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X:" carica, libera"
Solo questo Stefano e gli altri sentivano, solo quelle parole, tutti stavano piangendo. Tutti erano preoccupati, tutti pregavano che lei si salvasse, tutti avrebbero dato qualunque cosa purché si salvasse. Tutti avrebbero voluto vedere la loro amica, si amica, perché ormai erano tutti amici, e volevano vederla felice e sorridente lì con loro.
Ste:" basta io entro"
Giuseppe lo trattenne per un braccio, non poteva permettere al minore di entrare, finché i medici non avessero dato il permesso.
Giuse:" no Ste non puoi entrare, coraggio, Francesca è forte, tra poco la vedremo sorridente che ci chiede come stiamo, come se nulla fosse successo"
Il ragazzo aspetto un minuto, poi non c'è la fece più, corse dentro proprio mentre i medici stavano staccando il macchinario e dichiarando il decesso.
Ste:" no no la prego, provi ancora, lei è... Lei non può, non posso perderla, la prego"
Medico:" signore esca subito, lei non ha il diritto di stare qui"
Ste:" la prego provi ancora"
Il medico colpito dalla decisione e dalla tenacia del ragazzo decise di provare un ultima volta, rimise il macchinario a posto, e rilascio la scarica.
Dopo poco si sentì la ragazza respirare.
Il petto di lei alzò di scatto, per prendere una grossa boccata d'aria, come se stesse affogando, apri gli occhi, sgranati dalla paura, le lacrime che non si fermavano.
Stefano l'abbraccio subito, stringendola forte a se.
Francesca affondò il viso nel collo di Stefano piangendo disperatamente, stava per morire lo sapeva, ne era consapevole, il sogno, l'aveva sentito dalla donna nel sogno, e l'aveva sentito dentro di se.
Sentendo il casino gli altri si precipitarono nella stanza, preoccupati percorsero velocemente il corridoio. Arrivati davanti alla porta, videro Francesca che stava abbracciando con tutte le sue forze Stefano, e iniziarono a piangere di gioia, Francesca era sana e salva.
Lei era lì, era viva, Pietro cadde in ginocchio iniziando a Piangere disperatamente, aveva temuto di perderla, il suo corpo venne scosso da violenti singhiozzi. Appena Lorenzo provò a toccargli la spalla lui si scansò, aveva perso per un attimo l'amore della sua vita, per un attimo si era sentito vuoto.
Come poteva lei fargli provare quelle cose.
Due deboli braccia avvolsero Pietro, lui alzò lo sguardo incontrando gli occhi ancora sconvolti di Francesca, l'abbraccio subito, stringendola a se, come se potesse sparire da un momento all'altro dissolvendosi.
Quando la lascio non poteva ancora credere che fosse successo veramente, l'aveva quasi persa.
I ragazzi rimasero con lei per tutta la giornata, fregandosene degli orari di visita, semplicemente restarono lì con lei, e ne medici ne infermiere vollero buttarli fuori.
Si fece notte e alcuni di loro decisero di andare a casa.
Sofia, Giuseppe e Salvatore tornarono a casa, mentre Anna, Sascha, Pietro, Lorenzo e Stefano si fermarono a dormire con lei. Misero le poltroncine in parte al letto di lei, e parlarono molto ancora, finché non rimasero svegli solo Stefano e Francesca.
I due parlarono molto prima di crollare addormentati.
I medici l'indomani comunicarono che Francesca doveva rimanere ancora due giorni in ospedale dopo l'accaduto.
La mattina dopo si svegliarono tutti insieme abbastanza tardi.
I ragazzi dopo un po' dovettero andarsene, ma promisero di tornare nel pomeriggio.
Il pomeriggio tornarono tutti, ognuno le aveva portato qualcosa, chi come Stefano cioccolatini è una rosa, chi come Pietro un mazzo di rose nere e chi dei palloncini.
Erano così dolci penso Francesca, non vedeva l'ora di uscire da quel posto, voleva solo tornare a casa con i suoi amici e di uscire con Stefano.
Arrivò il giorno delle dimissioni, Francesca compilò tutti i documenti necessari e Stefano la venne a prendere all'ospedale.
L'aiutò con lo zaino, con dentro quelle poche cose che le avevano portato, e le apri la portiera della macchina, per poi mettersi alla guida diretto verso la casa.
Arrivarono a casa dei ragazzi, Francesca non si aspettava nulla, non sapeva della sorpresa che la stava aspettando al di là della porta.
Stefano aprì la porta e la fece passare, accese la luce del salotto, e in un attimo spuntarono tutti i ragazzi urlando " sorpresa" c'erano striscioni di ben tornata, palloncini,snack e una torta bellissima.
I ragazzi passarono la sera a ridere e scherzare, addormentandosi in fine tutti insieme, chi sul divano, chi sulle poltroncine e chi per terra.
Stettero tutti insieme, e ne furono felici, dopo lo spavento preso erano finalmente tutti lì, felici e di nuovo insieme.
Stefano era l'unico a non dormire, guardava Francesca con gli occhi di un innamorato,
Lui era sdraiato per terra in parte al divano dove dormiva lei, la vide tremare, aveva freddo.
Si alzò e cercò una coperta, non la trovò, allora si tolse la felpa e gliela mise addosso.
Si risdraio in terra in parte a lei.
Lei aveva un braccio a penzoloni dal divano, allora lui decise di tenerle la mano, incrocio le dita con le sue e alla fine anche lui riuscì a trovare pace, scivolando in un dolce sonno.

Salvami da me stessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora