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Entrammo e seduti sulle poltroncine davanti alla scrivania vidi le due persone che proprio non avrebbero dovuto essere qui.
Preside:" ho Francesca, stavamo parlando proprio di lei, venga si sieda"
Fece un gesto con la mano per indicarmi una terza sedia proprio tra i due.
Preside:" mentre emm la scorta, dovrebbe gentilmente uscire"
Pietro:" se lo scordi siamo qui per parlare del comportamento di questi due nei confronti di Francesca, e ognuno può testimoniare"
Preside:" molto bene sedetevi"
Si sedettero su un divanetto non molto lontano da me.
Laura:" signor preside è abominevole il comportamento di quest'uomo, usa metodi poco ortodossi, è assolutamente non adatti al caso"
Psicologo:" in realtà signor preside come le stavo dicendo prima di essere interrotto, quella ragazzina è pericolosa, non che un elemento mentalmente disturbato, non solo non ha accettato il mio aiuto, ma mi ha anche picchiato come può ben vedere, e non sono stato io la sola vittima della sua instabilità mentale, guardi lei stesso, questa giovane è innocente ragazzina che stava solo chiacchierando con i suoi amici, quando quel mostro l'ha aggredita"
Pietro:"Menzogne, calugine, diffamazione. Nulla di quello che le ha detto è vero, lui, solo perché Francesca non voleva rendere pubblico il suo passato davanti a tutti. Si è permesso di raccontarlo lui, senza il suo permesso, prendendola anche in giro per l'accaduto. Allora lei è giustamente scattata, tirandogli uni schiaffo, sono rimasto con lei per il resto dell'ora, cercando di calmarla. Una volta fuori, l'innocente ragazzina in parte a lei come l'ha definita, ha iniziato a insultarla e deriderla, ed in un momento già delicato, lei non c'è la più fatta, e le emozioni trattenute per anni sono uscite fuori. Però se le è meritate tutte quelle botte"
Christin:" n-non e-è ve-vero p-preside, v-vogl-ion-o s-so-lo di-dif-fama-rmi"
Disse con un pianto finto, che l'avrebbe capito tranquillamente chiunque.
Anna:" ha si? E quella volta che ti ho beccata mentre la picchiavi?! Francesca mi ha anche detto che l'hai minacciata, e che se io o chiunque altro l'avessimo aiutata, tu e le tue amichette l'avreste picchiata il doppio appena fosse stata sola"
Christin:" io non farei mai nulla del genere"
Pietro:" si invece mostro, c'ero anche io quando il primo giorno le hai fatto vomitare sangue"
Psicologo:" preside non dia ascolto a questi ragazzi, sono tutti mentalmente disturbati, lo sa, poi chi è che scapperebbe lanciandosi dalla finestra se non un mentalmente disturbato"
Ste:" qualcuno che si sente in trappola, lei aveva chiuso a chiave la porta così che nessuno potesse scappare, poi non contento ha iniziato a chiudere Francesca all'angolo e a farle pressione, convincendo anche gli alti. E nonostante lei vedesse che non stava bene ha continuato. Quando ho provato ad avvertirla non mi ha dato minimamente ascolto, ed è solo colpa sua se poi lei è scappata, non si chiude mai all'angolo una persona, per quanto buona attaccherà se si sentirà minacciata"
Psicologo:" hahaha preside, non crederà veramente a questi squilibrati vero"
Io:" preside, uno psicologo dovrebbe aiutare, non peggiorare la situazione, non dovrebbe chiudere all'angolo le persone e costringerle a fare qualcosa che non vogliono, da quando ho iniziato la terapia con lui sono peggiorata"
Tirai su le maniche della felpa, poi le sbendai, mostrando i grossi tagli auto inflitti al parco, vicino si potevano notare altri tagli, per colpa delle scheggia di vetro.
Preside:" capisco, mentre quello sulla guancia?"
