Mi sveglio con un caffè e una brioche davanti. Il motel continua a essere orrendo, anche di più con la luce del sole, ma Matt, lui è perfetto.
«Buongiorno, non sapevo fossi così dormigliona.» mi da un bacio e mi appoggia la colazione.
«Sono andato un po' in giro per la zona e mi sembra veramente una tristezza. Questa città è comoda e tutto ma credo riuscirà a trovarci, basta poco che qualcuno riconosca quella macchina tra tutte le altre del quartiere.»
«Quindi, cosa proponi?» prendo un altro morso.
«Mi dispiace tanto ma forse dovremmo cambiare stato, per stabilirci. Per riuscire a vivere una vita normale o quasi. Tuo padre è un pesce grosso e non si arrenderà facilmente alla tua perdita. E se vogliamo farci aiutare da mio padre e i suoi contatti dobbiamo essere al sicuro, non rischiano se non ci sanno in salvo.»
«Ma scusa non c'è un posto, tipo save house dove possono metterci?»
«No. Tu sei legata con l'organizzazione. Non ti arrestano perché nessuno lo vuole e perché cercano di tenere fuori i minorenni dai casini dei genitori, ma non sei totalmente immune.»
Sono anche una spacciatrice di droga per la nazione, bene.
«Mio padre è disposto ad aiutarci ma non attraverso la DEA. Ci fornirà carte di identità e tutto quello che serve se troviamo un buon posto per stabilirci. Lo deve approvare.»
«Okay, lui non ha un idea? Un posto in cui dirigerci?»
«Si mi ha detto di andare verso ovest, deserto. Ci sono alcune città che non sono nel mirino di nessuno e che con poco si può vivere bene. Ovviamente un posto in cui il nostro arrivo non sconvolta l'itera cittadina.»
«Okay. Allora Texas sia. Dove?»
«Pensavo con mio padre a Texarkana»
«Possibile che non l'abbia mai sentito?»
«Possibilissimo, questo è il bello. È sconosciuto ma ha abbastanza abitanti e si può sicuramente trovare un ottima sistemazione»
«Okay, mi fido totalmente allora.»
Dopo poco prendiamo le valigie e ripartiamo. Sono circa dodici ore di auto. Ci fermiamo poco, quasi solo per fare benzina e mangiare qualcosa. Per metà del viaggio dormo e mi dispiace, ma non riesco a controllarmi. Sono quasi le dieci e quindi praticamente in città quando inizio a guardare su internet un motel dove dormire.
«C'è ne è uno appena fuori dall'autostrada, sembra carino e non troppo sporco.»
«Perfetto allora. Ci fermiamo li sta notte e domani cerchiamo un posto dove stare.»
Siamo appena entrarti in camera quando il telefono usa e getta squilla.
Lo sguardo di Matt è lo specchio del mio; terrore.
«Si?» dice riluttante usando meno voce possibile.
«Matt. Sono tuo padre. Dove siete?»
Matt fa un respiro di sollievo «In Texas, dove avevamo detto. Hai agganci?»
«Perfetto, si ovvio. Domani fatevi trovare alle nove nella piazza principale della cittadina. Verrà il mio contatto da voi, cercate di non fare cazzate. A e figliolo, comportati bene» detto questo mette giù il telefono.
«Per domani tutto organizzato. Ora dormiamo che probabilmente sarà una giornata pesante»Alle nove in punto siamo in mezzo alla piazzetta del paese. Mi viene ansia all'idea di non sapere chi si avvicinerà.
Dopo due minuti una ragazza con i capelli legati e un cappello ci viene in contro.
«Matt che bello vederti! Lei deve essere Jane» venite che vi porto a salutare la nonna.
La ragazza ci sorride come fossimo amici ma vedendola da vicino si vede che sta facendo una scenata per i compaesani.
Ci guida verso una macchina e si mette alla guida. Dopo un po' inizia a parlare.
«Ciao sono Camille. So chi siete e tutto di voi, ti ho chiamata Jane perché ti dovrai far chiamare così qui e tu Matthew avrai solo un cognome diverso. Sono la vostra copertura, cioè la cugina di Matt. Tu sei la fidanzata venite dalla Florida. Tutti i dettagli sono nella busta che c'è tra i sedili. Ci sono scritte le vostre vite e dovete saperle perfettamente perché ne dipende anche il mio lavoro qui.
«In questa città gira traffico di droga? Forse non è il caso che stiamo qui» dice Matt.
«So da cosa e chi scappa, non serve che vi agitiate, siete in un punto strategico. Qui che traffico ma non di droga...» dice sembrando triste «Se vi attenete al piano andrà tutto bene.
Vivrete nell'appartamento sopra il mio e andrete a scuola. Ma ripeto è tutto scritto. Chiedete solo a me per qualsiasi cosa. Mi raccomando.»
Parcheggia al nostro Motel
«Come fai a sapere che alloggiamo...»
Lei mi guarda e capisco tutto.
«Seguitemi con l'auto»
Arriviamo sotto un condominio e parcheggiamo lontano le auto.
Salendo in ascensore mi viene ansia e mettere piede dentro la mia casa per i prossimi mesi mi fa venire da vomitare. Forse ho sbagliato a scappare.<<mine story>>

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Mai più così
FanfictionGrace Scott è l'incarnazione della bellezza. Nella sua vita era tutto perfetto, tutto tranne il padre assente e cattivo. Ma lei non ci badava più di tanto, aveva il miglior fratello del mondo e una madre amorevole. Ha quindici anni ma da quando ha q...