The Woman

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Celine camminava avanti e indietro per tutto il salotto. Non appena Paulo l'aveva portata a casa, lei aveva rapidamente posato la borsa nella camera da letto e si era svestita dell'uniforme scolastico, indossando quindi un paio di leggins semplici abbinati ad un maglione over-size.

La sua mente era surriscaldata dai pensieri mentre lei continuava freneticamente a cercare qualunque cosa che fosse fuori posto in quella camera, nella cucina, dappertutto. Era nervosa, stava per incontrare la madre dell'uomo che amava. Voleva fare un'ottima impressione e nascondere il fatto che avesse ancora sedici anni, anche se il suo compleanno sarebbe stato fra un paio di giorni.

Dopo essersi finalmente seduta, con le ginocchia rannicchiate vicino al petto, attese di sentire il rumore del motore spegnersi fuori di casa. E fu come se le avesse letto nel pensiero, perché ciò che udì in quel momento fu proprio la macchina che veniva parcheggiata nel vialetto. Lei avvertì ancora nello stomaco lo zoo di qualche ora prima, quello di quando aveva scoperto ciò che avrebbe dovuto affrontare di lì a pochi minuti.

"Celine." Paulo la chiamò, sapendo che si sarebbe potuta essere nascosta da qualsiasi parte, "Piccola." Appoggiò a terra la valigia della madre, andando a cercare la propria ragazza. Subito, la trovò in cucina, seduta in terra appena dietro il frigorifero. Celine lo guardò con occhi pieni di timore, "Vieni qui."

Avvolse istantaneamente le braccia intorno al torso di lui, abbracciandolo stretto vicino a sé, "Ho paura." Mormorò sul suo petto prima di soffocare una risatina, quando lui le piantò un bacio sulla fronte.

"Ti adoreranno." Le promise intrecciando le proprie dita alle sue, per poi uscire dalla stanza mano nella mano. E gli altri erano là, due uomini e due donne che non aspettavano altro se non incontrare la tanto famosa Celine. Una delle due, in particolare, non era tanto più alta della giovane colombiana. Era giovane e aveva gli occhi verdi. L'altra, invece, assomigliava molto a Paulo e se ne stava lì, in silenzio, con i capelli castano scuro tagliati proprio all'altezza delle spalle.

"Madre," Paulo esordì, avvicinando leggermente la propria ragazza alla madre, "Lei è Celine. Celine, lei è mia madre." Alicia sorrise, spingendola immediatamente in un caloroso abbraccio. Stupita, la giovane ricambiò.

"È bello incontrarti, tesoro." Celine sorrise, annuendo in risposta.

Sentì lo sguardo dell'altra donna fisso su di sé, quasi a penetrarla. Per questo poco dopo si voltò per rivolgere un'occhiata a Paulo, che la strinse solamente più vicino a sè, "Questa, invece, è Antonella." Lui continuò con le presentazioni, "È un'amica d'infanzia."
Celine allora sorrise, cordialmente, alla ragazza dagli occhi verdi. Aveva un bel fisico, ma qualcosa nei suoi occhi la metteva a disagio.

Antonella sforzò un sorriso, osservando Celine  ancora una volta, "Quanti anni hai?"
Con fare compiaciuto incrociò le braccia sotto il petto, "Sembri una ragazzina."

Celine spalancò la bocca e poi la richiuse. Sentì le guance arrossarsi, non sapendo cosa rispondere. Avrebbe dovuto mentire, oppure dire semplicemente la verità? E ciò significava ammettere che lei, in realtà, era proprio una ragazzina. Paulo strinse di più la presa intorno a Celine. Poi rivolse uno sguardo alla madre che lo ricambiò, con aria triste.
Non gli piaceva il modo in cui Antonella aveva trattato la sua ragazza, ma non sarebbe stato lui a rovinare il viaggio di famiglia. E solo perché Antonella aveva voglia di fare la stronzetta.

"Pensavo non si dovesse chiedere l'età ad una donna." Intervenne il fratello di Paulo, Mariano, tentando debolmente di alleggerire l'atmosfera.

Celine guardò Paulo, gli occhi marroni appiccicati a lui. Avrebbe voluto rannicchiarsi dietro di lui e fuggire da quella donna che le stava invadendo il territorio.

"Celine, tesoro." Alicia parlò d'un tratto afferrando la piccola mano di Celine, "Puoi mostrarmi la mia stanza?" Paulo la lasciò andare, permettendole di muoversi via da lì, seguita dalla madre. Antonella nel frattempo alzò gli occhi al cielo osservando le due andarsene insieme al piano superiore, mentre erano impegnate in una conversazione.

"Celine." Alicia iniziò guardando la giovane. Non c'era alcun dubbio che fosse bellissima. Aveva un corpo come tutti desideravano avere, delle labbra rosse e carnose che ogni uomo, incluso suo figlio, avrebbero voluto baciare continuamente, degli occhi marroni, grandi, e con delle lunghe ciglia nere a contornarli. Era una donna stupenda, "Pau mi ha raccontato tutto." Sorrise.

All'inizio aveva dovuto ben riflettere sulla cosa ed le era servito del tempo per elaborarla. Come poteva suo figlio fare una cosa del genere. Poi però aveva capito che nessuno sarebbe riuscito a fargli cambiare idea. Era innamorato e sufficientemente motivato a prendersi un tale rischio.
Nel momento in cui anche lei stessa, poi, aveva posato gli occhi su Celine, aveva finalmente capito tutto. Non avevi scelta, era impossibile non adorarla all'istante. Aveva un dolce aura intorno a sé, una di quelle che ti faceva venire voglia di conoscerla meglio.

"Sono felice di vedere come lo trasformi." Alicia le prese una mano fra le sue, "È facile notare come tu sia il suo intero universo."

"E lui il mio." Sussurrò la ragazza, sorridendo lievemente imbarazzata, "So bene che la situazione non è delle migliori-"

"Va tutto bene. Per me non è affatto un problema." Alicia la interruppe, "Non sapevo davvero come reagire quando mi ha chiamato, ma quando vi ho visti insieme e ho visto il modo in cui entrambi vi guardate, non è stato così difficile capire cosa tu significhi per lui." E ancora una volta, gli angoli della bocca si sollevarono, dolcemente. Celine fece lo stesso; sentiva dentro di sé una meravigliosa sensazione di sollievo nell'udire quelle parole.

"Non ti potrò mai ringraziare abbastanza." Sospirò allora, "Significa molto per me."

"Non ti preoccupare." L'argentina rise, "Ti sceglierei al posto di Antonella ogni giorno comunque. Ha deciso di aggiungersi a noi nella speranza che il mio dolce bambino fosse ancora disponibile."

Celine s'incupì. Non c'era modo che potesse competere con qualcuno della sua età o comunque tanto bello quanto lei. Paulo, dal canto suo, in quel momento si rallegrò, sorridendo alla madre e alla sua ragazza che avevano fatto ritorno nel salotto.

"Ecco le mie due donne preferite." Scherzò, avvolgendo Celine in un abbraccio.

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Ebbene sì, è arrivata anche qui, lei, la fabulous Antonella.
Una spina nel fianco ricorrente questa qui.
Comunque, parlando di cose serie..

2 - 6, che partita! che partita! che partita!
Cosa ne pensate? La Juve si sarà ripresa?
Scrivetemi qualche commento.

besos, xx

red lips - paulo dybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora