15

1.4K 84 8
                                        

«Si può sapere che problemi hai?» dico rossa in volto e arrabbiata.
«Perché cazzo esci con quella tipa?»
«Quella tipa ha un nome, primo, secondo, che cazzo ci fai in camera mia? Non hai mai sentito la parola educazione o rispetto?» sto per tirargli uno schiaffo ma la sua mano mi blocca. «Grace...non ti conviene...» il suo sguardo su di me è minaccioso.
«Posso almeno vestirmi?» cerco di apparire sicura ma non lo sono.
«Stai bene così, dobbiamo parlare»
Incrocio le braccia, mi sta facendo arrabbiare. «Grace, vuoi uscire a cena con me?»
«Credo seriamente tu abbia un disturbo bipolare Matthew» sono seria ma quando lo dico vedo che tutto il sangue affluisce al suo viso e senza esitazione mi solleva e mi appoggia al ripiano del lavandino. Si posiziona tra le mie gambe, una cosa che mi lascia abbastanza in imbarazzo ma cerco di resistere alla tentazione di spingerlo via. «Matt, ti prego lasciami...»
In quel momento sento i passi e la voce di mio padre.
«Tesoro, sono a casa.» è sicuramente in camera mia e vedo Matt impallidire, probabilmente lo ha capito anche lui. Subito scendo dal lavello ed esco dal bagno chiudendo la porta dietro di me.
«Ciao papà» gli vado in contro e gli do un bacio sulla guancia, come sempre. «Mi vesto in fretta e scendo per cena ok?»
«Sisi, fa con calma. Volevo solo chiederti com'è andata la giornata?»
«Bene, ho fatto amicizia con una ragazza, Kate, per il resto tutto normale» mi pento immediatamente di aver nominato Kate.
Sul viso di mio padre si dipinge il disprezzo.
«Ti avevo detto che potevi avere tutto ciò che volevi ma non voglio tu faccia amicizia...sei qui per lavorare ricordatelo. Domani a proposito hai un cliente. È un signore cubano con cui sto facendo affari.
È simpatico e mi ha già detto in che albergo dovrai incontralo. Il tuo stile di vita ha un prezzo, lo sai giusto?»
Una parte di me spera che Matt non abbia sentito nulla, ma sono troppo ottimista, come al solito e so già che dovrò cercare un ottima spiegazione.
«Ha già pagato quindi mi aspetto un lavoro ben fatto, spero tu sia in ordine...» fa un cenno al mio corpo «In caso contrario domani invece che andare a scuola vai in uno di qui centri per donne...» ho idea che dopo questo nessuna scusa possa reggere.
«Frequenta meno gente a caso e più clienti. Tra venti minuti voglio mangiare» detto questo esce e aspetto sentirlo scendere le scale prima di aprire la porta. Dietro trovo Matt con una faccia attonita e pallido in volto.
«Grace...» riesce a dire poi mi solleva e mi abbraccia. Non so perché ma questa era l'ultima reazione che mi aspettavo da parte di Matthew. Stranamente è confortante e mi ritrovo a singhiozzare e a scusarmi per farlo allo stesso tempo.
«Shh...» la sua mano è appoggiata sul retro della mia testa e mi tiene attaccata a lui. «Mi dispiace così tanto» gli manca la voce e io sono sempre più sconvolta. La mia situazione ha fatto piangere Matthew...

<<mine story>>

Mai più così Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora