Mi sveglio in un letto sconosciuto e ci metto un po' a capire che sono in ospedale. Alzo leggermente la testa e li vedo; mio fratello è addormentato su una poltrona che ha l'aria di essere molto scomoda. Matthew invece è seduto su una sedia e ha la testa appoggiata al lato del mio letto.
Mi viene da piangere vedendo due persone importanti della mia vita che ancora una volta ci sono per me.
Sposto leggermente la gamba per prendere un bicchiere di acqua sul comodino e in un attimo due paia di occhi mi fissano.
Adam ha i capelli spettinati e si vede che è stanco; ha fatto le corse per essere qui con me ora. Si alza velocemente e mi stringe in un abbraccio infinito che mi stritola.
Senza nemmeno accorgermene ho iniziato a piangere. A buttare fuori lo stress dell'ultimo periodo, la frustrazione, l'ansia.«Sono qui Grace, non ti lascio» mi bacia la fronte e poi si fa da parte. Inizia a fissare Matt che però guarda me. Sta sorridendo, nel suo solito maledetto modo e non potrebbe essere più bello. Nonostante abbia gli occhi neri a causa dei pugni e vedo dei tagli sugli zigomi.
Mi si avvicina e mi bacia portandomi sempre di più vicino a lui.
«Mi dispiace Matt» e per davvero. Non è giusto quello che gli è capitato a causa mia, mi sento terribilmente in colpa.
«Shh» mi stringe ancora fino a che mio fratello non tossisce e mi lancia un'occhiata chiara e concisa che dice "CHI CAZZO È QUESTO?"
Lo ignoro il che lo fa sbuffare ancora di più.
«Sorellina, tra poco verrai dimessa quindi se per te va bene starai in albergo con me. Domani andiamo a Seattle.»
Casa. Non avevo mai preso nemmeno in considerazione l'idea di tornarci. «Io...» non so cosa dire. La mia vita è qui ormai, Matt è qui. E dopo tutto quello che ha fatto per me non posso piantarlo in asso a caso.
«La tua roba è tutta tenuta sotto sequestro dai federali, sorellina. Non hai più un centesimo.» abbassa lo sguardo, so che è dispiaciuto per me ma non per mio padre.
Papà.
«Lui dov'è?» chiedo.
«È detenuto qui in Florida, non so come procederanno le cose Grace. Probabilmente rimarrà qui»
Annuisco piano.
«Come sei scappato?» mi giro a guardare Matthew. «Io, ho avuto l'occasione. Quando i fedeli di Staling non capivano dove fosse si sono agitati e ho colto l'occasione» non mi guarda negli occhi, c'è qualcosa che non mi vuole dire ma non indagherò oltre per adesso.
«Non puoi restare a Miami?» chiede Matt.
Come immaginavo Adam si irrigidisce, si è rotto le palle di uomini che mi controllano ma sa anche che non mi conosce più bene come una volta, sono cambiata, e non può prevedere la mia reazione.
«Non credo, andrò qualche mese a Seattle con mio fratello. Poi magari tra un po' tornerò. Questa città mi ha fatto troppo male.» mi si spezza il cuore a dire quelle parole ma non riesco a stare qui. Non più.
Ora ho di nuovo la libertà e so che Adam sarà la mia certezza, non posso stare a Miami senza famiglia, soldi, casa.
«Capisco, per questo ho chiesto a mio padre di trasferirmi a Seattle per l'università. Finirò di fare il liceo e poi verrò lì» mancano solo pochi mesi alla fine del liceo.
Non so per quale motivo mi viene difficile sorridere e abbracciarlo. «È fantastico Matt! Davvero» Adam la pensa diversamente perché ha iniziato a sbuffare dal naso. «Okay andiamo a fare un riposino, l'aereo è domani mattina alle cinque»Seguo Adam dopo aver firmato tutte le carte della dimissione. La DEA ha detto che verrà ancora per rimanere in contatto con me, che gioia.
Salgo nel Taxi con mio fratello mentre Matt sale in auto di suo padre. Il signor Andrew non mi saluta nemmeno, anzi distoglie lo sguardo quando mi vede, non so nemmeno cosa ho fatto. Ha riavuto in dietro suo figlio!
«Allora piccola Grace non più tanto piccola.» Adam mi trascina sotto il suo braccio e mi stringe.
«Da quanto va avanti con il biondino?»
«boh da quando sono arrivata circa. Ma mi ha aiutata a scappare.»
«Già che idea del cazzo non credi G?» mio fratello ora è serio e severo.
«Non ti sembra neanche un po' strano?» non so dove vuole andare a parare ma già non mi piace.
«Cosa intendi Adam?» mio fratello stringe la mano a pugno.Credo che se dovessi dare la mia vita in mano a qualcuno la darei senza battere ciglio ad Adam. Farebbe di tutto per proteggermi e poi con il suo sesto senso mi ha tirato fuori da varie brutte situazioni con mamma e papà.
«Non mi piace G. Non solo come uomo che va a letto con la mia sorellina ma anche... boh come si comporta. Non mi ha fatto una bella impressione.» stringe ancora di più il pugno.
«Se ti può anche solo consolare, non ci sono andata a letto» si gira guardarmi e sorride. Idiota.
«Comunque... io non so per quale motivo mi sono sentita a disagio con lui prima. Si c'eri tu ma non volevo toccarlo e ho sforzato il sorriso.» scuoto la testa. Mio fratello mi mette in testa una valanga di stronzate.
«Già, ora mettiamo un po' di stati tra voi, poi si vedrà. Non mi piace che abbia deciso così a caso di venire a Seattle a studiare. Un po' troppo sicuro di se.»
Per il resto della serata chiacchieriamo delle nostre vite. Cosa abbiamo fatto e chi abbiamo conosciuto.
Mio fratello è sposato con Meredith che ora è a casa. Ci sono un po' ci casini di coppia nel loro gruppo ma per il resto è contento. E io lo sono per lui. Ora ha una casa con Mer in centro a Seattle. Per guadagnare soldi fa ancora corse in auto con Luke e poi Mer continua a lavorare al bar qualche sera a settimana. Vogliono essere finanziariamente indipendenti quindi si fanno il culo.Mi racconta di mamma, e sul suo corso di recupero, e che sta migliorando. Qualche buona notizia.
Quando usciamo dall'aeroporto di Seattle un brivido mi percorre tutto il corpo. Mi ero dimenticata del freddo.
«Grace!» Meredith con i suoi soliti capelli rossi, i jeans stretti e un paio stivaletti con il tacco, mi corre incontro. Mi abbraccia forte come mio fratello e poi inizia a singhiozzare. Subito Adam le è affianco e la bacia.
«Mi sei mancata»
«Dio! Non vi siete visti per ventiquattro ore» si mettono a ridere ma poi tornano a guardarsi.
Danno fastidio.
Li ignoro mentre salgo sulla Mustang di mio fratello.
Non smettono di toccarsi e di guardarsi facendomi venire un po' di ansia. Forse non avrò una relazione così ma Matt mi è sembrato... distante diverso e sicuramente agitato.
Si è vero è stato rapito e tenuto prigioniero per colpa mia. Eppure mi ha già perdonato e non vede l'ora di iniziare l'università con me.
So già che ad Adam non va giù qualcosa, e di solito non si sbaglia su queste cose.<<mine story>>

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Mai più così
FanfictionGrace Scott è l'incarnazione della bellezza. Nella sua vita era tutto perfetto, tutto tranne il padre assente e cattivo. Ma lei non ci badava più di tanto, aveva il miglior fratello del mondo e una madre amorevole. Ha quindici anni ma da quando ha q...