Cap. 11

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- Flashback (narratore esterno) -
poco prima del risveglio di Felicity

Klaus porta Felicity a casa mentre tutti gli altri erano seduti a ridere e scherzare.
Le loro risate si spensero non appena Klaus mise piede dentro casa. L'ibrido era ricoperto di sangue, nessuno si accorse del morso, ma videro Felicity in cattiva condizione. Solo quando l'uomo la appoggiò sul letto, sua sorella minore vide il morso.
<< Nik, cos'è successo? >> la voce di Rebekah è spezzata. Il morso di un lupo non lascia nessun segno al fratello... mentre quello di Marcel è in grado di ucciderlo.
Klaus non dice niente, semplicemente fissa la sorella negli occhi.
<< No! >> supplica fra le lacrime la donna. Chiude gli occhi mentre comincia a singhiozzare. Il fratello va verso di lei e la abbraccia rassicurandola, ma non funziona.
<< Non posso credere che lui l'abbia fatto... come ha potuto!? >> domanda ancora fra le braccia del fratello. Lui la stringe ancora più forte e piange assieme a lei.
Marcel era come un figlio per lui e non riesce a credere che l'abbia fatto realmente. Non è la morte che lo spaventa, ma il gesto. Una pugnalata alle spalle.
L'abbraccio fra i due si scioglie quando si sente l'odore di Marcel. Rebekah lo raggiunge per primo. Dalla rabbia, si trasforma, prende il suo amato dal collo e lo scaraventa dall'altra parte della stanza.
<< Sorella! - si alza Elijah, con il suo fascinoso sorriso e completo elegante - Cosa ti turba? >> lui pensa sia una semplice lite di coppia. Diventa serio quando vede Klaus scendere le scale con il suo avambraccio sanguinante.
Hope spalanca gli occhi e quasi sviene. Freya si lascia cadere all'indietro sul divano, mentre trattiene la bocca con la mano e il petto con l'altra. Elijah irrigidisce la mascella, si sbottona la giacca pronto ad attaccare il colpevole. Klaus lo blocca con la sua mano:
<< No fratello. >> con gli occhi puntati su quelli di Marcel.
<< Klaus... ti prego. Perdonami. Non era mia intenzione. >>
<< Perdonarti? - comincia Elijah - E con quale scopo? Domani non ci sarà più! Non esiste un antidoto, non più!>> urla disperato.
Klaus si avvicina a Marcel guardandolo con ira e delusione:
<< Fuori dalla mia casa. Non farti più vedere da queste parti. Non m'interessa dove starai ma non ti avvicinerai mai più alla mia famiglia... a mia sorella. Hai deciso di non fidarti di me ma di metterti contro di me. Tu, da ora, non fai più parte di questa famiglia. Hai fatto la tua decisione: tu non sei niente! Non vali più niente per me. >>. Il tutto viene pronunciato a voce estremamente calma e bassa.
<< Klaus... >> Marcel avrebbe preferito essere massacrato piuttosto. Nonostante i vari disaccordi tra loro, anche Marcel teneva... tiene molto a Klaus.
<< Non l'hai sentito? - interviene Rebekah prima che potesse parlare il fratello - Vattene via! >>
<< Rebekah... >>
<< ... come hai potuto farlo? Lui è mio fratello e lo sai che non esiste una cura. Prima Elijah, poi Kol e adesso Nik? Pensavo che potessimo essere felici insieme per una volta ma tu... tu hai deciso di rovinare tutto ancora. Tu, una volta, dicesti che la nostra famiglia distrugge tutto ciò che tocca. Tu hai distrutto me Marcel. Mi hai spezzata e questa volta non riuscirai a rimettere insieme i pezzi. >>.
Lui non sa cosa dire. Capisce che è il momento per lui di andarsene via.
<< Hei, piccola! >> esclama Klaus quando sente la sua lupetta piangere. Lei lo circonda con un forte abbraccio mentre le sue lacrime continuano a colare.
<< Ti ho appena ritrovato. Non ti voglio perdere... andrò a svegliare City, lei saprà cosa fare. >>
<< Hope... no. Lei è debole ed, in ogni caso, non c'è niente da fare. Bisogna accettarlo. Ho vissuto così a lungo cara lupetta, la morte non mi spaventa. >>
<< Ma a me si! Sono cresciuta senza di te. Non posso sopportare tutta la vita senza mio padre. Non starò qua a guardarti morire. >> singhiozza la strega, dirigendosi verso la propria camera chiudendosi dentro.
<< Cercherò qualcosa... deve pur esserci qualcosa da qualche parte. >> inizia ad essere paranoica la sorella maggiore.
<< Freya! Basta. >> supplica l'ibrido.
<< Cos'è questo clima da funerale? Si, dobbiamo festeggiare! - scherza Kol una volta entrato in casa - Cosa succede? >> domanda notando meglio le espressioni dei fratelli e la ferita di Nik.
Poco dopo Felicity si sveglia, Klaus lo percepisce e sale in camera della ragazza.

