Cap. 25

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<< Dobbiamo andarcene via da questo posto. Ci troverà in ogni caso! >> comincia la mamma.
"La mamma"... era da troppo tempo che non riuscivo a chiamarla in questo modo. Adesso, la mia unica preoccupazione è proteggerla da quella orribile creatura di cui io stessa sono l'artefice.
<< Mi manca tanto papà. >> sussurro ad alta voce.
<< Faith, hai sentito cosa ti ho detto? Dobbiamo tornare indietro! >>
<< Assolutamente no! Non m'interessa di quelle persone che mi disprezzano. È te che voglio salvare! Gli altri poss...>>
<< ... sono una tua responsabilità! - comincia ad utlarmi contro - Forse a te non interessa, ma a me si! In qualche modo sono ancora legata alla sua mente. So cosa sta pensando e a tutta la sofferenza che vuole infliggere a quella povera gente. Non possono pagare per i miei crimini. Sono io che... .>>
<< Sei tu che mi hai creato e adesso io ho creato qualcosa di malvagio. >>
<< Faith, io ti voglio bene, su questo non puoi avere nemmeno un piccolo dubbio. Ma le mie decisioni sono state affrettate e tu hai fatto le mie stesse scelte, seppure le tue intenzioni erano buone. >>
<< Quindi anche io sarei malvagia secondo te? >>
<< Malvagia? No, però tutti hanno una certa oscurità in loro, e la tua è abbastanza... tanto quanto la tua bontà. Tu sei buona Faith, solo che la tua magia è oscura e ti domina. Vuoi fare del bene, però l'altra parte di te vince. Voglio che il tuo lato oscuro emerga così da poter distruggere quella creatura che passeggia in mezzo la gente, la mia gente. La mia famiglia. >>.
Decido di non far notare la mia sofferenza interna a mia madre. Non voglio più sembrare una debole che si lascia sopraffare dalle parole ripetute più è più volte.
<< I suoi poteri sono più forti dei miei. Non la posso uccidere. >>
<< Invece si che puoi. - mi porge il pugnale con cui era stato ferito mio padre - Questa è la prima arma che lei ha usato, la prima che ha toccato. Cospargila con il tuo potere, seppure lei è più forte, la magia è la stessa. Ed, infine, devi mettere la sua anima nel mio corpo. Io riuscirò a trattenerla fino a quando te non la pugnalerai come ti ho appena spiegato. Un colpo forte e deciso al cuore. >>
<< Non è assolutamente negoziabile! Io non ti pugnalerò! Troveremo un altro modo. >>
<< Non c'è un altro modo. Le persone che le hanno dato la vita saranno le stesse che gliela toglieranno. Tu ed io. Hai detto che l'unica cosa che avresti voluto nella vita era rendermi fiera di te, giusto? Questa è l'occasione che stavi aspettando. Fai questa cosa per me... per il mondo. Salva la razza umana. Questo era il tuo compito sin dall'inizio. >>
<< Io non voglio ucciderti! >> dico fra le lacrime.
<< Io è come se fossi già morta! - anche lei comincia a piangere - Senza il mio Teodoro... Ma tu Faith vivrai. Tu dovrai vivere. Salverai questo pianeta, farai in modo che esso prosperi dinnanzi i tuoi occhi. Avrai una seconda occasione, quella di diventare migliore di quella che sei adesso. Io credo in te, e veglierò su di te assieme a tuo padre. È così che deve andare. >> non lo volevo ammettere ma, in cuor mio, sapevo che era l'unica possibilità. La migliore. L'unica cosa che non rimpiango di questo triste momento è l'abbraccio in cui ci siamo avvolge io e Carmela. Non ricordo l'ultimo abbraccio datomi da lei, salvo se ce ne siano stati. È triste pensare che c'è stato il bisogno dell'emittente morte di qualcuno per poterci portare a questo. So di non averlo mostrato al meglio delle mie capacità, ma è così e mi odio per questo. Se c'è una cosa che sto imparando da questa situazione è che vivrò il resto dei miei giorni con maggior amore. Non mi voglio più rinchiudere in una corrazza trasparente alle emozioni. Voglio amare e, soprattutto, lasciarmi amare.

Siamo arrivate al villaggio. Non vedo nemmeno una persona passeggiare per le strade, silenzio più totale ma la paura riusciva ad assordare. Cielo cupo, grigio e la luce del sole non riusciva a penetrare attraverso le nuvole. Alberi e fiori appassiti, l'erba era completamente scomparsa. Ma un'anima vagante in tutto questo vuoto la si intravede: è lei.
<< Bene bene. Le mie madri sono tornate a farmi visita. Avete firmato la vostra condanna, ne siete consapevoli vero? >>
<< Sei tu ad aver firmato la tua condanna a morte uccidendo mio marito! >> dice a denti stretti mia madre.
Comincia a colpirla a causa del dolore ma l'altra riattacca subito. Carmela era già stata ferita alla nascita di Shadow, adesso è sul punto di morire. Stavo per intervenire ma mi scaraventa dall'altra parte e sono consapevole di aver perso i sensi.
Quando riprendo i sensi, non so quanto tempo fosse passato ma sta di fatto che vedo mia madre appoggiata ad una parete. Era ferita gravemente ed era in lacrime che urlava. Forse dal dolore o forse dalla frustrazione, ma il suo urlo mi feriva.
<< Madre! >> corro velocemente verso di lei. Cerco di tamponare la ferita ma in vano.
<< Fermati Faith. Non puoi fare più nulla per salvarmi. >> mi allontana le mani stringendole, però, fra le sue.
<< Lei dov'è? >> chiedo furiosa.
<< Non lo so. - tossisce mentre del sangue fuoriesce dalla sua bocca - Però la puoi ancora fermare. >>
<< Come? >>
<< Continuando a seguire il piano. Devi concentrarti Faith, concentrati sulla sua essenza. Infondo sei tu che l'hai creata. Non importa dove lei sia, puoi estrarre la sua anima dal proprio corpo e portarla fino qui... dentro di me. Faith, fallo, adesso! Non mi rimane ancora molto. >> tossice ancora ed espelle altro sangue, mentre le sue lacrime non hanno mai smesso di colare dagli occhi.
<< Va bene. >> dico chiudendo gli occhi e concetrandomi su ciò consigliatomi. Sento del liquido scendere dai miei occhi, passo le dita sopra e noto del sangue.
<< Cosa succede Faith? >> domanda preoccupata.
<< È troppo difficile. Non riesco a sopportare il peso di questa localizzazione. >>
<< Tu sei la prima strega, l'unica strega escludendo Shadow. Tu devi farcela perché se ti fai sconfiggere adesso lei non verrà mai fermata da nessuno e questa sarà la fine dell'universo intero, non solo della terra! Ti prego Faith, so che puoi farcela. Lo so. Adesso concentrati. >>
<< Noi possiamo aiutare. - degli anziani escono dalle loro case e vengono verso di noi - Forse le nostre anime posso rafforzare la tua magia.>> dice uno di loro.
Per rafforzare la mia forza, però, avrei dovuto ucciderli tutti con lo stesso pugnale. Senza farmi rispondere si mettono in fila, in ginocchio pronti per questo sacrificio. Afferro il pugnale con mano tremante, chiudo gli occhi e taglio le gole ai signori di fronte a me. Cadono a terra, ma sento le loro anime entrarmi dentro attraverso le mani.
<< Faith! - sussurra a malapena Carmela - Non resisto più! Sono troppo stanca... ho troppo sonno. >>
<< No no! Resisti ancora un po'! - ma lei chiude gli occhi. - NO! >> urlo aprendo le braccia ed irrigidendo le dita. Comincia a soffiare un forte vento che viene in contro la mia pelle, spostandomi tutti i capelli all'indietro.  Solo quando soffro all'estremo il mio potere arriva al massimo, infatti, senza accorgermene, lo spirito di Shadow è dentro il corpo di mia madre.
<< Adesso Faith! Fallo! - solo ora mi accorgo che aveva aperto gli occhi - Non sono abbastanza forte per trattenerla a lungo! Ma stai attenta: questo non sarà la sua morte definitiva. La porterò nelle stelle, rimarrà legata a me ma se risvegliata lei potrà tornare sulla terra, sarà ancora più distruttiva di quanto non lo sia adesso e non ci sarò di nuovo io per fermarla. Devi impedire che le sue sostenitrici possano riportarla. Devi uccidere anche loro. Addio figlia mia adorata.>> mi saluta così, con il suo poco fiato rimastole.
<< Addio Madre! >> le dico baciandole la fronte mentre con una mano affondo il pugnale nel suo petto, traffiggendo il cuore, mentre con l'altra le accarezzo i capelli.
Anche il corpo di mia madre cade a terra dopo essere scivolata dalla parete sulla quale era appoggiata. Mi ranicchio su di me (con il pugnale ancora nella mia mano), proprio richiudendomi su me stessa. Rimango in quella posizione fino a quando mi accorgo che era già notte fonda e le mie lacrime si erano seccata sulle mie guance.
Salutai per l'ultima volta mia mamma e me ne andai alla ricerca delle sostenitrici che Shadow si era procurata.

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