{Kari} 5. Maschere

2 1 0
                                    

La carovana era in viaggio da ormai cinque giorni, l'intera famiglia Caelum si stava spostando armata di pochi cavalieri e dei propri stendardi con il loro stemma dipinto; Kari guardava ammaliata il panorama delle terre del nord oltre il finestrino e tra lei e l'immensa piana c'era proprio uno dei fanti con l'arazzo di famiglia, la spada argentata su sfondo viola.

C'era voluto un intero pomeriggio per preparare la propria borsa da viaggio, Kari era sicura che non avrebbe dovuto portare molto con sé visto che anche ad Artiglio del Drago avrebbero ricevuto degli eleganti vestiti, ma sua madre le aveva insegnato che una signora portava sempre tutti i suoi vestiti con sé.

Aedan era stato silenzioso per tutto il tempo che lei preparò la valigia, semplicemente ascoltava i singhiozzi della ragazza che non aveva voglia di parlare dell'imminente matrimonio. Le aveva chiesto lei stessa di non dire nulla in merito e lui seguiva l'ordine, anche se Kari aveva più volte notato che il cavaliere era sul punto di dirle qualcosa, magari per consolarla.

Ma lei era una ragazza testarda e troppo orgogliosa per poter accettare la compassione di qualcun altro, questo tratto lo aveva ereditato dal proprio padre, così come anche Valdis, il fratello maggiore. Durante il pomeriggio la carovana arrestò la propria corsa affinché i cavalli potessero riposare un po'.

Kari uscì per prima dalla carrozza, insieme a lei viaggiavano Synder e il fratello minore, Haydun. Le loro guardie del corpo stavano appena dietro di loro sui propri cavalli dal manto castano. « Finalmente un po' di aria fresca, non ne potevo più di stare chiusa là dentro! » disse la ragazza assaporando la fredda aria del nord.

Per l'occasione indossava una veste di seta pregiata e un soprabito nero interamente fatto di pelliccia d'orso, le teneva molto caldo viste le temperature rigide anche durante l'estate.

Aedan scese dal proprio cavallo avvicinandosi alla propria lady così come Ingrid andò dal fratello gemello e Gustav andò dal proprio protetto, il piccolo della famiglia Caelum. Kari si voltò appena osservando i tre cavalieri avvicinarsi ai propri protetti: notò dei comportamenti molto diversi tra di loro nonostante avessero ricevuto il medesimo addestramento da guardie del corpo.

Ingrid sembrava la meno tesa di tutti, era quella più a suo agio tra le guardie e quella con più confidenza col proprio protetto; Gustav era il più serio di tutti, si comportava sempre con eccessivo distacco, almeno per quello che pensava la lady, però era indubbio il bene che volesse al piccolo Caelum.

Aedan avanzò in maniera tranquilla verso Kari tenendo le mani dietro la schiena giunte, i fluenti capelli dorati erano tirati indietro e legati per fare un codino in modo che non gli si appiccicassero al viso dandogli fastidio. « State bene, mia signora? » chiese lui veramente preoccupato, Kari lo intuì dal tono di voce e lei si poté concedere di annuire con titubanza.

« Meglio di quanto mi aspettassi, non sto ancora per sposarmi. La data del matrimonio è ancora lontana quindi cerco di non pensarci. » disse lei rispondendo al proprio cavaliere, lanciò uno sguardo alle proprie spalle vedendo che dall'altra carrozza stavano scendendo anche i suoi genitori e Valdis che viaggiavano insieme, anche loro furono subito raggiunti dalle proprie guardie del corpo: Danar andò dal fratello maggiore, Brutus dai genitori.

« Meglio non è necessariamente un bene, mia signora. » disse Aedan capendo quanto Kari fosse in realtà in ansia. Lei non si preoccupò di negare e gli fece un mezzo sorriso, fece cenno di seguirla ed entrambi si spostarono di alcuni metri in avanti.

« Non ti posso nascondere nulla, vero? » disse lei parlando con schiettezza. Kari teneva gli occhi alti in modo da vedere quello che aveva davanti a sé piuttosto che guardare il proprio cavaliere, a pochi metri da loro c'era la grande sagoma di un albero scheletrico privato delle foglie, fiori o qualunque frutto.

Trincee di FuocoWhere stories live. Discover now