Guardo il telefono che ho in mano come se fosse una bomba pronta ad esplodere e ho la tentazione di lasciarlo cadere, per poi pestarlo.
Non so con che forza mentre tutti mi guardano riesco a rispondere.«Ehi Grace, cos'è sta storia che scappi da me?» mando giù chiudendo gli occhi.
«Matthew mi hai mentito»
Mio fratello dice a tutti di sparire mentre mi trascina a peso dietro un vicolo buio.
«Credimi quando ti dico che io voglio solo vederti. Per te» abbassa il tono di voce in modo più profondo più personale come un messaggio.
Il mio istinto torna a farmi visita. «Dove sei?» chiedo.
«Ti sto guardando Grace. Se stai ferma arrivo» di nuovo quel tono di voce. Appena metto giù mio fratello mi guarda preoccupato.
«Allora prima che tu inizi a urlare sappi che ha gli occhi puntati su di noi quindi è inutile sclerare ora. Secondo credo di doverlo ascoltare. Se lo merita e qualcosa mi dice che mi conviene» finisco la frase quando Matt si presenta di fronte a noi. Mio fratello mi si para davanti e come al solito mette la su vita al secondo posto quando si tratta di me. Gli predo la mano e lo guardo negli occhi sperando possa sentire la fiducia che ho in lui, poi riporto lo sguardo sul ragazzo di cui mi sono innamorata.Ha la faccia stanca e sicuramente scossa, sembra preoccupato e ha le occhiaia di uno che non dorme da giorni. «Non sai cosa darei per abbracciarti ma ho idea che Adam mi staccherebbe le braccia...» accenna un sorriso che però muore e viene rimpiazzato da un'espressione triste. «Possiamo parlare da qualche parte? In privato, Adam sei ammesso» mio fratello sbuffa, non mi avrebbe mollato comunque.
Senza dire nulla e con la fiducia come unica speranza ci dirigiamo nuovamente all'appartamento di mio fratello. Appena entriamo mio fratello spinge Matt a sedere sul divano dove lo può controllare bene e scrive un messaggio, credo a Josh.«Hai poco tempo Matt. So che c'è qualcosa che non va, lo sento.»
«C'è più di qualcosa di diverso.» dice abbassando la testa.
«Mentre ero appeso nella casa di quel matto sono entrati tre uomini grossi come armadi. Non li avevo mai visti e pensavo fossero altre guardie pronte per rincarare la dose. Invece mi slegarono e mi portarono fuori sano e salvo da quella casa. Non avevano detto ancora nulla e non capivo cosa stesse succedendo. Alla fine mi ritrovai in un magazzino dove all'ingresso c'era mio padre al telefono. Pensavo fosse una nuova specie di missione di salvataggio ma mio padre aveva un'espressione strana. Disse ai mastini di tornare alla base e poi rivolse lo sguardo su di me. "Niente polizia?" Avevo chiesto io ingenuo. Si era messo a ridere e mi aveva battuto una mano sulla spalla. Aveva incominciato a parlarmi degli affari di famiglia, quello che aveva ereditato da suo padre, e della copertura alla DEA. Non potevo credere alle mie orecchie. Mio padre era un cazzo di boss della droga e non me ne ero mai accorto. Mi disse che dovevo assicurarmi che tu non sapessi molto e che in caso contrario avrei dovuto farti fuori. Non ci potevo credere e per la prima volta in vita mio padre mi faceva paura quindi avevo accettato. Dovevo venire a Seattle il prima possibile per assicurarmi di essere il primo. Il mio telefono è probabilmente controllato, come me d'altro canto. Sono ancora in prova per mio padre quindi non potevo chiamarti e dirti nulla. Mi dispiace così tanto Grace credimi.»
Sono sconvolta nel sentirlo parlare e anche solo a vederlo. Gliela leggo negli occhi la verità ma non posso ancora fidarmi al cento per cento. «Cosa dirai a tuo padre?»
«Che ti ho trovato, eri ancora un po' scossa ma non ti ricordavi nulla. Mi assicuro che tu sia al sicuro e poi mi occupo di lui, almeno ci devo provare»
Mi siedo affianco a lui e gli stringo la mano. «Perché i nostri genitori fanno così schifo?» parla ad alta voce. E per la prova volta vedo mio fratello pienamente d'accordo con lui.
«Noi siamo cresciuti con un mostro, almeno tu hai avuto parvenza di normalità.» dice Adam.
«Si okay ma ora mi sento ancora più preso per il culo. Mi domando se mia madre ne sia a conoscenza.»
«Una donna lo sa sempre, me lo disse mia madre quando le chiesi conferma a quattordici anni.»Matt abbassa ancora di più lo sguardo. «Cosa faccio?»
«Matt, non dico che mi piaci ma inizio a tollerarti e la tua situazione fa parecchio schifo, dobbiamo trovare un modo per tirartene fuori ma sappi che sarà difficile perché tuo padre è una persona importante per la DEA. Non ci crederà nessuno all'inizio. Seconda cosa distruggerai tuo padre e questo ti farà stare male per un po', tu pensa a quello che fanno loro per "vivere".Matt guarda Adam con rispetto e annuisce. Si meriterà la fine che gli farò fare.
<<mine story>>

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Mai più così
FanfictionGrace Scott è l'incarnazione della bellezza. Nella sua vita era tutto perfetto, tutto tranne il padre assente e cattivo. Ma lei non ci badava più di tanto, aveva il miglior fratello del mondo e una madre amorevole. Ha quindici anni ma da quando ha q...