30

662 27 3
                                        

Guardo il telefono indecisa se scorrere in dito e accettare la chiamata. Dovrei essere più che contenta di sentirlo ma la sensazione che provo non è quella. Sforzo di sembrare allegra quando rispondo. «Ehi Matt!» sento che c'è confusione sotto.
«Ehi amore, sto prendendo un aereo e domani sono a Seattle. Sto lì per il weekend e qualche giorno. Non vedo l'ora di vederti!»
Tutta la positività mi muore in gola.

«Eh ma dove starai? Perché così all'improvviso?» sono confusa.
«Ho prenotato uno stanza per noi due, ma tranquilla sto bene voglio solo vederti e stare con te» trascina un po' le parole.
«Okay ora devo andare, a domani bambola» e mette giù.

Quella sensazione agghiacciante prende di nuovo il sopravvento e mi viene un conato di vomito.
Torno in soggiorno dove tutti si girano a guardami.
«Cazzo Grace sei bianca come un lenzuolo»
dice Mer e subito dopo mio fratello si alza con fare minaccioso.
«Chi era al telefono?»
«Era... era Matt. Sta venendo qui» lo guardo negli occhi e senza dire nulla ci capiamo.

«Josh, c'è sto tipo, un ragazzo biondino di diciotto anni che mia sorella ha conosciuto a Miami, suo padre è un pezzo grosso della DEA.  Matt è stato rapito con mia sorella dal quel matto e da quando sono usciti Grace ha una strana sensazione di lui e c'è l'ho anche io. Domani non si avvicinerà minimamente a lei e conosci qualcuno di fiducia che sia bravo con i computer? » dice tutto a raffica, sembra quasi che sia preparato il discorso.

Josh come un soldato annuisce tira fuori le chiavi della macchina. Da un bacio a Kelly, un bacio sulla fronte a me ed esce velocemente dall'appartamento.
«Sa dove abitiamo?» chiede Mer.
«No, io non glielo ho detto ma magari lo ha scoperto. »
«Si è probabile. Cazzo ragazze c'è qualcosa che non quadra con quel tipo» Adam tira un pugno al muro in cartongesso che si crepa.

«Cazzo Adam calmati okay?» lui abbassa lo sguardo e annuisce mortificato.
«Scusate ma quando si tratta di Grace vado via di testa.» mi guarda negli occhi e vedo l'amore, simile allo sguardo che rivolge a Meredith ma con più dolcezza e meno fascino da sbruffone.
Mi si avvicina e mi abbraccia sollevandomi di dieci centimetri. «Quello stronzo non si avvicinerà mai!» sussurra.

Dopo di che prende il telefono e scrive a quelli che credo siano i suoi amici.
«Ehi fratello, si, non so se ti ha già chiamato Josh... ah okay... Sisi va bene, d'accordo.»
Tutte e tre lo fissiamo aspettando una spiegazione.
«È Luke, a quanto pare ha delle doti nascoste con i computer e poi è "leggermente" protettivo nei tuoi confronti»
«Mi sembra che lo siano tutti un po' troppo Adam» rispondo in imbarazzo.

Le due ore seguenti io mi stendo in divano con Mer, Kelly e Amanda che ci ha raggiunte quando ha saputo della situazione. Mentre i ragazzi sono nella stanza degli ospiti a discutere e a cercare di hackerare file protetti.
Quando dopo tre ore escono finalmente da quella stanza hanno le camicie aperte e stropicciate, gli occhi preoccuparti e un colorito malsano.
«Beh che succede?» urla Meredith svegliando le altre sue che subito sembrano preoccupate senza sapere il perché.
«Diciamo che abbiamo motivo di pensare una cosa ma se è vera è peggiore di quando pensassimo Grace»
Alzo un sopracciglio e per qualche secondo mi manca il respiro.
«Matthew è il figlio di Andrew giusto?» annuisco.
«Andrew il vicepresidente della DEA...»
Continuo a non capire.
«Andrew è come papà Grace. Gestisce tutto un giro nel sud est dello stato. Grace è come papà!»
Mi viene un altro conato.
«Luke è bravo e ha tirato fuori roba che a quanto pare nemmeno i federali hanno fatto. Quello stronzo è entrato nella DEA per poter controllare tutto, ha fatto in modo che nostro padre fosse arrestato e anche Staling. Sta facendo piazza pulita senza nemmeno alzare un dito! Ci sono messaggi in cui ordina ai suoi uomini di andare a prendere suo figlio e di liberarlo. Lui non ha detto nulla quindi sarà coinvolto quel pezzo di merda!»
Mi scorrono le lacrime e tiro su col naso.
Mer mi abbraccia così come Kelly e Amanda.
Mio fratello è visibilmente incazzato ogni muscolo del suo corpo è teso e ha uno sguardo omicida.

«Se lo denunciamo alla polizia andrebbe di mezzo la DEA visto le implicazioni con il padre quindi non possiamo fidarci del primo che passa. Voglio che Meredith e Grace stiano in un'altra casa o in un albergo. Quello stronzo verrà qui per poterti estrogene informazioni prima di farti fuori ma quando aprirà la porta non troverà nulla. Sarà armato e io devo ragionare prima di fare qualcosa perché ho troppo da perdere.»

«Possono stare a casa nostra, giusto Josh?» chiede Kelly.
«Ovviamente amore»
«Okay prendetevi qualcosa per la notte è andiamo via di qui. Sai a che ora atterrerà ?»
«Non mi ha detto nulla!» ribatto.
Un un secondo Luke apre il portatile ed inizia a digitare all'impazzata.
«Merda merda... no.» Luke impreca.
«Gli unici due voli che oggi sono partiti da Miami per Seattle sono atterrati ore fa. O ti ha preso per il culo o viaggerà domani.»
«Quel bastardo.» Mio fratello afferra me e Meredith «Tutti fuori ragazzi potremmo già essere sotto tiro quindi voglio che usciate tutti da questo palazzo. Ci troviamo all'incrocio qui dietro se ci separiamo.»
«Scendo prima io, non ha idea di chi io sia» dice Josh
«Vengo con te, non provare nemmeno a perdere tempo
Dicendomi che è troppo pericoloso» dice Kelly e Josh annuisce sconfitto «ti scrivo se è libero, venite giù velocissimi.»

Aspettiamo qualche dei minuti che sembrano anni.
<<Via libera nell'edificio ma c'è un Berlina nera che continua a girare qua fuori, cerca un'uscita posteriore>>
Il messaggio di Josh mi solleva leggerete. Iniziamo a scendere le scale ed una volta arrivati all'ultimo piano giriamo per l'uscita del personale che lavora nella struttura.
Riusciamo ad uscire tutti e stiamo per entrare in casa di Josh e Kelly quando Matt mi chiama al cellulare.

<<mine story>>

Mai più così Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora