16

1.4K 73 7
                                    

Mi ha appoggiata sul piano del lavandino ma continua a tenermi stretta a se. Mi sposta in capelli e si guarda nelle specchio con l'aria di uno che sta pensando troppo.
«Matt, ti prego, non dire nulla a...»
«Non c'è nulla da dire. Tu non farai niente altro Grace. Non finché io sarò vivo» «Pensi di essere il primo a provarci? Ho un fratello, cazzo Matt, ho un fratello più grande che ha provato, dio se ci ha provato, a portarmi via da mio padre, ma ha una certa influenza economia e...» inizio a farfugliare sottovoce «Grace. Cazzo non è legale quello che ti fa, nessuno dovrebbe provarlo. Vieni da me, troveremo una soluzione. Te lo giuro su chi vuoi Grace Scott, non ti lascio qui.» è tutto confuso e disorganizzato ma non so come Matt riesce a convincermi a uscire di casa e insieme percorriamo la strada fino a casa sua. Io non so cosa pensare. È sbagliato; se mio padre ci becca lo uccide e punisce me...
«Matt, io devo tornare»
«Non se ne parla nemmeno scordatelo.» sembra un bambino che non vuole restituire le caramelle. Mi gira la testa.

Dopo aver passato mezz'ora in casa di Matt inizio ad agitarmi. Mio padre starà iniziando a cercarmi e Matthew che va avanti e indietro ininterrottamente non giova alla mia ansia «Okay io torno» Matt mi solleva letteralmente da terra, mettendo i nostri occhi alla stessa altezza. «I miei hanno appena preso una casa a Cuba. Partiamo e andiamo lì per un po'.»
«Non voglio sembrare contraria ma primo non uscirò dal paese così con te... secondo la maggior parte dei colleghi di mio padre sono cubani...genio.»
Per un secondo mi guarda male poi si illumina di nuovo.
«Siamo entrambi sotto shock, non ne verrebbe fuori nulla. Quindi ti riaccompagno in casa, poi domani dopo scuola invece che tornare a casa ci fermiamo fuori a prendere qualcosa e ne parliamo seriamente con mente fresca.» detto questo mi da un bacio in fronte e mi riaccompagna a casa.
Mio padre continua a chiedermi dove ero finita e io continuo a rispondere che ero solamente andata a vedere il mare. Prima di andare a dormire faccio una mini borsa con dentro alcuni trucchi o cose essenziali e due cambi. Matt è deciso a sconvolgermi la vita e almeno per quei tre giorni avrò abbastanza per stare calma prima di tornare a casa.

Ma il suo piano è completamente diverso. Davanti a un caffè con la panna mi fissa serio e preoccupato.
«Allora, ho resistito all'idea di coinvolgere qualcun'altro anche per la tua sicurezza. Ieri sera ho cercato un po' in giro per capire chi è tuo padre e sono stupito che la DEA , o mio padre, non abbia già bussato...a parte questo, dobbiamo andare in una città sperduta per un po'. Far perdere le nostre traccia dai radar di tuo padre. Io lo direi solo ai miei e tu magari a tuo fratello. Se fossi in te però non lo vedrei, probabilmente tuo padre lo metterà sotto osservazione appena tu non tornerai per cena.»
Lo guardo con la bocca spalancata.
«Aspetta quindi tu...tu vuoi partire ora?» «Si io ho già avvisato i miei e ho poche cose, e per fare un viaggio per nascondersi bastano.»
«Io non posso fare così. Matt cerca di risvegliarti dal film in cui ti sei appena catapultato...torna alla realtà»
Sono serio Grace, la macchina nuova di mio fratello che l'ha scambiata volentieri con la mia. Nessuno ci riconoscerà nel raggio di qualche chilometro e poi scompariamo.» mi prende le mani «Ti prego Grace, lascia che ti aiuti ad uscirne»

<<mine story>>

Mai più così Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora