«Dolcezza con quella bocca aperta potresti sembrare già innamorata di me, accadrà ma almeno aspetta di sapere il mio nome» non so che fare. Un ragazzo sfacciato è seduto sul mio sedile del passeggero e tutti furori intono a noi ci fissano con aria interessata.
«Te lo chiederò una sola volta» respiro come se fossi i un casinò, mantieni la calma e non far passare emozioni. «Esci dalla mia auto» lui non si scompone minimamente di fronte al mio sguardo.
«Mi chiamo Matthew comunque, nel caso ti interessi...»
«Okay, Matthew, capisco che ti piaccia la mia macchina ma non ora, non oggi ne mai. Esci è stata una brutta giornata e lo sai perfettamente» lo sfido con lo sguardo ma continua a non muoversi di un millimetro.
«Dove vivi?» chiedo secca.
«Pinecrest» cazzo saremo anche nello stesso quartiere.
«D'accordo vado anche io da quella parte» mi sorride soddisfatto e io metto in moto il motore facendo partire i fischi...
Dopo due minuti di strada inizia a parlare.
«Come mai Miami?» mi fissa
«Lavoro di mio padre»
«Sei di Las Vegas? Cazzo dev'essere delirante crescere li, peggio che in posti come questo...»
«A dire il vero sono di Seattle» parlo più di quanto dovrei ma mi trasmette una certa tranquillità, tutto sbagliato.
«Da una costa all'altra» non dice altro, semplicemente si gode il borbottare della macchina e quando entriamo nel quartiere inizia a darmi indicazioni sulla casa.
«Ecco, ferma qui» mi parcheggio davanti a una casa simile alla mia, anche se più piccola. «Tu dove vivi?» mando giù il groppo in gola e gli indicò l'ultima casa del lungo viale.
«Ah cazzo, allora mi porterai a scuola domani»
«Scordatelo» ribatto tagliente. «Ma come sei arrivato fino a scuola? Hai lasciato lì l'auto?»
«No sta mattina mi ha portato Maddie, abita in una delle prime case» mi fa l'occhiolino e scende. «Ci vediamo domani West Coast» e sparisce dietro il grande cancello.
Arrivò fino a dentro casa e poi butto furori la tensione, che diavolo abitano tutti nel mio quartiere? È vero che è vicino a scuola ma non è possibile.
«Bambina mia, com'è andata il primo giorno?» papà mi viene incontro con un altro uomo, mi vengono i brividi. L'ho già visto più di una volta, papà mi ha costretto ad andare a letto con lui, dice che è innamorato di me e che mi vuole sposare ogni volta che facciamo sesso, prima di prendermi a pugni. «Bene ma ho moltissimo da studiare» cerco di andare di sopra per non dover dare altre giustificazioni quando il signore mi afferra la mano e mi trascina a fianco a lui. Mi dà un bacio umido e sorride a mio padre. «Quanto posso amarla? Io la sposerò appena sarà in età legale, io la sposerò» mi viene da vomitare solo a toccare questo vecchio malato ma non dico nulla. Mi tocca il sedere «Ci vediamo dopo bambina» e sparisce in salotto con mio padre. Corro di sopra e mi infilo la tutta per fare sport e corro giù in strada; mi devo sfogare. Inizio a correre e aumento il ritmo gradualmente. La musica nelle orecchie mi assorda e non sento arrivare la BMW grigia che mi si affianca.
Degli occhi scuri mi guardano divertiti dal finestrino abbassato.
«Bellezza non so se sfogarti così tanto vada bene» lo sento urlare ma non gli do corda, non sa quello che ne succede se torno a casa e c'è ancora quel mostro. Inizia a suonare il clacson e io più di una volta gli mando occhiate arrabbiate ma non si preoccupa.
«Allora sali o pensi di farti investire dal tipo dietro di noi?» mi giro leggermente e vedo la Ferrari rossa dell'amico di mio padre e in un secondo mezzo sono nell'auto di Matthew «Accelera» gli dico cercando di calmarmi. Lui fa come dico «Cerca di seminarlo e guarda se ti segue ancora.» Detto questo inizia a fare un casino con le strade ma la macchina rossa rimane vicina. «Cazzo» mi viene da piangere ma cerco di respirare, sono saltata nell'auto di una persona che non conosco e ora mi sto mettendo a piangere.
«Mi dirai mai chi è questo bastardo?» ringhia notando che la Ferrari non ci molla un secondo.
«È un amico di papà» non dico altro perché non deve sapere altro ma tolgo lo sguardo e cerco di calmarmi.
«Ok...e?» cerca di saperne di più ma non ci riuscirà da me.
«Basta, non devi sapere altro» respiro ancora profondamente.
«D'accordo ora entro in casa mia, in teoria non potrà entrare.»
«No, lascia stare non importa. Verrebbe a bussare alla porta. Ora esco e tu non ti preoccupare.» inconsciamente mi slacciò la cintura e quasi esco con l'auto in corsa.
«Grace, capisco ci sia un problema ma stai ferma e guai a te se cerchi di suicidarti nella mia macchina.»
Mi viene da ridere così gli sorrido e poi guardo dietro.
Quando Matthew apre e chiude velocemente il cancello di casa sua capisco di essere in trappola.
in entrambi i casi.<<mine story>>

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Mai più così
FanfictionGrace Scott è l'incarnazione della bellezza. Nella sua vita era tutto perfetto, tutto tranne il padre assente e cattivo. Ma lei non ci badava più di tanto, aveva il miglior fratello del mondo e una madre amorevole. Ha quindici anni ma da quando ha q...