- punto di vista di Felicity-

<< Mi state dicendo che è finita qua? Che Klaus non si salverà? >>
<< È esattamente quello che stiamo dicendo! E tutto è a causa tua! - Freya mi viene in contro - Tutto per salvare la tua inutile e miserabile vita! >> pronuncia a denti stretti mentre i miei occhi seguono le lacrime di tutti i famigliari.
Klaus ha passato così tanti secoli facendosi temere che pensare alla sua morte era improbabile. Dopotutto anche un re può crollare...
No! Non riesco ad accettarlo! Una cosa che lo può salvare c'è: il mio sangue. Questo è uno dei tanti segreti che dovrebbe rimanere tale. Se lui si nutrisse del mio sangue, probabilmente scoprirebbe anche i miei segreti più remoti. Non sono pronta a rischiare questo... ma non sono nemmeno pronta a rischiare che lui muoia. Lui è importante per Hope.
<< Dove stai andando? >> mi domanda Freya mentre salgo le scale. Noto che mi segue.
<< Sta lontana da me. Salverò vostro fratello ma ho bisogno che tu stia lontana da me. >>
<< E come farai a salvarlo? Eh? >>
<< Tu fidati di me. >>.
Prendo una ciotola e un coltello. Mi taglio il palmo della mano e riempo la ciotola con il mio sangue.

Metto le mie mani dentro e ripeto una formula, tenendo gli occhi fissi sulla ferita di Klaus

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Metto le mie mani dentro e ripeto una formula, tenendo gli occhi fissi sulla ferita di Klaus. Continuo così fino a quando il sangue non comincia a bollire e la casa leggermente a tremare. Freya era davanti la porta che guardava confusa-sbalordita.
Dopodiché, disegno (con le mani sporche di sangue) una "x" sopra la ferita di Klaus. Poi la posizione sopra il suo cuore e con l'altra gli faccio bere il contenuto della ciotola. Quando la ciotola è vuota, faccio in modo che si frantumi ed infine appoggio la mano libera sulla sua fronte. Chiudo gli occhi e ripeto la stessa formula di prima a voce più alta. Comincio a perdere sangue dal naso ma, nel frattempo, la ciotola si ricompone: l'incantesimo è fatto e lui si rimetterà. Se la ciotola non si fosse ricomposta, l'incantesimo non avrebbe avuto successo.
<< È guarito? >> mi domanda stupita Freya.
<< Si. >> le dico indicandole il braccio semplicemente sporco di sangue ma privo di qualunque ferita.
Non so se è stata la scelta migliore ma è stata quella giusta.
<< È la prima volta che ti sento pronunciare una formula. >> sento Freya.
<< Non ho più forze nemmeno io. >>.

Dopo un paio di minuti Klaus riprende i sensi :
<< Quanto ho dormito? >>
<< Abbastanza per darmi il tempo di guarirti. Bruci ancora un po', però. >> gli dico dopo aver appoggiato la mano sul suo viso ancora pallido e bagnato.
Sembra non crederci inizialmente, però poi si ricrede.
<< Come hai fatto. >>
< È complicato spiegartelo e non ne ero sicura completamente ma dovevo tentare e ci sono riuscita. >>
<< Ed è normale che senta il mio sangue bollire? >>
<< Guarendoti ho fatto un'altra cosa per cui gli altri potranno odiarmi. Forse, anche tu perché avrei dovuto chiederti il permesso prima ma... ho ristabilito il vincolo di asservimento. Tutti i vampiri che fanno parte della tua linea di sangue, sono di nuovo legati a te... anche Marcel. Non è più un ibrido, è un comune vampiro. Non potrà più farti del male, nessuno cercherà più di ferirti in alcun modo. Adesso puoi odiarmi o puoi ringraziarmi. A te la scelta. >>
<< D'accordo, grazie, ma perché l'hai fatto? >>
<< Perché a te ci tengo e non voglio che tu rimanga ferito ancora. Non lo sopporterei. >> gli confesso con gli occhi lucidi.

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