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Il freddo di Seattle da un lato mi era mancato. Guardo la città dal salotto di mio fratello. Lui e Meredith hanno comprato una bella casa e con il tempo l'hanno fatta loro.
Ci sono foto ovunque, in vacanza, alle feste, al matrimonio... in alcune ci sono anche io.
«Grace, tra circa dieci minuti esco a prendere qualcosa per la cena, vuoi venire?» Meredith in vestaglia con in mano una tazza di caffè mi guarda tranquilla.
L'ho sempre vista come una sorella, dal modo in cui mi guarda a come mi tratta. Ha l'aria di una che sa molte cose per avere solo ventitré anni.
«Volentieri, mi vesto» vado nella stanza degli ospiti e mi infilo le cose più calde che mi ha prestato la rossa,
sono senza vestiti visto che la casa a Miami è ancora sotto sequestro.

Sono a Seattle da due giorni e non sono praticamente uscita di casa.
Sono ancora in uno stato di confusione, forse paura e diffidenza che mi rendono difficile stare fuori tanto tempo, ma credo di potercela fare con Meredith, in ogni caso è lì se ho bisogno d'aiuto.

Appena usciamo il freddo vento primavera ci investe. «Adam mi ha accennato di un ragazzo... Matthew?»
Quello scemo di mio fratello.
«Si, credo che ci sia una relazione tra di noi, nonostante ad Adam non vada bene»
«Si beh capiscilo, per lui rimani la sorellina più piccola» mi sorride e continua a camminare mente ci dirigiamo verso la via principale.
«Già, però l'altro giorno prima di partire mi ha dato una strana sensazione. Come se ci fosse dell'altro, qualcosa che io non potevo sapere ma che è palesemente davanti ai miei occhi.» mi vengono i brividi a pensare a quella sensazione.
Mi sono sempre fidata molto del mio istinto, ho dovuto, e in quel momento Matt era agghiacciante.
«Ti ha fatto paura?» chiede Mer guardandomi con la coda dell'occhio.
Se dicessi di Sì probabilmente mio fratello lo vedrebbe a sapere e mi ringhierebbe in casa, se dico di No mento, anche a me stessa.
«Un pò» scende un silenzio probabilmente dovuto ai pensieri di entrambe. Posso solo immaginare quello che sta pensando lei, ma io so che devo andarci più cauta, stare attenta e non fidarmi ciecamente. Inoltre il fatto che si trasferisca così senza pensarci due volte mi infastidisce molto.

Meredith passa il pomeriggio nel tentativo di distrarmi, mi porta anche a fare le unghie e dal parrucchiere. Ci coccoliamo e ci raccontiamo le ultime novità, con tutta tranquillità. Sta ancora frequentando medicina e il gruppo di amici che ho conosciuto al suo compleanno. Mi ricordo in particolare di Amanda, la ragazza che viene da Las Vegas. Mi aveva attratto il suo modo di essere, da un lato espansivo e tranquillo dall'altro uno sguardo agghiacciante che non si lascia sfuggire nulla. «Amanda, potrei invitarla a cena anche se ultimamente è stata un po' impegnata e di cattivo umore. Negli ultimi anni ne ha passate tante» vedo che non vorrebbe dirmi altro e quindi cambio discorso. «Kelly e Josh invece?» so che sono la coppia storica del gruppo. «Ah loro stanno bene! Loro se ti va li potemmo invitare a cena domani... ti andrebbe come idea?» Mer fa un meraviglioso sorriso soddisfatto. «Certamente, mi farebbe piacere»

«Amore, dove hai messo la mia bottiglia di vino? L'ho tirata fuori dal frigo a temperatura giusta e se la hai spostata...» mio fratello si lamenta come un bambino mentre vaga per la cucina, Meredith per metà lo ascolta ma vedo che lo sta anche ignorando mentre finisce di preparare la cena. Ha addosso un grembiule da cucina che la fa apparire una donna di casa ma sotto ha un bellissimo vestito verde smeraldo che si è comprata prima. Ha insistito che anche io comprassi qualcosa quindi ora sono vestita con un vestitino in velluto beige che fa risaltare la mia abbronzatura da Miami. «Adam, la bottiglia è già in tavola. Ora invece che lamentarti per nulla finisci di portare in tavola queste cose, grazie.» Mer mi fa l'occhiolino mentre da ordini. Poco dopo suonano il campanello e vado ad aprire. Sono parecchio curiosa di vedere come sono diventati. «Oh mio dio! Grace» Kelly bella come sempre mi abbraccia come fossimo amiche di vecchia data. «Sei crescita così tanto.»
«Ciao tesoro» Josh mi da un bacio, con una camicia bianca e i capelli in ordine è un po' irriconoscibile ma rimane bello da morire. Anche mio fratello è un camicia e uno affianco all'altra sembrando due modelli della Abercrombie.
«Okay mettiamoci a tavola è tutto pronto» mi siedo affianco a Mer con Kelly di fronte che mi fa duecento domande sulla scuola sui ragazzi sulle vacanze ma mai una volta nomina mio padre. Non so se lo faccia apposta ma le sono grata. «Per le vacanze di primavera vorrei portarla da qualche parte di bello ma è un po' importante accontentarla.» Kelly gira gli occhi «Josh non iniziare. Ti ho detto che mi piacerebbe andare a Cancun ma sei tu che hai deciso che il Messico non ti convince.» al di fuori, per un estraneo potrebbe sembrare una lite abbastanza lunga e con un sacco di seccature a seguito ma mio fratello e Mer sembrano del tutto indifferenti anzi, quindi credo che siano abituati a queste liti innocue.
Mi suona il telefono e guardando chi è leggo il nome di Matthew. «Scusate, arrivo subito» mi alzo da tavola e mi dirigo in camera velocemente per rispondere al telefono. Stranamente non ho molta voglia di rispondere.

<<mine story>>

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