Io:" quando mi sono lanciata dalla finestra, mi sono tagliata con una scheggia"
Preside:" bene ho sentito abbastanza"
Il preside si alzò in piedi, poggiando le mani sulla scrivania, mi guardò negli occhi, accendo un piccolo sorriso.
Preside:" signor Daniele lei è licenziato con effetto immediato, per incompetenza aggravata, mentre lei signorina, lei è espulsa dalla scuola, per bullismo, minaccia e anche per aver picchiato costantemente una sua compagna"
Piansi, piansi dalla gioia, Stefano e Pietro mi corsero subito in contro per abbracciarmi, così come Anna.
Psicologo:" no lei non può farlo, chi altro può aiutare i ragazzi, non può credere a quelli lì, sono mentalmente disturbati, non può credergli, deve chiamare un ospedale psichiatrico"
Preside:" zitto e se ne vada prima che chiami la polizia"
Christin:" questa me la paghi"
Mi disse passandomi in parte, lo disse in modo che solo io potessi sentirla, ma al momento non avevo alcuna paura di lei.
Il resto della giornata passo tranquilla, apparte la curiosità generale sul dove fosse Christin, ma la voce dell'espulsione iniziò a girare velocemente.
All'ultima ora il preside ci chiamò, e ci porto nella stessa stanza, comunico anche agli altri il licenziamento dello psicologo, e del fatto che dall'indomani ne avremmo avuto uno nuovo.
Mi sentivo sollevata, uscì da scuola a testa alta per la prima volta soddisfatta e senza paura, Stefano mi riaccompagnò a casa, visto che Pietro dopo il colloquio era stato costretto a tornare a casa dalla madre.
Durante il viaggio chiacchierai molto con Stefano, è un ragazzo dolce, simpatico, penso che diventeremo grandi amici.
Entrammo in casa, e subito Pietro mi venne in contro.
Io:" che ci fai in piedi, ok che stai meglio, ma devi ancora ristabilirti, fila a letto"
Pietro:" col cavolo, devi raccontarmi com'è andata la giornata, qualcuno ti ha dato noia"
Io:" Pietro calmati, nessuno mi ha dato noia, è andato tutto bene anzi meravigliosamente, ora torna di sopra e infilati a letto, ti porto una minestra su corri"
Pietro:" agli ordini capitano"
Fece il segno militare e trono in camera, mi voltai verso Lorenzo ridacchiando,lui era poggiato con un braccio sullo stipite, un sorriso gli incurvava le labbra, che carino, mi avvicinai e gli misi una mano tra i capelli cercando di pettinarli.
Lore:" ma che diamine stai facendo"
Io:" i tuoi capelli sono un disastro, aspetta che te li metto un'attimo a posto, piuttosto abbassati, sei troppo alto"
Si abbassò un po ridendo.
Lore:" così le va bene madam"
Io:" abbastato ancora sei troppo alto"
Si mise in ginocchio ridendo.
Lore:" così le va bene"
Io:" prefetto, ora resta così tutta la vita"
Ridemmo come due scemi, pure Stefano rise con noi.
Lorenzo si rialzò di scatto prendendomi per le gambe e caricandomi a spalle, ma come fa magro come è.
Io:" dai mettimi giù"
Lore:" no, tu ora vieni con me"
Ste:" hahahha Lore ma dove la vuoi portare"
Lore:" vieni Ste portiamola insieme"
Mi trovai con le gambe in mano a Stefano e le braccia in mano a Lorenzo, iniziarono a camminare facendomi oscillare come un'amaca.
Io:" hahahha ragazzi mettetemi giù dai"
Lore:" assolutamente no"
Iniziarono a salire le scale, ma dove mi vogliono portare stai due scemi, entrammo in camera di Pietro che si mise subito seduto.
Pietro:" ma che cosa state facendo"
Lore:" sorpresa dai Ste al mio tre la lanciamo sul letto, Pietro spostati"
Pietro si alzò in fretta dal letto e i due incominciarono a contare.
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2
3
Via.

Salvami da me stessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora