Chi sei dimmelo per favore.
Svegliati...
Calde lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi.
Non ci riesco.
Svegliati ti prego...
Caddi in ginocchio, tenendomi la testa.
Svegliati...
Vorrei tanto ma non ci riesco.
Mi comparve davanti la figura di una donna, era avvolta da una luce azzurra.
Chi sei.
Piccola mia svegliati...
Non riesco, ti prego aiutami.
Non combattere piccola, lasciato andare...
Non capisco che intendi.
Lasciati andare...

Ste:" Fra Fra ti prego, ti prego non lasciarmi"
Le lacrime gli bagnavano le guance, scivolando indisturbate fino sul letto dove c'era sdraiata lei.
X:" lei non può stare qui esca"
Un infermiera lo sbatte fuori, rientrando di corsa con il carrello nella stanza della ragazza.

Salvami da me stessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora