Le prime luci penetrano i vetri della casa Mikaelson. Questo non è molto gradito dalla famiglia in quanto solo poco fa erano ancora pieni d'energia. Mentre tutti si alzano pronti ad affrontare la giornata, una di loro rimane ancora a letto con la testa sotto le coperte. Essendo questo scomodo, si concentra e fa in modo che la luce si oscuri.
Coloro già svegli, nel piano di sotto, non riescono a capire come mai il tempo fosse diventato già così buio. Nessuno, tranne Hope.
Ma Felicity non era l'unica a mancare al piano di sotto, anche Elijah non era presente.
La piccola strega chiede scusa e decide di andare a parlare con lo zio sempre gentile esternamente.
Dopo aver bussato alla porta, entra.
<< Ho notato che in questi ultimi giorni te ne stai sempre in disparte. Va tutto bene? >>
<< È tutto perfetto. Vai pure a continuare la tua colazione. >>
<< Zio, lo so che c'è qualcosa che ti turba. Raccontami, a me puoi dirlo. >>
<< Dirti cosa? Che mi ritengo responsabile della morte di tua madre? Perché non ero lì presente per poterla salvare? >>
<< Non è colpa tua. >> cerca di rassicurarlo la giovane nipote.
<< No, certo che non è colpa mia: è tutta colpa tua! Tutta questa storia è solo a causa tua. Da quando te sei venuta al mondo la nostra vita è diventata un incubo. Tutti ci vogliono morti per quello che te sei: un ibrido. Un quarto umana, un altro vampiro, poi strega e, infine, lupo. Neanche tuo padre si era fatto così tanti nemici nel corso della storia. >>.
Questo affermare dello zio, ovviamente, ferì la giovane ibrida.
<< Scusa... non pensavo veramente le cose che ho detto. >> affermò ancora una volta l'uomo, sentendosi in colpa per le parole pronunciate.
<< No, certo che no, vero? Tutti dicono così quando si rendono conto di quello che hanno realmente detto o del significato di determinate parole. Sai cosa, zio? Forse non lo sai ma io ho perso mia madre! >> conclude uscendo dalla stanza sbattendo rumorosamente la porta.- Hope Mikaelson-
Certo che è tutta colpa mia. Infondo, cos'ho combinato da quando sono viva? Mia madre è stata assassinata il giorno della mia nascita, nonostante poi il mio sangue la guarì. Mio padre e mia madre hanno litigato a causa mia quando Dahlia venne a cercarmi. La mia famiglia, è a causa mia se loro hanno l'ombra dentro di sé. E mia madre... è colpa mia se le hanno strappato il cuore. Stava proteggendo me. Cos'ho fatto io se non distruggere i Mikaelson? Loro sono la mia famiglia e io li ho rovinati. Persino Felicity ha perso i suoi genitori a causa mia... per l'ombra, liberata da me, seppure involontariamente. Forse dovrei buttarmi sotto questo ponte in cui mi trovo ora. Infondo anche le ceneri di Finn sono state sparse qua. Forse sarà un buon ricongiungimento? Lui odiava essere un vampiro, ha fatto di tutto per liberare la sua famiglia... persino lui è stato migliore di me. Potrebbe esserci anche mia madre dall'altra parte con lui?
Entrambe le mie gambe sono fuori dal ponte, a reggermi sono solamente le braccia che tremano.
<< Hope, ferma! Non farlo! >> sento una voce. È tanto che non ascolto questa voce e mi è mancata tantissimo. Forse avrei dovuto pensarci prima, così avrei ascoltato la sua voce già tempo fa.
<< Mamma. >> sussurro fra le lacrime.
<< No! >> sento ancora la sua voce mentre mi prende la mano che si stava distaccando dal ponte. Mi giro di scatto, il suo tocco è così reale. La sua visione è così reale. Dietro di lei noto Felicty e mio padre.
<< Sono davvero reale... o almeno per un'ora. Coraggio, prendi la mia mano. Non sprechiamo questo tempo che ci è stato regalato. >>
<< Com'è possibile? >> domando afferrando la sua mano, e poi ritorno con i piedi che toccano terra.
<< La tua amica Felicity. >>.
Felicity ha fatto tutto questo? Per me? Come diamine ci è riuscita? Nessuno può riportare i morti indietro nemmeno per un piccolo istante mentre lei ci riesce per un lungo lasso di tempo? Ma questo non è il momento delle domande, voglio passare questo piccolo momento con mia madre. Non penso sarà un'abitudine purtroppo.- Terza persona -
Dopo che Hope ha avuto la possibilità di parlar e con sua madre, pensò che anche un'altra persona si meritava un ultimo addio prima che se ne andasse via di nuovo.
Elijah sente bussare. Pensa che sia Hope e le vuole chiedere scusa con tutte le buone intenzioni possibili, ma quando apre la porta...
<< Hayley? >> sconcertato domanda dopo aver riempito gli occhi di lacrime.
<< Questo è per mia figlia. - dice la donna dopo aver dato uno schiaffo all'uomo dietro la porta - Mentre questo... - lo bacia - questo è per dirti quanto mi sei mancato in quei anni in cui non ti ricordavi di me. Dopo la porta rossa nella tua mente, sono rimasta ferita ed ero delusa da te. Credevo che averti lontano mi sarebbe stato d'aiuto per andare avanti... ma la verità è che non ho smesso un singolo giorno di pensare a te. A quanto tu mi rendessi felice. >>
<< Sei davvero qui? O è solo la mia mente a desiderati così tanto da rendermi pazzo? >>
<< Sono qua Elijah. - accarezza la guancia di lui per confermare la sua presenza - Non ho molto tempo ancora a disposizione ma voglio che tu mi faccia una promessa. >>
<< Qualsiasi cosa tu voglia. >>
<< Perdona te stesso. Non è colpa tua. È stato il destino a far sì che quella sera proseguisse da piano. Per favore, smettila di addossarti la colpa di tutto come hai sempre fatto. >>
<< Ma se io fossi stato presente... >> venne interrotto mentre le sue lacrime continuavano a scorrere.
<< ...se tu fossi stato presente, non sarebbe cambiato niente. Senti, ora devo andare, il mio tempo sta scadendo ma c'è un'ultima cosa che voglio dirti prima di andare: ti amo Elijah Mikaelson. >>
<< Ti amo anche io Hayley Marshall.>> e concludono con un dolce e appassionale bacio. L'ultimo bacio che si sarebbero scambiati.<< È ora. >> dice Felicity quando Hayley li raggiunge.
<< Si. Klaus, abbi cura della nostra piccola bambina - quest'ultima ancora con le lacrime agli occhi - Amore, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita. Elijah, già lo sai. Rebekah... sei sempre la solita stronzetta ma sei la mia stronzetta. Ti meriti tanta felicità. Kol, lei è con me lassù a vegliare su di te. Ti ama tantissimo. Freya e Marcel, non giocate col fuoco. - gli altri non capivano a cosa si riferisse - E tu, Felicity... grazie. Sei migliore di quanto tu possa credere, fidati. Dovreste avere più fiducia in questa ragazza, tutti quanti! >>
<< Grazie - interviene l'ultima ragazza di cui si è parlato - Mi dispiace ma è ora. >> dice traballando. L'incantesimo sta durando troppo e il suo corpo ne sta pagando le conseguenze. Kol la sorregge.
Lei si mette in ginocchio e comincia a concentrarsi.
Quando Hayley non c'è più, la strega ritorna a recuperare subito le forze perdute.
<< Ti sono grata per quello che hai fatto - comincia Hope - ma come ci sei riuscita? >>
<< Lei è la strega più potente che ci sia mai stata. - risponde Freya - Non hai mai ripetuto una formula magica, nemmeno a bassa voce. Io sono in questo mondo da tantissimi secoli oramai e non ho mai incontrato qualcuno come te... il tuo dono è raro.>> conclude.
Anche se non lo da' a vedere, qualcosa la turba. Tanto. Infatti, poche ore dopo, si incontra in un luogo lontano dalla casa con Marcel.
<< Cos'è che non hai detto prima? Hai esitato, ti ho vista. >> afferma il vampiro.
<< Non lo so. C'è qualcosa in lei che non mi torna. Per una strega è impossibile fare anche le magie più basilari senza ripetere una formula prima. Poi arriva lei che può ucciderti con uno sguardo. Letteralmente. Nasconde qualcosa, ma non so cosa. Sento la sua enorme quantità di magia, però è strana. Ero seria quando dicevo che non ho mai visto nessuno con le sue capacità e per me questo equivale a moltissimo tempo.>>
<< Hai paura di lei? >>
<< Non so nemmeno cosa pensare di lei ma credimi: anche uno come te farebbe bene ad aver paura di lei. >>.--------------------------------------------------------
Chiedo scusa per il ritardo. Probabilmente non è un capitolo degno da essere letto ma doveva esserci. E voi cosa ne pensate di Felicity?
Team Felicity, o Team Freya+Marcel?

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the Original family
FanfictionI Mikaelson. Una famiglia antica e leggendaria. Crudele e spietata. Oscura e malvagia. Sono sulla terra da migliaia di anni eppure non hanno mai incontrato la felicità. La stessa madre è stata l'artefice a privare i figli di tale emozione rendendoli...