Il sole splendeva alto nel cielo, da lontano si udiva il forte suono delle campane che echeggiavano in ogni angolo della capitale del regno. Era un caldo pomeriggio e tutta la città era in festa, naturalmente l'evento più importante del mese: il principe ereditario al trono aveva finalmente compiuto diciott'anni e in base alle leggi divine poteva quindi prendere moglie e le redini del regno.
Non tutti erano però interessati alla vita politica del regno, i cittadini che abitavano la parte inferiore della capitale avevano altri pensieri al quale fare fronte, sopravvivere un giorno in più era di per sé un'impresa difficile per chi non sedeva su un trono ricamato.
Per questo, la maggior parte degli uomini, soldati o mercenari o di qualunque altra classe sociale, trovavano la pace nel fare visita alla "Grazia speziata", una struttura dove sia uomini che donne potevano trovare sfogo ai propri piaceri carnali.
Mentre le campane continuavano a suonare, Dantos si destava dal letto dopo aver avuto modo di sfogare i propri piaceri. Aveva il fiato pesante vista la foga che aveva messo nel soddisfare il proprio corpo con la donna che riposava al suo fianco.
Il giovane uomo aveva solo venticinque anni, un fisico allenato e i muscoli del corpo erano completamente tesi dai costanti allenamenti, aveva la pelle bronzea e questo non faceva altro che risaltare la sua bellezza paragonabile a quella di una statua. Era un tratto tipico da chi veniva dal profondo sud ma era nato a Brezza Meridione a pochi giorni dalla capitale. I suoi occhi erano verdi come smeraldi, i suoi capelli biondi e corti si mischiavano alla barba che gli contornava la mascella.
Dantos si alzò dal proprio letto, incurante delle sue nudità si avvicino alla finestra spalancata, quello era uno dei più caldi pomeriggi d'estate che avesse mai vissuto la capitale.
« Te ne stai già andando? » chiese la donna che aveva lasciato alle proprie spalle, Dantos fece un mezzo sorriso voltandosi appena verso la propria compagna d'avventure.
« No, Rosa. Ho ancora un po' di tempo prima di andare. » le rispose lui con voce calda e passionale, si volto completamente verso di lei che era adagiata tra le coperte senza preoccuparsi di mostrare al compagno il proprio corpo nudo.
Rosa era una prostituta del bordello più famoso della città, in molti avevano pensato di darle un nomignolo, Bocca di dea era quello più famoso e Dantos ne poteva dare conferma visto che ormai era un cliente abituale.
« Potremmo fare un altro giro. Sei l'unico che riesce a fare quei giochetti con la lingua proprio qua sotto... » disse lei facendo scendere le dita in mezzo alle proprie gambe.
Il ragazzo le rispose con un sorriso, era stato un lungo e intenso pomeriggio, non appena era arrivato in città aveva deposto le proprie cose ed era andato subito da Rosa, aveva dovuto pagare per stare con lei ma era ormai da un anno che non la considerava più una donna come tutte le altre. Provava qualcosa per lei.
E lei ne provava per lui, questo era certo.
« Un altro giro? » disse lui spostandosi nuovamente verso il letto, si distese al fianco della donna accarezzandole il viso e i morbidi capelli rosso fuoco. Anche lei come Dantos aveva gli occhi verdi, splendenti come i suoi capelli.
« Ti dispiacerebbe? » chiese lei con titubanza, non era solita mostrare insicurezze, ma quanto lei passava il proprio tempo con Dantos sentiva di essere diversa, perché lui la faceva sentire speciale, e non solo per la sua bravura a letto.
« No, anzi. È da un po' che non sento il piacevole tocco di una donna. Ma questo mi costerà il doppio, lo sai no? » disse lui in risposta, non era di certo ricco e sapeva bene che le tariffe della Grazia speziata erano piuttosto dispendiose per i "secondi giri" improvvisati all'ultimo momento.
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Trincee di Fuoco
FantasyEndymion è un continente vasto, da poco uscito dal terribile dominio degli elfi. Ma finalmente gli umani vedono la luce in quella che si prospetta l'Era della Gloria e sono tornati a dominare i loro castelli e le loro terre com'era prima; saranno da...