Appena entro nella città mi viene un po' di depressione. Sarà perché è quasi giorno e perché sono stanca, ma le strade semi deserte e i Motel con le luci sbiadite nella tangenziale non sono d'aiuto.
«Quindi...cerchiamolo un albergo?» chiedo schifata dalla periferia.
«No mi dispiace Grace ma ti chiederebbero i documenti e non te lo puoi permettere» mi sorride leggermente dispiaciuto «È meglio un motel dove non fanno domande, e poi domani mattina pianifichiamo tutto»
Annuisco leggermente cercando di far finta di nulla ma so già che dormirò a fatica. Ci fermiamo nel Motel che apparentemente sembra pulito dopo averne già visti tre. La receptionist ha forse sedici anni e non fa domande quando chiediamo la camera se non come vogliamo pagare; contanti.
«Okay, faccio una doccia» mi da un bacio sulla fronte e si dirige con il cambio in bagno. Io mi butto sul letto.
«Sono seriamente scappata di casa?» mi chiedo ad alta voce. Mio padre avrà sicuramente già chiamato Adam, ritenendolo responsabile e anche mia madre, saranno preoccupati. Cerco il telefono usa e getta comprato da Matt e digito il numero di Meredith, la fidanzata di mio fratello, sperando che almeno questo non sia controllato. Squilla due volte e poi finalmente una voce sicura mi saluta «Grace, sorellina, mi spieghi per favore» la voce è calma ma sento che è teso e arrabbiato «Come...come fai a sapere che..»
«Un numero sconosciuto dalla Florida?» uh si ha ragione...
«Adam ti prego mi devi coprire, non ce la facevo a reggere quella situazione è ho trovato qualcuno che mi puoi aiutare a venirne fuori...»
«Grace cazzo mi hai fatto veramente spaventare, pensavo avessi fatto un incidente con quella fottuta macchina che ti ha regalato o che uno dei suoi clienti ti avesse rapita...non so ma non farmi mai più una cosa del genere»
Mi rendo conto di aver sbagliato «Hai ragione scusami, davvero» sento che si rilassa «Non dirmi dove sei basta che ogni tanto tu mi faccia uno squillo per dirmi che è tutto okay, ti prego non fare cazzate e stai attenta. Per qualsiasi problema basta che tu mi dica e salgo sul primo volo. Okay?»
Mi fa venire da piangere ogni volta che parlo con lui. È così fantastico e Meredith è fortunata ad averlo...e lui è fortunato ad avere lei!
«Chiaro, grazie Adam, saluta Mer» e metto giù. Quando sollevo lo sguardo l'unica cosa che vedo è Matthew in boxer neri che si asciuga i capelli. «Tuo fratello?» chiede distrattamente.
«Già...»
«Perché non ha fatto nulla per farti uscire da quella situazione di merda? Voglio dire se fossi in lui ti spedire su un isola deserta piuttosto»
«Ci ha provato ma mio padre non è esattamente amichevole con mio fratello» taglio corto «Mi faccio una doccia anche io, è decente in bagno?»
Faccio una smorfia al pensiero delle muffe o sporcizia che troverò appena metterò piede lì dentro.
«Non è così male»
Appena entro mi spoglio e vado sotto il getto di una doccia incredibilmente pulita. Mi lavo volentieri e cerco di non pensare al bellissimo ragazzo che c'è nell'altra stanza. Perché è uscito in boxer dio!
Tiro in dietro la testa sotto il getto bollente dell'acqua e sento i muscoli rilassarsi.
Mi infilo gli slip e il reggiseno con una maglietta bianca normale e esco dal bagno con i capelli ancora bagnati.
«No, non rompere il cazzo. Dio» è al telefono con qualcuno, ma sta usando il suo solito cellulare. «Smettila non sei di aiuto a nessuno Danny» dice in fine a denti stretti. Allungo la mano per farmi dare il telefono e dopo aver sbuffato con fare di protesta e con l'aria scocciata me lo passa. «Dan?»
«Grace, grazie a dio! Dove sei? Perché ti ha portato via quel coglione? Ti vengo a prendere»
«Ehiehi aspetta, va tutto bene. Matt mi sta dando una mano, ti giuro che è tutto okay, solo non posso dirti dove sono.»
«Porca puttana Grace. Sono venuto a salutarti oggi pomeriggio a casa tua e c'erano una quarantina di persone, amici di tuo padre credo, che parlavo di te e di come cercarti. Non ha nemmeno denunciato la tua scomparsa alla polizia!»
«Dan ti prego ho bisogno che tu faccia quello che ti dico. Io sto bene tu non andare a casa mia e soprattuto niente polizia.»
«Cazzo, sei nello stato almeno?»
«Per ora si, ti giuro che mi farò sentire. Solo tu non dare nell'occhio. Ci sentiamo ciao» e chiudo la telefonata guardando fuori dalla finestra della stanza. Delle mani gentili mi afferrano la vita leggermente e mi stringono.
«Vorrei approfittare del fatto che siamo entrambi mezzi nudi, Grace, ma siamo qui perché sei stata violata più volte e quindi solo permettimi ti tenerti stretta sta notte, solo per sapere che ci sei.»
Mi appoggio a lui e finalmente capisco che è quello che voglio davvero, quello che è giusto.
«Ci sono» mi solleva gentilmente e mi porta sul letto. Mi da un bacio leggero e poi si stende affianco a me abbracciandomi da dietro.
«Sono felice di aver scoperto cosa ti faceva fare G., so che probabilmente lo hai odiato all'inizio ma non posso permettere che capitino cose del genere» sento il suo alito sul mio collo e mi vengono i brividi nella schiena.
«Notte, principessa»
«Notte»<<mine story>>

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Mai più così
Fiksyen PeminatGrace Scott è l'incarnazione della bellezza. Nella sua vita era tutto perfetto, tutto tranne il padre assente e cattivo. Ma lei non ci badava più di tanto, aveva il miglior fratello del mondo e una madre amorevole. Ha quindici anni ma da quando ha q...