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Un incendio, cazzo, vedendolo mi ero completamente ripresa.
Io:" Ste mettimi giù sono sveglia posso correre, così ti stanchi"
Ste:" ok ma non esitare se hai bisogno, ora corri"
Mi mise giù, mi prese per mano e rinizziammo a correre, poco dopo un branco di lupi in fuga dal fuoco ci raggiunse, correvo fianco a fianco con dei lupi per scappare da un'incendio, che pazzia.
Corsi, corsi fino a perdifiato, ma io e Stefano eravamo più lenti, eravamo rimasti indietro, non troppo ma comunque indietro, gli altri non si saranno accorti.
Un tonfo, mi girai. Stefano è caduto, cazzo non ci voleva, lo aiuto a rialzarsi.
Io:" Ste sbrigati ti prego, il fuoco ci sta raggiungendo"
Il fuoco in mezzo a tutta quest'erba è veloce, ci sta già raggiungendo.
Ste:" Fra ho la caviglia slogata, va avanti tu, ti raggiungo"
Io:" se pensi che ti lascerò qui da solo devi essere impazzito"
Gli porsi la mano e lo tirai su a fatica, mi misi un suo braccio sulle spalle in modo da aiutarlo a non sforzarsi, provammo a correre, ma non ci riuscimmo.
Io:" Ste che facciamo siamo circondati dal fuoco"
Eravamo in mezzo al bosco in fiamme, faceva caldo e non si respirava .
Ste:" andiamo avanti forza"
Avanzammo per un po' arrancando, finché un albero cadendo ci sbarrò la strada, era troppo grande per sperare di scavalcarlo.
Cambiai direzione in preda al panico.
Ste:" Fra dobbiamo andare di là"
Io:" no è per di qua"
Ste:" non si capisce nulla"
Dei ragazzi nessuna traccia, il bosco sembra uguale da ogni parte tu ti giri, il fuoco ha distrutto i sentieri e i cartelli, come facciamo.
Una grotta, vidi una grotta, li potremmo essere al sicuro.
Ste:" dove stiamo andando"
Io:" in quella grotta, li saremo al sicuro dal fuoco, almeno spero"
Ste:" non possiamo, dobbiamo andare avanti, tornare dagli altri"
Io:" in queste condizioni non penso, tu non puoi correre o camminare, e io sono sfinita Ste, in più non sappiamo dove siamo, è meglio fermarci per un po' e sperare nei soccorsi"
Ste:" d'accordo hai ragione"
Ci infilammo nella grotta, era grande e fresca, non ne vedevo la fine, aspettiamo lì per un po', e alla fine stremati dallo sforzo crollammo, so che non dovrei, ma solo un secondo, chiudo gli occhi solo un secondo, per riprendere le forze.
Sia io che Ste ci addormentammo vicini.
Quando mi svegliai era notte inoltrata, il fuoco nella nostra zona era stato estinto, ma non era stato del tutto domato, in lontananza si vedeva ancora il rosso e la luce emanata dal fuoco.
Guardai Stefano, stava ancora dormendo come un bambino, che tenero, era tutto rannicchiato su se stesso con un braccio come cuscino.
Dopo poco lo vidi tremare, stava morendo freddo.
Io:" Ste, Ste svegliati"
Gli toccai il braccio, era ghiacciato, io avevo una felpa pesante e gigante, ma lui, lui aveva solo una maglietta e i pantaloni corti.
Io:" Ste svegliati dai"
Lo chiamai svarie volte e cercai anche di scuoterlo, alla fine si svegliò.
Ste:" Fra che succede"
Io:" stavi tremando dal freddo quindi tieni"
Mi tolsi la felpa rimanendo in maglietta e gliela passai.
Ste:" no così avrai freddo tu"
Io:" ma tu ne hai più bisogno"
Ste:" facciamo così è abbastanza grande per tutti e due"
Io:" che intendi"
Ste:" facciamo così mettiti qui"
Disse indicando lo spazio tra le sue gambe aperte, ok suona malisssiimooo, mi sedetti di fronte a lui tra le sue gambe, e lui mise la felpa a tutti e due, era abbastanza grande per tutti e due, chiuse le braccia in modo da avvolgerci entrambi.
Ste:" ecco così siamo al caldo entrambi"
Gli sorrisi, mi appoggiai al suo petto, sentì il suo cuore battere, era così rilassante, poggiai la testa sulla sua spalla.
Ste:" comoda?"
Io:" si sei comodo"
Ste:" ottimo ti spiace se mi sdraio vorrei dormire ancora un po' "
Io:" tranquillo"
Ci sdraiammo, la posizione era così strana, mosse le nostre braccia e mi ci fece poggiare la testa, mentre lui si appoggiò sul mio collo, il suo fiato caldo mi solleticava, un brivido piacevole mi percorse la schiena.
Lo sentì e mi strinse di più a se pensando che fosse un brivido di freddo.
Ci riaddormentammo così abbracciati.
Ci svegliamo che il sole era già sorto, ma non c'era segno di persone, così restammo nella grotta.
Ste:" sai stanotte continuavi a tremare"
Io:" d-davvero"
Ste:" si, ho dovuto stringerti più forte perché tu smettessi"
Io:" bhe allora grazie"
Ste:" è stato un piacere, sai mi ricordi molto una persona"
Io:" chi"
Ste:" bhe nella mia vita c'è stata una ragazza, lei era bellissima, e pensavo fosse l'amore della mia vita finché..."
Io:" Ste se non vuoi fa niente, nessuno ti obbliga"
Ste:" penso che di te io mi possa fidare, poi voglio raccontartelo, sarà un peso in meno"
Io:" allora sono pronta "
Ci sorridemmo.
Ste:" vedi la conobbi in America, ma era lì per uno scambio, scopri che in realtà era di Firenze, in America era una ragazza introversa timida. La vidi per la prima volta nel parco della scuola, stava leggendo un libro ed era così bella, mi avvicinai e riuscì a fare amicizia con lei, poco dopo iniziammo a uscire insieme.
Un giorno mi disse che doveva tornare a Firenze, passammo gli ultimi due mesi insieme, con lei ero felice, mi sentivo bene per la prima volta da tanto. Smisi di tagliarmi e tornai a mangiare, con lei camminavo sopra le nuvole, ogni volta che la toccavo il mio corpo riceveva una specie di scarica elettrica.
Quando poi posava la sua testa su di me, mi si accoccolava al fianco o dormiva con me era come se tutto il male sparisse e restasse solo il bello.
I suoi baci, erano come il paradiso, come i baci della mamma quando sei spaventato, come quando non c'è scuola e puoi restare a casa a giocare hai tuoi giochi preferiti, è...è... Qualcosa di indescrivibile, niente può essere paragonato a quei baci, non esisteva cosa più bella per me. Poi..."

Salvami da me stessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora