Astrid si svegliò presto quella mattina, doveva svolgere una missione e si sentiva piuttosto di buon umore visto che sarebbe andato a Fossa Profonda con la propria squadra, si vestì in fretta indossando l'armatura nera e portando con sé la propria spada di ferro, si spostò quindi verso destra lungo gli alloggi così da arrivare nella stanza di Caius, quando bussò gli venne detto di entrare quindi Astrid girò la maniglia e chiuse la porta alle spalle.
« Non sei ancora pronto? Solitamente sei puntuale. » disse il ragazzo osservando l'amico che stava ancora indossando la propria corazza e aveva difficoltà nell'allacciare i nodi.
« Mi sono svegliato tardi, mi daresti una mano per favore? » chiese Caius con un tono di voce roco a causa del sonno. Astrid non se lo fece chiedere due volte e si avvicinò all'amico per aiutarlo.
« Fossa Profonda è distante due giorni. Hai già preparato la sacca per il viaggio? » chiese Astrid amichevolmente, il ragazzo castano indicò un angolo dove si trovava una sedia con sopra una sacca.
Astrid quindi annuì in silenzio e aiutò Caius con i lacci per i successivi dieci minuti, quando anche quello fu pronto si voltò verso il proprio amico prendendogli il viso tra le mani guantate e avvicinando le labbra alle sue per baciarlo.
Fu un momento breve che però Astrid era deciso a volersi godere a pieno, alzò la mano portandola al fianco dell'amico e chiuse gli occhi tranquillo nel trovarsi con lui. Dovettero poi separarsi quando qualcun altro bussò alla porta. « Sono pronto, sto uscendo. » rispose Caius, era certo che fosse uno degli altri tre compagni di viaggio.
Quando i due Osservatori aprirono la porta trovarono Agis, i suoi capelli rossi erano tirati indietro per l'occasione del lungo viaggio, squadrò i due compagni di squadra dalla testa ai piedi come se cercasse di capire qualcosa, ma Astrid era certo che non avrebbe capito nulla, lui e Caius erano piuttosto cauti.
Anche se le parole dell'Alto-comandante Bradan echeggiavano nella testa di Astrid come le campane della Cattedrale marmorea: che significato potevano avere? Aveva avuto il chiaro presentimento che stesse parlando di lui e Caius, forse aveva dei sospetti.
« Ongor e Neferi sono già nell'androne. Vi stavamo aspettando, sono quasi le sei. Ci sembrava strano che steste ritardando. » disse Agis cercando di giustificare la sua venuta nella camera mentre camminavano per i corridoi in maniera silenziosa.
Astrid quasi saltò in aria alle parole del rosso. « È colpa di Caius. Io ero pronto già mezz'ora fa. » disse in totale sincerità, l'amico gli diede un leggero pugno sul braccio ridacchiando appena, ricambiò il sorriso e Agis parve farsi bastare quella scusa.
"Non credo che sappia qualcosa. Anche se forse non siamo così cauti come pensiamo, come fa Bradan ad averlo capito?" pensò Astrid nella propria mente, non si era preoccupato di dirlo a Caius, si era limitato a fare finta di nulla una volta in biblioteca.
Si era allenato con Caius successivamente e si era detto di non dirgli nulla per evitare di farlo preoccupare, non era sicuro di quello che gli era stato detto Bradan e se davvero aveva capito, allora doveva portare quel fardello da solo e non mettere strane preoccupazioni nella testa del ragazzo che sembrava avere già abbastanza pensieri in quei giorni.
« Sei piuttosto silenzioso oggi, voglio dire... più del normale. È da ieri che quasi mi eviti, non sembravi neanche voler stare con me ieri pomeriggio, mi sarei divertito di più standomene da solo. » disse Caius quando furono fianco a fianco all'esterno del cortile principale dove tenevano le scuderie, avevano preso i propri mantelli di pelliccia d'orso nero e i cavalli.
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Trincee di Fuoco
FantasyEndymion è un continente vasto, da poco uscito dal terribile dominio degli elfi. Ma finalmente gli umani vedono la luce in quella che si prospetta l'Era della Gloria e sono tornati a dominare i loro castelli e le loro terre com'era prima; saranno da...