"Hai mai pensato che forse potrei soffrire di qualche disturbo legato alla figura paterna*?" Celine soffiò fuori un venerdì sera cogliendo Paulo di sorpresa.
Spostando lo sguardo verso la sua ragazza, l'attaccante argentino aggrottò le sopracciglia confuso e la osservò, assente.
"Disturbo legato alla figura paterna?" Dopo qualche istante di silenzio Paulo riuscì finalmente a proferire parola, domandando ancora una volta riguardo ciò che Celine aveva mormorato.
Annuendo lei si sedette, dopo essere stata inginocchiata di fronte al ragazzo per tutto il tempo.
Guardando la propria ragazza, i cui capelli erano stati tirati su in uno chignon disordinato che quantomeno le scopriva il volto e la cui uniforme era stata rimpiazzata da una delle proprie t-shirt bianche, lui trovò più o meno una risposta, "Sì, proprio così.""Perché me lo chiedi?" Paulo si alzò puntandole lo sguardo dritto nelle iridi nocciola.
Celine scrollò le spalle, "Ci stavo pensando oggi, durante la lezione di fisica." Era seduta da ormai un paio di ore, impegnata in una delle varie letture scientifiche che le venivano assegnate, quando ciò le era improvvisamente venuto in mente.
Paulo non capiva da dove uscisse quella conversazione o per quale motivo l'avesse di punto in bianco tirata fuori, "Ma perché disturbo legato alla figura paterna?"
Celine scrollò di nuovo le spalle giocherellando con l'orlo della maglietta bianca che le cadeva informe lungo il corpo, profumava di Paulo, "Non lo so." Rispose, "Voglio dire, potrei soffrirci."
"Celine, sei pazza." Paulo replicò scuotendo la testa, "Perché dovresti soffrire di quel disturbo?" Lei si rannicchiò sul suo grembo.
"Sto con te, giusto? Non è così, mi sbaglio per caso?" Domandò lei. A dirla tutta, aveva sprecato molto tempo ultimamente a pensare costantemente a delle ipotesi; e aveva concluso che fosse stata traumatizzata dalla morte di suo padre a tal punto da aver ricercato in un uomo più grande un amore e una figura simili.
"Quindi, stai dicendo che io sono la causa del tuo ipotetico disturbo." Il dito di Paulo tracciò leggermente amareggiato una linea sulla pelle nuda di lei, sotto la maglietta, mentre le rivolse uno sguardo interrogativo.
"No." Celine scosse la testa, "Intendo dire che ci deve essere una spiegazione al fatto che sono attratta da te, non pensi?" Paulo aggrottò le sopracciglia un'altra volta.
"Non capisco dove vuoi arrivare." Rispose poi, "Vuoi sapere perché mi sento attratto da te?" Sussurrò allora, facendo scorrere le proprie mani lungo le sue curve, esplorando il suo corpo; qualcosa che sarebbe stato in grado di fare anche ad occhi chiusi. Conosceva il corpo di Celine come il proprio palmo. Dal modo in cui il suo corpo tremava a come il battito del suo cuore accelerasse quando le si avvicinava, facendo combaciare i loro corpi.
Celine tremò, prese un respiro profondo mentre le mani di lui ancora la accarezzavano. I suoi palmi freddi contro il tepore del proprio corpo color caramello, "Il tuo sorriso." Paulo buttò fuori prendendole le sue labbra fra le proprie. Le labbra rosse (red lips, ndr) che aveva trovato così intriganti il giorno che si erano incontrati in quel supermercato.
"I tuoi occhi." Celine li socchiuse, totalmente rilassata, percependo la sua bocca sul proprio collo. Lui aveva sempre pensato che il modo in cui i suoi occhi castani lo guardavano fosse incredibilmente affascinante e misterioso; erano difficili da decifrare.
"Ti amo." Celine ansimò sentendolo dentro di sé, "Ti amo." Ripeté ancora stringendogli i capelli fra le mani.
-
*L'autrice scrive daddy issues, che ho pensato di tradurre con disturbo/problema legato alla figura paterna, come poi spiega la stessa Celine dopo.
(Se avete una traduzione migliore da consigliarmi, commentate qui)-
Capitolo breve, ma molto molto tenero secondo me. La prima volta che ho letto di Pau e Cel, ho amato questi loro momenti, anche un po' strani, se vogliamo. Voi che ne pensate di loro due? Della storia? Degli otto goal in quattro partite del numero dieci? Fatevi sentire, che di stelline e visualizzazioni ne lasciate tanti ma poi sembrate tutti fantasmi.
Grazie, xx
STAI LEGGENDO
red lips - paulo dybala
FanfictionLe sue labbra erano una tentazione, e lui le bramava più di ogni altra cosa. (paulo dybala)